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Diario Giuseppe Mallardi Capitano dei Lancieri di Murat

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1814<br />

Tosto ho domandato al capitano quale sia lo scopo <strong>di</strong> questi austriaci.<br />

“Essendo terminata la guerra, il generale in capo Bellegarde, ha fatto conoscere per mezzo del<br />

generale austriaco Eckhardt e del conte Mier, ministro austriaco a Napoli, al nostro re <strong>di</strong> lasciare<br />

tanto Bologna che la Romagna e rientrare con le truppe del suo Regno e nel più breve tempo, salvo<br />

la Marca d’Ancona che sarà decisa in un prossimo congresso degli alleati. Ora, come vedete, il<br />

nostro re dopo questa clamorosa campagna ritorna nel proprio Stato con un pugno <strong>di</strong> mosche”.<br />

“Ma il re in quest'ultima fase si è mostrato energico nell'assalire i franco-italiani e ligio con gli<br />

austriaci suoi alleati”.<br />

“Amico mio, sia detto sempre tra noi camerati......comme<strong>di</strong>a perché dovreste conoscere che la<br />

mattina dell’11 corrente, giunse qui un corriere speciale alle 7 ant. con un <strong>di</strong>spaccio del principe<br />

Borghese da Torino, nel quale faceva conoscere la grande notizia della <strong>di</strong>sfatta riportata da<br />

Napoleone presso Parigi e la capitolazione della medesima avvenuta il 31 marzo.<br />

A tale notizia sbalor<strong>di</strong>tiva, il re, credendo conoscerla lui solo, dette or<strong>di</strong>ne imme<strong>di</strong>atamente <strong>di</strong><br />

concentrare la maggior parte delle truppe agli avamposti sul Taro e sul Po, onde assalire e<br />

sconfiggere i franco-italiani e così comparire innanzi ai suoi alleati ligio alla loro causa, come voi<br />

sapete. Ma bisogna conoscere che tutto ciò che aveva saputo il re era anche a conoscenza tanto<br />

del vice-re, che <strong>di</strong> Bellegarde, che l'avevano forse conosciuta prima <strong>di</strong> noi dall’armata austriaca, la<br />

quale trovavasi al campo <strong>di</strong> Parigi”.<br />

“E allora perché ci è stato tutto questo movimento <strong>di</strong> truppe, risolutosi in quell'azione guerresca<br />

che voi conoscete? Certo se ne poteva fare <strong>di</strong> meno”.<br />

“Per <strong>di</strong>versi motivi: in primo luogo gli austriaci volevano spazzare presto i franco-italiani e con la<br />

forza imporsi entrando in Milano e togliere qualunque velleità a quelle popolazioni d’erigersi a<br />

Stato in<strong>di</strong>pendente italiano con Eugenio a loro re; in secondo poi togliersi presto davanti <strong>Murat</strong> con<br />

le sue truppe e rimanere loro padroni del tutto”.<br />

“Ed ora queste province <strong>di</strong> chi saranno?”<br />

“Certamente ritorneranno <strong>di</strong> nuovo alla Santa Sede, ma ci sarà sempre lo zampino austriaco per<br />

lo mezzo”.<br />

“È così dunque, capitano?”<br />

“La comme<strong>di</strong>a termina il suo primo atto, e poscia staremo a vedere il secondo”.<br />

29 29 aprile. aprile. Ieri sera riuscì, secondo che mi è stato riferito, brillantissima la festa da ballo data in<br />

onore della partenza del re. Oltre all'intervento <strong>di</strong> S.M., vi erano tutti i ministri e generali napolitani<br />

che si trovavano in città, oltre a parecchi generali austriaci e gran parte della nobiltà ed alta<br />

borghesia bolognese.<br />

Questa mattina il re nel congedarsi dai generali austriaci, ha concesso loro la decorazione<br />

dell’Or<strong>di</strong>ne delle due Sicilie: Generale Nugent, Ekhardt, Starhemberg, Golbert, Prohaska ed altri<br />

che mi sfuggono.<br />

Alle 4 pom. è partito il re in vettura tirata da sei robusti cavalli in compagnia del duca <strong>di</strong> Gallo e <strong>di</strong><br />

Macdonald, oltre a 4 vetture per il seguito, tutte tirate da quattro cavalli per ognuna e scortate da<br />

uno squadrone <strong>di</strong> cavalleria.<br />

Tutta la popolazione era assiepata lungo il suo passaggio, sventolando fazzoletti e cappelli alla<br />

vista del re.<br />

30 30 aprile. aprile. Bologna Bologna. Bologna Alle 6 ant. lo stato-maggiore è uscito da Bologna, avendo alla testa il<br />

colonnello principe <strong>di</strong> Debeufremont, facendo rotta sulla bella via d’Emilia per Imola, nostra prima<br />

tappa, che abbiamo raggiunta verso le 11.20 ant., e qui abbiamo conosciuto che il re passò ieri<br />

sera alle 7, proseguendo per Faenza.<br />

Imola Imola, Imola Forlì Forlì, Forlì<br />

Savigliano Savigliano, Savigliano<br />

, Cattolica Cattolica, Cattolica Fano, Fano, Fano, Roma.<br />

Roma.<br />

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