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Diario Giuseppe Mallardi Capitano dei Lancieri di Murat

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1811<br />

Ecco un piccolo sunto del decreto pubblicato da Napoleone: “Considerando che il regno <strong>di</strong><br />

Napoli fa parte del grande impero, che il re che regna esce dalle file della grande armata francese<br />

e che fu innalzato al trono me<strong>di</strong>ante gli sforzi ed il sangue francese, Napoleone <strong>di</strong>chiara che i<br />

citta<strong>di</strong>ni francesi sono <strong>di</strong> <strong>di</strong>ritto citta<strong>di</strong>ni del regno Napolitano” (Ora, come potete vedere, il decreto<br />

del nostro re, secondo quello emanato da Napoleone, non è applicabile ai francesi...).<br />

29 29 luglio luglio. luglio Verso le ore 12 pom. ho avuto il piacere <strong>di</strong> incontrare solo il duca Leto per la via Toledo.<br />

Egli ritornava dalla seduta massonica tenuta nel palazzo d'Angri a Toledo, e ho creduto mio dovere<br />

accompagnarlo a casa. Lungo la via sottovoce m'ha detto: “Tenente, hai letto Le Moniteur ultimo?”<br />

“Si, Sig. duca”.<br />

“Secondo me è un grande scacco per il nostro re Gioacchino”.<br />

“Bravo, è vero, questo è il secondo, dopo la voluta impresa <strong>di</strong> Sicilia, e forse ne vedremo delle<br />

belle. Ora se Napoleone non si fosse trovato impegnato con la guerra <strong>di</strong> Spagna, che, secondo<br />

che si <strong>di</strong>ce, è un osso molto duro a rodersi (ciò che l’imperatore non aveva mai creduto), secondo il<br />

mio modo <strong>di</strong> vedere <strong>Murat</strong> sarà scappato da Napoli al primo momento che l’imperatore lo crederà<br />

opportuno. Allora non forse vedremo correggere l’errore finora vissuto <strong>di</strong> tenere <strong>di</strong>visa questa bella<br />

Italia che fu tanto grande con i nostri antichi padri Romani.<br />

Che te ne pare poi della venuta in Napoli del conte generale Grenier? Venne dal campo <strong>di</strong><br />

Sessa con corriera francese, il 17 corrente, ritornando alla sua <strong>di</strong>mora a palazzo Gravina, ed a lui<br />

vengono <strong>di</strong>retti tutti i <strong>di</strong>spacci per la curiosa assenza del re, che si trova a Capo<strong>di</strong>monte...!<br />

Devo farti anche notare <strong>di</strong> un decreto-voltafaccia emesso dal nostro re Gioacchino, che io non<br />

ho mai letto, con data del 20 luglio, il quale <strong>di</strong>ceva quasi in questi termini:<br />

Gioacchino Napoleone re delle due Sicilie<br />

Visto il titolo XI della Costituzione, col nostro ultimo decreto del 14 giugno ecc. col quale<br />

<strong>di</strong>sponiamo che nessun estero possa occupare impieghi civili e militari, senza prima essere<br />

naturalizzato regnicolo ecc. Desiderando uniformarci alle giuste idee manifestate da S.M.<br />

Imperiale, fratello e cognato, con decreto da lui emanato il giorno 6 luglio ecc. non essere<br />

considerati i francesi come stranieri nello Stato Napolitano, facciamo pienamente eco alla volontà<br />

dell’Imperatore, con il nostro massimo desiderio <strong>di</strong> fare tutto quello che gli possa essere <strong>di</strong> maggior<br />

gra<strong>di</strong>mento ecc., e decretiamo quanto segue:<br />

Art. Art. Art. 1°. 1°. Tutte le <strong>di</strong>sposizioni prese col nostro decreto del 14 giugno non sono applicabili ai<br />

francesi e i ministri vengono incaricati per l'osservazione del suddetto decreto eccetera.<br />

Come ve<strong>di</strong>, questo è abbastanza buffo per il nostro re e mi fa supporre qualche cosa <strong>di</strong> serio ci<br />

sia per aria. Basta, tu sei un giovine serio e segreto; quando avrai tempo <strong>di</strong>sponibile, vieni a<br />

trovarmi nelle ore pomeri<strong>di</strong>ane e allora ti <strong>di</strong>rò qualche altra cosa che ti farà certo piacere”.<br />

Siamo già al portone del suo palazzo, mi stringe cor<strong>di</strong>almente la mano, ritirandosi. Il duca è un<br />

uomo meraviglioso, sa tutto e conosce tutti pur non occupando carica alcuna a Corte, essendone<br />

stato sempre restio.<br />

1 1 agosto agosto. agosto agosto Non essendoci nulla da fare alla reggia, nel corso della serata fui dalla baronessa<br />

Exelmans. Ella mi ricevette con la solita squisita cortesia tutta francese; la trovai visibilmente allegra.<br />

Mi domando il perché <strong>di</strong> parecchi giorni d'assenza ed io cercai alla meglio trovare qualche<br />

ragione.<br />

Lei subito mi <strong>di</strong>sse: “Tenente, che se ne fa il nostro re a Capo<strong>di</strong>monte? forse si è dato<br />

all'astronomia? Non riceve più chicchessia, non vuole ministri né alti <strong>di</strong>gnitari della Corte. La regina<br />

è da un pezzo a Castellamare, il re a Capo<strong>di</strong>monte, ed i soli principi con i loro precettori al real<br />

palazzo, cosa che fa davvero ridere... Domani, primo agosto, sarebbe andato in vigore quel<br />

famoso decreto del 14 giugno ultimo, che tutti gl’impiegati civili e militari, i quali fin dal primo agosto<br />

non si fossero naturalizzati regnicoli, s’intendono <strong>di</strong>smissionari. Creò tanto rumore in noialtri<br />

francesi, ma ch’è sparito come una bolla <strong>di</strong> sapone dopo il decreto dell'imperatore Napoleone del<br />

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