Diario Giuseppe Mallardi Capitano dei Lancieri di Murat

Prima parte
10 10 maggio maggio. maggio . Giacchinopoli
Giacchinopoli. Giacchinopoli
Benché si ebbe il giudizio di dislocare le truppe dirette nelle Calabrie a
piccoli riparti e con dilazione di tempo giusto per non esservi degli ingombri, pur tuttavia la strada è
piena zeppa di cariaggi, furgoni, pedoni, oltre alle truppe d’infanteria che vengono imbarcate da
Salerno per Scilla.
Da Napoli mi licenziai in fretta e furia da tutti; il duca mi pregò di tenerlo al corrente di tutto
quello che potrà succedere per l'impresa della Sicilia, e così conchiuse: quest'impresa secondo me
è una gran pazzia, non per le valorose truppe che compongono la spedizione; ma per tentare
simile impresa era necessario tenere una forte squadra per garantire il passaggio dello stretto di
Messina della flotta anglo-sicula. Lo sfortunato combattimento marittimo del giorno 4 corrente,
c'insegna… e con ciò buona fortuna alle armi franco-napolitane.
11 11 maggio maggio. maggio Il re è fra noi, si riprenderà la marcia per la Calabria domani. Seguono il re una
moltitudine di alte figure di Corte, ministri, generali, e fra gli altri il ministro delle finanze conte di
Mosbourg, quello dell’interno, conte Giuseppe Zurlo ed il segretario di Stato principe Pignatelli;
oltre a questi signori seguono S.M. molti altri dignitari come: barone Exelmans gran scudiere,
generale Aymé primo ciambellano e marchese di S. Giuliano, più il barone Cesare Dery, generale
di divisione e colonnello generale della guardia reale ed aiutante di campo del re, il duca di
Girella, Gaetano Dalvalos, prefetti di palazzo, principe di Cariati Spinelli introduttore
d’ambasciatori e maestro di cerimonie, il generale di divisione Campère ispettore della
gendarmeria, generale Cattaneo e marchese de Rochambeau, aiutanti ambidue del re, e gli
ufficiali d’ordinanza Sigg. ri colonnello Guglielmo Pepe, Luigi Carafa di Noja, duca Cerulli tenenti,
ed il principe di Hohenzollern.
Fanno parte del seguito reale anche il conte Grenier, generale di divisione e capo dello stato
maggiore generale dell’armata francese, il generale di divisione Caprendon comandante in capo
del genio, ed il comandante in capo dell’artiglieria generale barone Trugny. Tutto quest’ammasso
di gente a cavallo ed in vetture ingombrano in un modo straordinario la via, abbenchè larga e ben
tenuta.
12 12 maggio maggio. maggio Siamo ancor fermi in Giacchinopoli e da qui parecchie vie menano per i diversi paesi
della Calabria, ma l’unica è quella finalizzata il 15 novembre del 1807, sotto il re Giuseppe
Bonaparte, che prima di detto tempo era rotabile fino a Salerno, donde fu continuata fino a Reggio,
e l’ultimo tratto, da Seminara a Reggio, fu inaugurato appunto il 15 suddetto.
Ora la via è battuta da corpi di cavalleria, pedoni una parte de’ quali viene mano mano
imbarcata sui trasporti disponibili a Salerno, perché gli altri sono addetti al trasporto d'una porzione
d'artiglieria e vettovagliamento.
L'infanteria per dare agio alla cavalleria e artiglieria, è costretta a prendere le vie fuori mano;
seguono anche le truppe i carriaggi di tutte le forme specie, che accompagnano un esercito; è cosa
da non credersi, alcune volte occupano delle miglia.
L'attuale corpo d'armata è composto di tre divisioni di circa 24.000 uomini, due francesi ed una
napolitane, come segue:
armata francese 12.000 uomini
napolitana 8.000
guardia reale 4.000
Totale 24.000
La prima divisione francese è al comando del generale di divisione Partouneaux, forte di 6.000
uomini, idem la seconda al comando del generale di divisione Lamarque, ambedue sotto il
supremo comando del conte generale in capo Grenier; la terza napoletana al comando del
generale di divisione Cavaignac forte di 8.000 uomini, oltre alla guardia reale, al comando del
generale di divisione Cesare Dery, forte di 4.000 uomini,in tutto, come più su ho detto, un esercito
di 24.000 uomini.
92