Diario Giuseppe Mallardi Capitano dei Lancieri di Murat

Seconda parte
Nel corso della serata vi furono grandi illuminazioni e festose dimostrazioni popolari. Nelle ore del
pomeriggio del giorno 16 mi venne diretta la dichiarazione di guerra col seguente dispaccio: S.M.
Federico Guglielmo ha preso risolutamente la misura per realizzare la completa indipendenza della
sua Monarchia: la sola che può assicurare la futura prosperità dei suoi popoli. Per tali circostanze si
esigeva riunirsi con una stretta alleanza a S.M. l'Imperatore di tutte le Russie. Ella è persuasa che
tanto la Francia che l’intiera Europa approveranno i potenti motivi che lo hanno deciso a simile
decisione.
Queste decisioni non tendono ad altro che di rendere una pace sicura fondata su basi proprie e
durature: S.M. sarà felice di poter contribuire a tale felicità per rendere all'umanità sì grande
benefizio. Il sottoscritto ha l'onore di rinnovare a S.E. il Sig. Conte di Saint-Marsan l'assicurazione
della sua alta stima”.
Il Ministro di Stato Hardemberg
Ieri fu il mio onomastico e tutte le guardie mi vennero a dare gli auguri, ed offrii loro
dell'acquavite.
Questa mattina vi è stata gran parata dalle ore 11 fino alle 2 pom. per la ricorrenza della nascita
del re di Roma. Vi hanno preso parte il generale d’armata Sig. Lauriston, seguito da quello della
piazza Sig. Maison e da tre generali di divisione, oltre allo stato-maggiore, si è protratta come più
su ho detto oltre le 2 pom. Nel corso della serata vi sono state delle belle luminarie, tanto per la
città che per i rispettivi accampamenti.
21 21 marzo. marzo. marzo. Questa mattina ho fatto parte d'una forte scorribanda formata da vestfaliani e francesi, di
circa un migliaio di cavalieri, verso la via di Brandemburg, attraversando terreni frastagliati da una
quantità di rigagnoli alcune volte difficili a guadarsi.
Nel corso della serata il capitano di stato-maggiore mi ha fatto conoscere la seguente notizia:
“Si ricevono notizie d’Amburg che il giorno 12 corrente si fecero vedere un paio di centinaia di
cosacchi presso la città e con fulminea sorpresa menarono a picco parecchie scialuppe, cannoniere
e una quantità di barconi da trasporto, ritornando sani e salvi nelle loro posizioni”.
23 23 marzo. marzo. Questa mattina verso le ore 11.40 è arrivato fra noi il principe Eugenio con il suo quartiergenerale.
Ora qui siamo ammassati una trentina di mila uomini, oltre alla cavalleria che può
sommare ad un circa 4.000, ma però si verifica molta mortalità di bestie, come ieri ho dovuto
constatare la morte di due cavalli alle mie guardie.
Adesso il 1° corpo d’armata comandato dal principe d’Eckmühl è dislogato fra Torgau e
Magdeburg; il 2° corpo, comandato dal duca di Belluno, un poco più lontano, ma sulla medesima
linea ed in contatto. Corre voce che il generale Morand il giorno 12 abbia abbandonato la città
d’Amburg.
Questa mattina, sotto il comando del principe Eugenio, un forte reparto di cavalleria è uscito in
ricognizione sulla riva destra del fiume spingendosi fino a circa dieci miglia dalla città, ed a quasi 6
miglia si è imbattuto in un numeroso gruppo di cosacchi a cavallo, che al loro apparire si sono
scambiati parecchi colpi di moschetti ferendone diversi e facendo un prigioniero.
26 26 marzo. marzo. Qui si costruisce un secondo ponte sul fiume, per dare maggior movimento con l'altra
riva. Oggi ha piovuto con insistenza, ed io me ne son rimasto tappato in caserma.
Corre voce che dopo la dichiarazione di guerra fatta dalla Prussia, anche i piccoli Stati alleati
alla Francia, cominciano a ribellarsi, come sarebbe la Baviera, la Sassonia, il Wurtemberg e tutti i
principi che si credano schiavi, ed ora, come si può arguire, siamo sempre fra nemici.
28 28 28 marzo. marzo. Alle ore 7.30 ant. siamo usciti dalla città con il secondo corpo di cavalleria, forte di
1.500 cavalieri e con la 1° divisione d’infanteria del generale Lauriston, spingendoci sulla via di
Berlino allo scopo d’attrarre alla nostra volta il nemico. Dopo diverse marce e soste fra terreno
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