20.05.2013 Views

Diario Giuseppe Mallardi Capitano dei Lancieri di Murat

Diario Giuseppe Mallardi Capitano dei Lancieri di Murat

Diario Giuseppe Mallardi Capitano dei Lancieri di Murat

SHOW MORE
SHOW LESS

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

Prima parte<br />

In detta ricorrenza della fausta nascita del re <strong>di</strong> Roma il re ha voluto con un suo decreto ricordare<br />

sì lieto evento coll’accordare ampia amnistia a tutti i coscritti ritardatari delle passate coscrizioni, a<br />

qualunque leva appartenessero, come anche ai <strong>di</strong>sertori <strong>di</strong> terra e <strong>di</strong> mare, tanto per la persona<br />

che per la multa, fissando ai medesimi il 30 giugno come termine dell’amnistia.<br />

Vi fu anche un decreto reale che porta la data, se non erro, del 7 agosto 1809, relativo alla<br />

soppressione d’alcuni or<strong>di</strong>ni monastici così detti <strong>dei</strong> Riformati, Cappuccini, Osservanti ed Alcantarini<br />

che si trovano nel regno, tutti aboliti col 1° ottobre corrente anno, senza eccezione né proroga.<br />

Inoltre, il re ha fatto acquistare dallo Stato circa 1.300 moggia <strong>di</strong> terreno nell’agro <strong>di</strong><br />

Secon<strong>di</strong>gliano, offrendo così molto vantaggio ai proprietari <strong>di</strong> fon<strong>di</strong> demaniali che finora non sono<br />

stati venduti, per farne un gran campo <strong>di</strong> manovre, tanto necessario alla nostra armata, nel quale<br />

come mi <strong>di</strong>cono alcuni generali, potranno manovrare un ventimila uomini. “Ditemi, D. Giovanni,<br />

quanto tempo starete fra noi?”<br />

“Sig. duca, circa un mese!.<br />

Dopo alcun poco ci siamo licenziati<br />

Siccome non è ancora tar<strong>di</strong>, conduco zio Giovanni al caffè della Meri<strong>di</strong>ana, ritrovo<br />

dell’uffizialità che a lui tanto piace. Ivi ho trovato un collega <strong>dei</strong> veliti a cavallo, al quale ho<br />

domandato se ci fossero novità; egli m’ha risposto che il giorno 7 maggio vi fu un duello fra un<br />

sargente della sua compagnia ed un altro dell 4° <strong>di</strong> nazionalità francese, che restò morto. Oltre a<br />

ciò mi ha fatto conoscere che sui primi del corrente mese 16 soldati del reggimento Latour<br />

d’Auvergne, stando <strong>di</strong> presi<strong>di</strong>o a Crotone, tentarono <strong>di</strong>sertare, e montati su d’una barca, cercarono<br />

allontanarsi, ma raggiunti dai bravi civici, furono fatti prigionieri.<br />

27 27 giugno giugno. giugno Ieri al giorno, verso le ore 6 pom., vennero a casa mia i due veliti polignanesi Sig.<br />

<strong>Giuseppe</strong> Labbate e Francesco Debarberis, che ora è già briga<strong>di</strong>ere. Pregai costoro <strong>di</strong> tenere<br />

buona compagnia a zio Giovanni, dovendomi per affari assentarmi durante la serata. Disse allo zio<br />

che prima che si ritirassero i nostri concitta<strong>di</strong>ni, si facesse accompagnare al caffè <strong>di</strong> Villa Reale, da<br />

dove sarei andato a rilevarlo.<br />

Appena loro uscirono mi recai dalla baronessa Exelmans, la quale per avviso già m’attendeva.<br />

Dopo averle baciato affettuosamente la mano, desiderò conoscere qualche cosa del mio viaggio, a<br />

cui risposi sommariamente.<br />

“Qui, tenente, <strong>di</strong>sse lei, fa mare grosso per noi francesi. Il re, come conoscete, non volle<br />

assistere al battesimo del re <strong>di</strong> Roma a Parigi e ritornò alla capitale il 30 dello scorso mese. Il 13<br />

corrente, per infatuare questo popolo avido <strong>di</strong> scene teatrali e feste, ha ripristinato la festa del<br />

Corpus con la più sontuosa pompa. Vennero piazzate le truppe dal real palazzo, chiesa <strong>di</strong> S.<br />

Chiara fino all'arcivescovado; <strong>dei</strong> corpi della guar<strong>di</strong>a reale e tutto il presi<strong>di</strong>o <strong>di</strong> guarnigione<br />

vennero <strong>di</strong>sposti lungo il percorso per dove doveva passare il re con suo gran corteo. Verso le<br />

10.30 ant., il cannone del Castelnuovo dette il segnale dell'uscita del re, che ripetettero tutti i forti<br />

della città. Il corteo lo apriva una mezza compagnia della nostra guar<strong>di</strong>a, poscia venivano cinque<br />

carrozze: la prima per i maestri <strong>di</strong> Cerimonie, la seconda per il gran Cacciatore e gran scu<strong>di</strong>ere e le<br />

altre per i ministri ecc., imme<strong>di</strong>atamente la carrozza del re. Il generale capitano della guar<strong>di</strong>a Sig.<br />

barone Dery, l’aiutante <strong>di</strong> campo Sig. Rossetti capo squadrone, scu<strong>di</strong>ere <strong>di</strong> servizio, il Sig. duca<br />

Crivelli ed il colonnello delle guar<strong>di</strong>e d’onore, Sig. principe <strong>di</strong> Campana cavalcavano ai fianchi<br />

della carrozza reale. Seguivano altre due carrozze: l’una per il gran Ciambellano e Maresciallo <strong>di</strong><br />

palazzo, e la seconda per il car<strong>di</strong>nal Firrao gran Elemosiniere.<br />

Due compagnie delle nostre guar<strong>di</strong>e chiudevano il pomposo corteo. Tutti gli uffiziali non <strong>di</strong> servizio<br />

al real palazzo, vi presero parte, non escluse le dame. Ogni corporazione poi prese il posto già<br />

assegnato nella chiesa <strong>di</strong> S. Chiara.<br />

Il re calò dal trono dove era seduto, ed andò ad accompagnare il Santissimo fino all'altare,<br />

ravvolto nel suo manto reale, e poscia riprese il suo posto. Finita la funzione il re si ritirò con il<br />

medesimo or<strong>di</strong>ne com'era venuto, credendo così railler le peuple.<br />

130

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!