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Diario Giuseppe Mallardi Capitano dei Lancieri di Murat

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1813<br />

Tanto il re <strong>di</strong> Sassonia che la sua numerosa famiglia con tutta la corte si ritirarono nella città<br />

nuova colti da spaventoso tremore, nonché la maggior parte della popolazione della vecchia città<br />

ad imitazione del loro pusillanime e timido re. Così bisogna spiegare questo agglomeramento <strong>di</strong><br />

gente <strong>di</strong> tutti i ceti all'arrivo dell'Imperatore, acclamato quale salvatore.<br />

Noi siamo entrati per porta <strong>di</strong> Weissing nella città nuova, attraversandola interamente, e poscia<br />

sbucando sulla piazza del gran ponte che riunisce le due parti della città <strong>di</strong> Dresda. In<strong>di</strong><br />

attraversando la vecchia città, ci siamo <strong>di</strong>retti nella pianura del sobborgo <strong>di</strong> Friedrichstadt, ove fui<br />

altra volta accampato.<br />

Qui abbiamo trovato delle batterie volanti ed un reggimento d’infanteria <strong>di</strong> vestfaliani: noi ci<br />

siamo bivaccati sull'estrema pianura lasciando un copioso spazio sul nostro fianco sinistro, che poco<br />

dopo è stato occupato da una <strong>di</strong>visione d'infanteria del generale Teste, che ha preso posto nello<br />

spazio vuoto fra noi ed i vestfaliani.<br />

Il rifornimento viveri è stato requisito con molta <strong>di</strong>fficoltà a causa del gran numero d'armati<br />

piombati nella città <strong>di</strong> Dresda. Dopo essermi rifocillato alla meglio lo stomaco, non ho potuto<br />

reggere all'imperiosa voglia <strong>di</strong> dormire un po', vedo il mio oriuolo e siamo oltre mezzogiorno; ho<br />

cercato buttarmi sul nudo suolo fangoso ravvolgendomi nel mantello semi umido e poggiando il<br />

capo sul dorso della mia sella: subito son caduto in un profon<strong>di</strong>ssimo sonno. Mentre dormivo<br />

saporitamente da qualche ora, mi son sentito scuotere dolcemente da mano amica: apro gli occhi<br />

con <strong>di</strong>fficoltà e vedo al mio fianco il cerusico maggiore De Filippi, il quale aveva tanto saputo girare<br />

attraverso i reggimenti <strong>di</strong> cavalleria fino a ritrovarmi.<br />

Dopo esserci abbracciati fraternamente l'un l'altro, egli mi ha fatto conoscere che mi aveva<br />

scorto durante il nostro passaggio sul gran ponte <strong>di</strong> pietra, e per la lontananza non aveva potuto<br />

chiamarmi. Egli conoscendo che avevo bisogno <strong>di</strong> riposo, pur tuttavia ha cercato <strong>di</strong> rimanere presso<br />

<strong>di</strong> me. Osservo il mio oriuolo che marca le ore 2.20, il maggiore mi fa una rapida descrizione del<br />

modo come trovasi fortificata la città con i suoi sobborghi, le vigili <strong>di</strong>sposizioni prese giorni prima<br />

dal 14° corpo d'armata del duca maresciallo Gouvion Saint-Cyr, composto <strong>di</strong> tre <strong>di</strong>visioni e forte <strong>di</strong><br />

15.000 uomini, oltre ad un paio <strong>di</strong> migliaia del governatore della città.<br />

“Tutte queste truppe”, prosegue l'amico De Filippi, “sono state saviamente <strong>di</strong>sposte all’intorno<br />

della vecchia città quasi in un vero semicerchio, e protette da parecchi fortini congiunti tra loro da<br />

robuste palizzate, con analogo e profondo fossato. Questo rafforzamento generale fu fatto<br />

eseguire dal nostro savio Imperatore, che non risparmiò denaro e gravi <strong>di</strong>fficoltà per lo<br />

abbattimento <strong>di</strong> moltissime case e giar<strong>di</strong>ni che oscuravano la visuale al <strong>di</strong>nanzi. Ora a Pirna<br />

s’appoggia la nostra sinistra, fino a qui che forma estrema destra. L’inimico è numerosissimo: tra<br />

prussiani, russi ed austriaci può sommare ad un 200.000 uomini così stabiliti: i russi sono piazzati <strong>di</strong><br />

fronte alla nostra estrema sinistra, a Pirna; i prussiani al centro; e <strong>di</strong> fronte a noi, estrema destra, gli<br />

austriaci in numero maggiore <strong>dei</strong> due primi. Si crede che il <strong>di</strong>visamento degli alleati sia quello <strong>di</strong><br />

prendere al rovescio l’armata francese, quello che certamente non potranno ottenere, perché S.M.<br />

l'Imperatore questa mattina ha voluto <strong>di</strong> persona guardare minutamente il tutto, spingendosi quasi<br />

oltre i nostri posti avanzati, e nella mia venuta qui ho visto giungere la vecchia guar<strong>di</strong>a imperiale,<br />

aspettandosi fino a sera i corpi del maresciallo Marmont e Victor ecc.” così ha conchiuso il<br />

maggiore De Filippi.<br />

Si odono continuamente <strong>dei</strong> spari d'artiglieria verso la nostra sinistra, ma <strong>di</strong> ciò non facciamo<br />

caso.<br />

Il cerusico maggiore, mentre era sulle mosse d’accomiatarsi, ha desiderato se lo potessi<br />

accontentare durante la mia permanenza qui <strong>di</strong> ritrovarlo nelle mie ore libere allo spedale, da dove<br />

egli non può muoversi funzionando da <strong>di</strong>rettore, ed il medesimo spedale si trova presso il gran<br />

ponte in pietra.<br />

Appena partito il cerusico maggiore, mi è venuto incontro il mio capitano, facendomi conoscere,<br />

che come giungono in città le truppe, vengono gradatamente collocate ai posti loro assegnati dal<br />

nostro sapiente Imperatore e dal nostro supremo comandante del gran corpo <strong>di</strong> cavalleria, il re<br />

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