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Diario Giuseppe Mallardi Capitano dei Lancieri di Murat

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1810<br />

saccheggi e nefandezze su tutta la linea con atti <strong>di</strong> barbara efferatezza. Il popolaccio organizzato<br />

alla meglio, fece fronte ai francesi a Capo<strong>di</strong>monte, Poggioreale ed al ponte della Maddalena.<br />

La fortuna e la salvezza <strong>di</strong> Napoli fu dovuta a pochi e coraggiosi giovani, i quali s'impadronirono<br />

del castel Sant'Elmo. La mattina del 18 gennaio, per sbaglio del Santo (parola d'or<strong>di</strong>ne), non<br />

potettero entrarvi; ma nel giorno susseguente riuscirono con astuzia nell'impresa, e furono: Nicola<br />

Caracciolo, capitano Simeoni ed il tenente Ver<strong>di</strong>nois, con circa una quin<strong>di</strong>cina <strong>di</strong> persone. Al ritorno<br />

del comandante Bran<strong>di</strong>, uscito per una ricognizione speciale, questi venne arrestato e messo ai<br />

ferri. Nel corso della serata fu a conoscenza <strong>dei</strong> generali Moliterno e Roccaromana tale impresa;<br />

subito si recarono al castello pagando profumatamente tutti gli artiglieri <strong>di</strong> quel luogo.<br />

Il popolo intanto con la scusa <strong>di</strong> scovare i voluti giacobini, saccheggiava case, palazzi e<br />

massacrava chi vestiva con decenza, e chi massimamente indossava giamberga.<br />

Nel castello ebbero la fortuna <strong>di</strong> salvarsi dall'ira del popolo i veri repubblicani: Vincenzo<br />

Pignatelli, Schipani e la Pimentel e moltissimo numero <strong>di</strong> patriotti. La plebe cercò sul principio ad<br />

assalire il castello; ma ricevutone lezione, tosto si allontanò dal luogo.<br />

I francesi quasi erano alle porte della città e dopo <strong>di</strong>versi pareri venne issata la ban<strong>di</strong>era della<br />

libertà su castello <strong>di</strong> Sant'Elmo, onorandola con quattro colpi <strong>di</strong> cannone. La ban<strong>di</strong>era venne<br />

formata con un pezzo <strong>di</strong> cappotto bleu, un pezzo bianco ed un pezzo <strong>di</strong> un uniforme rosso.<br />

Il giorno 21, i francesi furono a Porta Capuana; vennero fronteggiati quasi da una ottantina <strong>di</strong><br />

mila lazzaroni, alla meglio armati con artiglieria, ed ivi fu gran mortalità d'ambo le parti. Tutti erano<br />

serrati nelle loro case per tema d'essere assaliti; durante tutta la giornata le artiglierie fecero grande<br />

frastuono con i loro continuati tiri. Parecchi gruppi giacobinici, usciti ben armati per prendere azione<br />

contro la plebe, sono da questa massacrati, sopraffatti dal quadruplicato numero.<br />

Solo il castel S. Elmo fu <strong>di</strong> grande ausilio ai francesi, perché dove potette cercò fulminare<br />

all'infilata la plebaglia. I lazzaroni piazzarono un cannone sulle alture <strong>di</strong> Capo<strong>di</strong>monte, facendo<br />

danno ai francesi; ma tosto il cannone <strong>di</strong> S.Elmo con qualche colpo ben aggiustato lo smontò.<br />

Riconosciuto quel posto <strong>di</strong> qualche importanza dai francesi, tosto venne occupato da 500 uomini<br />

de’ loro, capitanati dal prode Francesco Pignatelli Strongoli; poscia ebbe or<strong>di</strong>ne quel battaglione <strong>di</strong><br />

recarsi alla fortezza, e per poterla raggiungere perirono moltissimi per la via, e la maggior parte vi<br />

giunsero feriti.<br />

In quella giornata era pericolosissimo non solo uscire per le vie, ma affacciarsi al balcone; il<br />

barone Scategna per tale curiosità vi lascio la vita, ricevendo una fucilata.<br />

La mattina del 23 gennaio i francesi entrarono nella capitale, gradatamente e per <strong>di</strong>verse vie,<br />

sempre in continuato combattimento, con gravissimi decisioni d'ambo le parti. Nelle ore<br />

pomeri<strong>di</strong>ane passò per Toledo il generale in capo Championnet con tutto il suo stato maggiore e<br />

moltissima truppa.<br />

Vennero quali generali riconfermati Moliterno e Roccaromana dall’armata francese. Nel giorno<br />

susseguente venne costituito il comitato da persone elette, quale governo provvisorio.<br />

Sbarazzata la città dalla sanguinosa canaglia, quale comandante della piazza fu messo il<br />

generale Dufresse, prendendo alloggio al palazzo del principe d’Angri-Doria; il generale<br />

Championnet provvisoriamente alloggiò al palazzo della duchessa Dursi e dopo pochi giorni passò<br />

al palazzo dove prima abitava il triste e famigerato Acton, al largo del real palazzo. Il generale<br />

Eblé andò a quello del marchese del Vasto, ed il generale Vergi al palazzo del Venuti a Toledo.”<br />

Con un'altra giornata cercherò riprendere il filo, sempre delle cose più salienti.<br />

22 22 febbraio febbraio. febbraio Il Corriere porta parecchie notizie, fra le quali il terremoto nella Terra <strong>di</strong> Bari,<br />

abbastanza forte. Tosto ho scritto a casa per conoscerne l'entità.<br />

S.M. il re questa mattina si è recato a Capua, scortato da 25 uomini della guar<strong>di</strong>a d'onore fino<br />

ad Aversa, dove ha trovato altro riparto <strong>di</strong> scorta.<br />

23 23 febbraio febbraio. febbraio Le Moniteur de Paris del 2 corrente, fa conoscere varie proposte <strong>di</strong> principesse da<br />

darsi in moglie all'Imperatore Napoleone; ma ancora nulla c'è d'affermativo.<br />

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