Diario Giuseppe Mallardi Capitano dei Lancieri di Murat

Terza parte
Per gli affari della Corte sono stati nominati le seguenti personalità:
“Il Principe di Cassano, Maggiordomo capo. Duca D. Nicola di Sangro, Somigliere del Corpo.
Duca d'Ascoli, Cavallerizzo maggiore. Principe Puoti, Capitano delle Guardie. Principe di Ruffano,
primo Cavallerizzo. Monsignore D. Salvatore Caccamo, nostro confessore. Un cappellano
maggiore che S.M. si riserba nominare a suo tempo”.
Mentre io notava su d’un foglio volante le nomine suddette, il duca così ha conchiuso: “Caro
capitano, ecco come si trasformano queste cose fragili della nostra esistenza, che non è altro che
una continuata commedia, a cui noi tanto ci appassioniamo!...”
7 7 7 giugno giugno. giugno Verso le 11 ant. mentre stava per inboccare il portone del duca Leto onde recarmi in casa
Langent, nell'atrio ho incontrato il duca, col quale ho salite le scale. Giunti al primo piano, egli con
bel garbo ha voluto che lo seguissi nel suo appartamento, ove così mi ha favellato: “Sono del
parere che tu prenda servizio sotto re Ferdinando appena si comincerà ad organizzare l'esercito,
fondendo, come mi è stato riferito, le due armate in una, bella e forte. Ora il cielo lo vedo un poco
più chiaro, e mi è stato assicurato pure che tutti gli impiegati francesi, già regnicoli, per il momento
saranno conservati nei loro rispettivi uffizii perché insostituibili, e poscia forse rimarrebbero stabili”.
Mi ha fatto poi conoscere che nel corso del pomeriggio sbarcherà re Ferdinando a Portici.
Passato al secondo piano dalla famiglia Langent, l'ho trovata molto più tranquilla dei giorni
passati, e pare che in essi cominci a ritornare pian piano un poco di fiducia. Il Sig. Paolo ora è del
parere che sarà conservato al suo posto, come gli è stato assicurato da persona degna di fede.
Oggi alle 5 pom. tutti i forti della città hanno fatti continuati tiri a salve per annunziare lo sbarco
di re Ferdinando dalla nave inglese alla real dimora di Portici; ed a sera fatta, per il fausto
avvenimento, la capitale è venuta illuminata a festa nei luoghi principali.
8 8 giugno giugno. giugno Ieri vi furono grandi ricevimenti alla real Favorita di Portici nelle ore pomeridiane. Tra gli
intervenuti furono, come mi è stato assicurato, a felicitare il re anche generali napolitani (detti
murattisti), i quali vennero benignamente ricevuti dal sovrano assieme ai suoi generali venuti dalla
Sicilia.
9 9 giugno giugno. giugno Re Ferdinando, qual timorato d’Iddio, come tutti conoscono, ieri per solennizzare la sua
venuta in Napoli e sciogliere un voto già fatto, ha ordinato con un decreto che venga edificato il
nuovo tempio di San Francesco da Paola al largo del real palazzo, dove doveva sorgere il Foro
Murat.
Dice bene il duca Leto che la nostra esistenza è una continuata commedia!
10 10 giugno giugno. giugno Gran folla di gente ho visto recarsi in Portici a felicitare il re Ferdinando Borbone per il
ricuperato regno: ormai quasi tutti si atteggiano a sfegatati borboniani...
Durante la serata ciò ho fatto notare al duca Leto, il quale così mi ha risposto: “Dal canto mio
non fui mai un borboniano né tampoco un murattista; solo ho simpatizzato per re Gioacchino per le
sue doti d'animo. Mai chiesi, né sollecitai, né all'uno né all'altro, impiego o carica a Corte, come
tanti altri fannulloni, perché ho voluto seguire le orme di mio padre, sempre disinteressandomi di
queste meschine ambizioncelle”. E dopo poche altre parole mi son licenziato da lui.
Ora Amalia è vispa come per lo passato, ed è del parere del duca ch’io prenda servizio con il
Borbone.
11 11 11 giugno giugno. giugno Oggi, giornata festiva, con gran pompa, verso le 10 ant., è giunto in città il celebre
famigerato cardinal Fabrizio Ruffo! Tutte le campane della capitale hanno suonato a festa per il suo
felice arrivo.
12 12 giugno giugno. giugno Da questa mattina sono incominciati i grandi preparativi per l'ingresso fastoso che farà in
Napoli S.M. Ferdinando la mattina del 17 corrente.
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