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Diario Giuseppe Mallardi Capitano dei Lancieri di Murat

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1810<br />

occhi gran<strong>di</strong> e cerulei che parevano volessero scrutarmi fino al fondo del cuore. Ella parla sempre il<br />

pretto francese e con tale spe<strong>di</strong>tezza che alcune volte poco la comprendo, tanto vero che lei esce<br />

in clamorose risate, mostrando una bianchissima dentatura. Con madama ho passato qualche ora<br />

<strong>di</strong> dolce conversazione, pregandola <strong>di</strong> permettermi poterla rivedere; ella mi ha desiderato che l’ora<br />

più opportuna sarebbe stata nel corso della serata, previo avviso con bigliettino e col solito messo,<br />

affinché si fosse fatta trovare in casa; e con buona stretta <strong>di</strong> mano mi son licenziato, perché già era<br />

ora <strong>di</strong> pranzo.<br />

2 2 febbraio febbraio. febbraio febbraio Ieri sera, alle ore 7 pom., mi recai alla casa <strong>di</strong> madame Maria, la quale mi ha sconvolto<br />

un pochino lo spirito. Salii la scalinata fino al 2° piano con molta ansia, mi sentiva battere<br />

fortemente il cuore e pareva che mi volesse scoppiare in petto, abbandonandomi quella calma a<br />

me tanto abituale. Madama forse spiava dal balcone, perché come fui alla porta, tosto mi venne<br />

aperta da lei personalmente. L’ossequiai nel suo i<strong>di</strong>oma, perché non parla che il solo francese, ed<br />

ella mi rispose molto gentilmente, facendomi entrare nel suo salottino. Sedutici ambedue ad un<br />

sofà, lei così mi <strong>di</strong>sse:<br />

“Forse impropria quest'ora?”<br />

“No, madama, anzi ora molto comoda, perché libero delle mie mansioni”.<br />

“Tenente, questa è l'ora più comoda, perché meno in<strong>di</strong>screta; anche la donna <strong>di</strong> servizio da via<br />

tutte le sere alle ore 6 pom. e non mi preoccupo <strong>di</strong> rimanere sola perché al 1° piano vi è, come<br />

conoscete, il capo squadrone Duverger con sua moglie. Siamo della Provenza, è da un pezzo che<br />

ci conosciamo, tanto che mio marito mi raccomandò a loro per tutto ciò che mi potesse occorre”.<br />

Mi raccomandò <strong>di</strong> essere guar<strong>di</strong>ngo, <strong>di</strong> non farmi mai vedere dai Duverger marito e moglie e io<br />

le feci comprendere che tutto quello ch’ella desidererebbe, sarebbe stato per me un'or<strong>di</strong>ne. Di<br />

tanto in tanto usciva in belle e clamorose risate, mostrando una dentatura bellissima, questo<br />

succedeva quando mi ripeteva qualche cosa che io non comprendeva.<br />

Fra le tante cose che mi <strong>di</strong>sse ricordo che lei venne a Milano con la famiglia nello scorcio del<br />

1805 ed il padre monsieur Marc Mauliu, era controllore <strong>di</strong> 2° classe alle poste. Ivi conobbe il<br />

tenente Maullart del 22° reggimento d’infanteria leggiera, il quale la chiese in moglie. Promosso il<br />

padre a controllore <strong>di</strong> 1° classe a Firenze nel 1807, del tenente non si seppero più notizie. Un giorno<br />

però il padre portò a casa una lettera del Maullart già promosso a capitano, il quale desiderava<br />

conoscere se lei fosse libera ancora e se avesse l'intenzione <strong>di</strong> sposarlo. Risposero<br />

affermativamente, ed il 10 giugno 1808 si sposano in Firenze, dell’età lei <strong>di</strong> 24 anni ed il capitano <strong>di</strong><br />

38, e prima che terminasse la licenza a 60 giorni accordatagli, si trasferirono in Napoli sede del<br />

reggimento. Il 17 aprile 1809 una <strong>di</strong>visione francese composta del 4°-22°-12° infanteria, con il 28°<br />

reggimento <strong>di</strong> cavalleria dragoni partirono alla volta <strong>di</strong> Verona, per or<strong>di</strong>ne dell'Imperatore<br />

Napoleone allo scopo <strong>di</strong> rinforzare l'esercito del vice-re Eugenio.<br />

A lei piace poco la residenza <strong>di</strong> Napoli, perché il popolo è molto goffo e poco civile, però<br />

facendone le debite eccezioni. Ieri fui con lei circa 5 ore, che volarono come un sol minuto. Le<br />

promisi che nel corso della serata susseguente sarei tornato <strong>di</strong> nuovo.<br />

3 3 febbraio febbraio. febbraio Le Moniteur venuto ieri, fra le tante notizie, porta che le probabili future imperatrici <strong>di</strong><br />

Francia sarebbero: la figlia del re <strong>di</strong> Sassonia, la sorella dell’Imperatore Alessandro <strong>di</strong> Russia, la<br />

figlia dell’Imperatrice d’Austria.<br />

Appena scoccate le ore 7 pom. all’orologio della torre <strong>di</strong> palazzo, tosto mi sono avviato per la<br />

via Nardones, dalla bella Maria. Lei già m’apettava, perché come fui alla porta, questa si schiuse<br />

dolcemente, e mi si parò d’innanzi la sua bella persona. Lei alla bellezza provenzal <strong>di</strong> cui è figlia,<br />

accoppia l’arte della fine parigina, che la conduce a maggiore perfezione, facendone risaltare i<br />

vezzi, le belle ed eleganti maniere, che la rendono maggiormente simpatica ed attraente. Ella m'ha<br />

parlato delle donne napolitane con molto buon senso, <strong>di</strong>cendomi: vere bellezze in Napoli non vi<br />

sono, ma però dai 16 ai 18 anni, sono perfette e belle, degne d'un pennello d'artista; da<br />

quell'epoca in poi, i loro tratti s'ingrossano, le loro membra vestonsi un po' troppo <strong>di</strong> carne e la loro<br />

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