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Diario Giuseppe Mallardi Capitano dei Lancieri di Murat

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1813<br />

questo era stato saviamente provveduto e bene or<strong>di</strong>nato, tanto che non si marciava con<br />

confusione”.<br />

Si <strong>di</strong>scorreva alla meglio <strong>di</strong> tutti questi avvenimenti ed il cielo continuava con qualche lieve<br />

intervallo a nevicare. Il servo venne ad accendere il lume, perché incominciava ad annottare e fece<br />

conoscere al suo signore che il povero milite era quasi agonizzante. Tosto mi sono recato al suo<br />

giaciglio in compagnia del vecchio signore, che lo riconobbe essere già entrato nell'agonia. Gli<br />

occhi erano quasi immobili e vitrei ed il sudor della morte imperlava il viso scarno e tumefatto; forse<br />

aveva la volontà <strong>di</strong> <strong>di</strong>re qualche parola, ma non poté: ebbe parecchi sussulti e poi, dopo lievi<br />

stiracchiamenti, esalò lo spirito. Con animo rattristato uscii col mio egregio ospite da quella piccola<br />

stanzetta dove aveva cessato <strong>di</strong> vivere quel prode soldato, che aveva preso parte a <strong>di</strong>verse<br />

battaglie campali ed assistito all'incen<strong>di</strong>o <strong>di</strong> Mosca. Sarei certo partito, se fosse stata ora mattutina;<br />

ma essendo già notte, ho deciso andar via il giorno susseguente, per non infasti<strong>di</strong>re oltre il mio<br />

garbatissimo ospite.<br />

16 16 gennaio gennaio. gennaio La neve caduta il giorno innanzi si è soli<strong>di</strong>ficata durante la notte, ed è <strong>di</strong>venuta,<br />

secondo l'espressione del mio ospite, un lenzuolo <strong>di</strong> ghiaccio.<br />

Egli, conosciuto il mio desiderio <strong>di</strong> partire, ha tosto fatto seppellire poco lungi dalla sua <strong>di</strong>mora la<br />

salma del povero milite. Gentilmente poi mi ha fornito <strong>di</strong> vettovaglie per la durata della giornata<br />

avendomi previamente riempito la fiaschetta d'acquavite, ed ha desiderato che prendessi posto<br />

nella sua slitta, che mi avrebbe lasciato al più vicino villaggio che trovasi sulla gran via militare che<br />

mena a Thornn. Egli, prima che partissi, mi ha spiegazzato una carta geografica del luogo,<br />

facendomi notare l'opportunità del tratto da percorre, così <strong>di</strong>cendo: “Il mio servo vi lascerà al<br />

villaggio <strong>di</strong> Chelmno, da cui vi insegnerà poscia la via per giungere alla città <strong>di</strong> Thornn, luogo più<br />

prossimo ove vi è deposito attualmente <strong>di</strong> truppe francesi, <strong>di</strong>stante da Chelmno miglia polacche 5,<br />

pari a leghe francesi 6, cioè miglia 11 italiane”.<br />

Dopo averlo ringraziato sentitamente della sua squisita cortesia, sono partito in compagnia del<br />

suo servo che guida la comoda slitta tirata da un robusto cavallo, che mi ha trasportato in breve<br />

tratto al villaggio prossimo. Ivi giunti, per espresso or<strong>di</strong>ne del signore il servo mi ha pattuito una slitta<br />

abbastanza buona per la città <strong>di</strong> Thornn 32 al prezzo <strong>di</strong> due fiorini, cioè un tallero, corrispondente a<br />

franchi francesi 5,22.<br />

La slitta da me fittata vola sul suolo agghiacciato in un modo meraviglioso; i cavalli <strong>di</strong> questi<br />

luoghi sono molto ben desti nel trottare sulla superficie <strong>di</strong> neve cristallizzata, e nel breve spazio <strong>di</strong><br />

appena un'ora e quaranta siamo in Thornn, dove attualmente risiede il quartier-generale del<br />

principe vice-re Eugenio. Giungo in città verso un'ora dopo mezzogiorno e tosto mi son rivolto al<br />

comando militare per ottenere un alloggio. Ivi giunto, sono fa tto segno a molte domande e tutti si<br />

sono meravigliati come non son caduto nelle mani <strong>dei</strong> cosacchi, i quali fanno per questi luoghi molte<br />

scorribande.<br />

17 17 17 gennaio. gennaio. Thornn Thornn. Thornn Ieri sera ebbi un pessimo alloggio, essendo la città piena <strong>di</strong> militari. Thornn<br />

conta oltre a 10.000 abitanti e fa parte del granducato <strong>di</strong> Varsavia, trovandosi situata sul fiume<br />

Vistola, ora completamente agghiacciato, cavalcato da un lunghissimo ponte.<br />

Qui ho avuto la fortuna d’incontrarmi col tenente del 2° cacciatori a cavallo dell’armata del<br />

regno d'Italia, col quale feci la conoscenza durante la <strong>di</strong>sastrosa ritirata da Wilna a Kowno, come<br />

più innanzi ho fatto cenno. Egli, appena mi scorge, tosto mi abbraccia, volendo conoscere come mi<br />

trovassi in Thornn ed io subito gli ho raccontato tutte le mie peripezie. Io poscia gli ho domandato:<br />

“Che novità ci sono?”<br />

“Amico caro, non sai? Il tuo re è partito per Napoli, abbandonando tutto e tutti e rimettendo il<br />

suo comando, quale luogotenente dell'Imperatore, nelle mani del nostro principe Eugenio,<br />

allegando d'essere malato, non potendo reggere oltre il gran comando per la sua malferma salute,<br />

32 Torùn.<br />

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