Diario Giuseppe Mallardi Capitano dei Lancieri di Murat

Seconda parte
Appena l’ho salutato, il suo viso accigliato si è irradiato di gioia, scusandosi di dover terminare
l'operazione d'amputazione già incominciata. Ho visto poco dopo trasportare da due infermieri
quel povero disgraziato che aveva subito l'amputazione della gamba sinistra e che era ancora in
deliquio, ed altri due robusti infermieri rimettere sul tavolo rimasto vuoto un altro sventurato che
aveva la spalla fracassata e che gemeva continuamente.
Benché non sia privo di spirito essendomi abituato a guardare giornalmente con una quasi
indifferenza la morte, ad affrontarla tra il terribile grandinare delle palle e della mitraglia, or
correndo all'assalto delle artiglierie, or piombando sull'infanteria, disposto sulla difensiva in
quadrati, or venendo a sciabolate con i corpi dell’inimico della stessa arma, pur tuttavia lo sguardo
ed i lamenti di quei miseri feriti, l'aria grave e fetida dello spedale pare che abbiano agito in
qualche modo sui miei sensi, tanto che l'amico De Filippi, ciò visto, mi ha condotto nel suo alloggio
privato, rinfrancandomi con un cordiale. Egli, avendo molto da fare, ha insistito che quivi restassi
per qualche ora fino al suo ritorno, ma io l’ho pregato d’aver bisogno dell'aria libera, ed egli
vedendo ciò s’è degnato accompagnarmi per altra scala fino all'uscita dello spedale.
Nell'accomiatarsi mi ha detto fra le altre cose questa gran verità: “La fulgida vittoria di Dresda,
alla quale contribuì tanto il vostro gran corpo di cavalleria, è stata oscurata da parecchi scontri
avuti coll’inimico in ritirata e perduti per imprevidenze dei nostri generali”.
Tosto mi son diretto in una birreria dove ho incontrato due uffiziali del regno d'Italia del
reggimento Dragoni Napoleone, di mia conoscenza: il capitano Pacini Luigi di Roma ed il tenente
Baldelli Guido di Perugia, i quali gentilmente mi hanno offerto della birra ed acquavite; poscia in
loro compagnia sono ritornato al nostro bivacco.
9 9 settembre. settembre. settembre. Dal Dal bivacco bivacco di di Ubigau Ubigau sull'Elba. sull'Elba. sull'Elba. Oggi nulla di nuovo, riposo necessario tanto per
uomini che per bestie. Il nostro gran corpo di cavalleria ha sofferto moltissimo sia per mortalità di
cavalli, sia per gran numero di zoppie, causate dai continuati strapazzi fatti subire alle povere
bestie con marce e contromarce accelerate dal 23 agosto fino a ieri. Ora parecchie centinaia di
soldati sono appiedati e rimasti per necessità indietro, marciando come l’infanteria, e forse nella
giornata del dimani saranno fra noi. Qui, secondo che dice mio capitano, resteremo per qualche
tempo per essere rifornito il corpo di cavalli.
10 10 settembre settembre. settembre Ora siamo sotto gli ordini del quartier-generale imperiale, di cui fanno anche parte i
seguenti corpi: Il corpo della giovine e vecchia guardia imperiale agli ordini del generale Mortier; la
cavalleria leggiera sotto gli ordini del generale Lefebvre, più il corpo del generale Marmont arrivato
nel corso del pomeriggio. Tutti questi corpi attualmente sono nel campo trincerato di Dresda. Di
notizie ne corrono di tutti i colori né vale la pena segnarle.
In diversi reggimenti ci sono state delle fucilazioni di disertori ripresi, ciò l’ho fatto notare ai miei
commilitoni napolitani perché stessero attenti!
12 12 12 settembre. settembre. settembre. Dal Dal bivacco bivacco di di Ubigau Ubigau. Ubigau Questa mattina al sorgere del sole ci siamo messi in marcia
per destinazione a noi ignota, e pareva che fosse a scopo di ricognizione. Prima abbiamo
attraversato il ponte in legno sull'Elba presso il villaggio di Presnitz, indi abbiano proseguito la via
per Meissen, giungendo presso la detta città verso le 8 ant. e ci siamo accampati lungo le rive
dell'Elba.
Questa cittadina trovasi a 6 leghe da Dresda, pari a chilometri 22,40, che abbiamo percorsi in
ore 3 circa. Dalle staffette qui giunte nel pomeriggio abbiamo saputo che alle nostre spalle marcia il
corpo del generale Marmont, che forse questa sera o al più tardi domani sarà qui.
13 13 settembre. settembre. Dal Dal bivacco bivacco presso presso Meissen Meissen. Meissen Alla medesima ora di ieri ci siamo messi in marcia, ed
oggi la nostra rotta è stata per la via di Torgau. Abbiamo attraversato ricche campagne dove si
vede anche coltivata la vite, ora coperta di grappoli quasi maturi.
Alla nostra partenza è arrivato l’antiguardo del corpo del generale Marmont.
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