Diario Giuseppe Mallardi Capitano dei Lancieri di Murat

Questa mattina è uscito il decreto dell'annessione della Marca d'Ancona con i tre distretti di
Urbino, Pesaro e Gubbio al Regno di Napoli. Il nostro colonnello nelle ore pomeridiane è stato
ricevuto dal capo di stato-maggiore, il quale ha desiderato che il nostro reggimento proseguisse
domani a marciare innanzi, per espressa volontà del re, non potendo accordare riposo.
Tra le tante notizie che circolano segno le più rilevanti:
Nel corso della giornata ho saputo che Napoleone entrò in Parigi il 20 corrente. Si dice che in
Roma fu trovata attaccata ai muri una satira a stampa, raffigurante un'aquila ad ali spiegate che
ruotava nel cielo, ed otto asini coronati da terra, che la guardavano ragliando.
Il giorno 18 corrente si è tenuto qui un consiglio di generali, e venne stabilito marciare innanzi per
occupare le posizioni lasciate dopo la campagna del 14.
Nel porto vi sono ancorate due grosse navi trasporto, cariche di viveri, e una fregata con
munizioni, che attendono il definitivo scaricamento.
All'uffizio posta ho trovata una lunga lettera d'Amalia Langent, e per tranquillizzarla ho
immediatamente risposto.
La 2° divisione agli ordini del tenente generale d'Ambrosio era tra Macerata, Ascoli e Fermo, ed
anch’essa ha ricevuto l’ordine d’avanzare sulla via di Pesaro, ed ora certamente è già in marcia.
29 29 marzo. marzo. Ancona Ancona. Ancona Alle 6 ant. è stato dato il segnale del buttasella e dopo 10 minuti a cavallo, con
rotta per Falconara, che abbiamo raggiunta verso le 8.10, proseguendo per Sinigaglia, nostra
meta.
Lungo la strada abbiamo abbeverati i cavalli al fiume Esimo. La via che abbiamo battuta è sempre
su suolo quasi arenoso ed in molti punti molto fangoso sempre rasente il nostro bel mare.
Siamo arrivati a Sinigaglia verso le 12.20, avendo percorso miglia 20. Questa piccola e florida
cittadina messa sul mare, viene attraversata dal fiume Misa, che alla sua foce forma un piccolo
porto per la capacità di piccoli bastimenti. Alle spalle del paese s'allarga una bella pianura molto
ben coltivata.
Ieri giunse il re in Sinigaglia alle 11.45 con vettura tirata da otto cavalli, seguita da altre due
vetture a sei, e venne ospitato nella casa signorile di un tale Baldinucci, ove tuttora si trova. Ieri
mattina partì da qui l’intera divisione del tenente generale Carascosa per Fano-Pesaro.
Nel corso della mattinata è giunto il tenente generale Millet capo di Stato-Maggiore, e dopo
aver conferito col re, è partito.
Il nostro colonnello è stato chiamato dal re al momento che stava per partire. Egli ha desiderato
che il nostro reggimento adottasse più sollecita andatura, essendo per ora l’unico corpo di
cavalleria arrivato sul luogo delle prossime operazioni.
Il re ha fatto conoscere al colonnello che la mattina del 27 giunse sotto Roma la nostra Guardia
Reale, girando per Frascati passò oltre ed il Papa Pio VII scappò per Firenze. Dopo pochi minuti
S.M. è partito ad un’ora dopo mezzogiorno, con la solita vettura da viaggio, tirata da otto cavalli e
seguita da altre due col tiro a sei.
30 0 marzo. Sinigaglia Sinigaglia. Sinigaglia
Alle 6 ant. precise, siamo usciti dalla città, facendo rotta per Fano-Pesaro,
nostra meta. La via da noi battuta è sempre rasente il nostro bel mare, spiaggia molto ridente, ma
la via è quasi arenosa; a circa miglia 4 attraversiamo il fiume Cesano, dove abbeveriamo i cavalli.
Le nostre trombette suonano il rituale cavalque, essendo alle porte di Fano verso le 11 ant, avendo
percorso miglia 15.
Questa piccola cittadina è messa sulla spiaggia allo sbocco del fiume Metauro; siamo passati su
di un ponte in muratura, proseguendo la nostra rotta per Pesaro, ove giungiamo, dopo 8 miglia di
marcia, verso l’1.30 pom. Qui abbiamo trovato un ottimo desinare e buoni alloggi; io sono stato
ospitato nella nobile famiglia Almerici, molto gentile e cortese, dalla quale ho saputo che la città fa
8.000 anime, ed è molto industriosa e ricca. Inoltre mi si è fatto conoscere che qui si sta
organizzando la guardia civica sul sistema napolitano.
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