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Diario Giuseppe Mallardi Capitano dei Lancieri di Murat

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Seconda parte<br />

recandosi momentaneamente dal re <strong>di</strong> Vestfalia, suo cognato; ma poi si è conosciuto invece essere<br />

partito col suo aiutante <strong>di</strong> campo per Napoli. Questo intempestivo abbandono delle povere reliquie<br />

della Grande Armata è deplorevolissimo su tutti i riguar<strong>di</strong>; meriterebbe, come salutare esempio,<br />

d'essere fucilato come <strong>di</strong>sertore del proprio posto in tempo <strong>di</strong> guerra”.<br />

“Ma come è avvenuto tutto ciò?”<br />

“In un modo molto semplice. Egli fece venire alla città <strong>di</strong> Posen il nostro vice-re Eugenio per<br />

comunicargli affari urgentissimi, e come questi fu alla sua presenza, gli fece conoscere il suo<br />

<strong>di</strong>visamento a cui rimase fermo, né valsero le preghiere del principe Eugenio, né quelle del maggior<br />

generale principe Berthier <strong>di</strong> rimuoverlo. Egli gli trasmise il comando in qualità <strong>di</strong> luogotenente<br />

dell'Imperatore Napoleone, e così tutto finì”.<br />

“E in qual giorno ebbe luogo la partenza del re <strong>di</strong> Napoli?”<br />

“Il giorno 8 corrente il principe Eugenio ebbe l'avviso con staffetta d’urgenza, il 10 gli fu<br />

trasmesso il comando, ed il giorno 11 il re partì per i suoi Stati: questo è tutto quello che ho potuto<br />

conoscere dall'or<strong>di</strong>ne del giorno letto alle truppe”.<br />

“Ed ora che cosa si farà?”<br />

“Chi ne sa nulla? Forse <strong>di</strong>mani il quartier generale d’Eugenio verrà a trasferirsi in Posen, ove egli<br />

già si trova”.<br />

Nel corso della giornata sono andato a trovare il cerusico maggiore Sig. De Filippi, il quale mi<br />

ha fatto un mondo <strong>di</strong> domande, deplorando moltissimo la condotta del re Gioacchino.<br />

18 18 gennaio. gennaio. Thornn Thornn. Thornn Questa mattina siamo partiti con <strong>di</strong>screta giornata, ma fredda, facendo rotta<br />

per la città <strong>di</strong> Posen, nostra meta e sede ora del quartier generale del principe Eugenio. Per<br />

giungere in detto luogo, faremo parecchie stazioni <strong>di</strong> riposo, occupando <strong>di</strong>verse giornate, vi<br />

giungeremo, secondo i calcoli fatti, il 23 corrente. La nostra marcia oggi è per Szubin <strong>di</strong> leghe<br />

francesi 11, pari a chilometri 42,90; ma essendo tale marcia molto gravosa per una sola marcia, è<br />

stata <strong>di</strong>visa in due, facendovi riposo presso un piccolo gruppo <strong>di</strong> capanne <strong>di</strong> legnaiuoli al margine<br />

d'un bosco che si trova a quasi mezza via.<br />

Il corpo marciante viene formato da oltre un paio <strong>di</strong> migliaia <strong>di</strong> uomini, con 48 cavalli in<strong>di</strong>geni<br />

attaccati alle slitte e parecchi carri <strong>di</strong> vettovaglie per la fermata. Queste poche capanne che<br />

abbiamo trovate nella nostra fermata, son servite a tutti gli uffiziali, ed il legname in gran quantità<br />

accatastato, si è usato a farne fuoco durante il nostro riposo notturno, e qualcuno è passato all'altra<br />

vita per congelazione.<br />

Szubin Szubin, Szubin Elcin Elcin, Elcin Elcin,<br />

, Wongrowico<br />

Wongrowico,<br />

Wongrowico , Gustina<br />

Gustina<br />

23 23 gennaio. gennaio. Questa mattina facciamo rotta <strong>di</strong>rettamente per la città <strong>di</strong> Posen, marcia <strong>di</strong> leghe 4,<br />

pari a chilometri 15,60, che abbiamo percorsi in ore 3, giungendo alle 11 ant.<br />

Qui è la sede del quartier-generale del principe Eugenio con tutte le reliquie della Grande<br />

Armata: sommando su un 11.000 uomini circa. Tosto mi son recato dal comando della piazza per<br />

conoscere ove si trovassero riuniti i residui della nostra guar<strong>di</strong>a d'onore napolitana.<br />

Sono stato ricevuto da un capitano dello Stato-maggiore francese, il quale mi ha fatto parecchie<br />

interrogazioni, poscia ha conchiuso che mi rivolgessi ad una sezione speciale a<strong>di</strong>bita<br />

all'organizzazione dell’armata, dove avrei ricevuto tutte le spiegazioni necessarie a tal uopo, e con<br />

un cenno mi ha licenziato.<br />

Ieri ho trovato il nostro capo squadrone Ascanio Colonna addetto a tale uffizio, egli meravigliato<br />

nel vedermi, così mi ha detto: Sig. tenente, ti riportavo già nella colonna degli sperduti, ed oggi ho<br />

il piacere <strong>di</strong> vederti sano e salvo presso <strong>di</strong> noi! Da ora in poi ti desidero presso <strong>di</strong> me in questo<br />

uffizio per aiutarmi un pochino nel rior<strong>di</strong>namento <strong>di</strong> queste carte, perché ora sto cercando <strong>di</strong><br />

formare una sola compagnia <strong>di</strong> tutti i graduati e guar<strong>di</strong>e presenti, che possono giungere ad una<br />

ottantina d'uomini.<br />

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