20.05.2013 Views

Diario Giuseppe Mallardi Capitano dei Lancieri di Murat

Diario Giuseppe Mallardi Capitano dei Lancieri di Murat

Diario Giuseppe Mallardi Capitano dei Lancieri di Murat

SHOW MORE
SHOW LESS

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

1813<br />

La nostra armata occupa circa due chilometri <strong>di</strong> fronte, ed i prussiani tosto ci hanno scorto: subito<br />

è incominciato lo sgombro del paese per passare sulla sponda opposta dell’Elba. Il conte Lauriston,<br />

visto che <strong>di</strong>fettiamo <strong>di</strong> cavalleria, ha tosto or<strong>di</strong>nato l'imme<strong>di</strong>ato <strong>di</strong>sfarsi <strong>dei</strong> quadrati e marciare in<br />

colonna d'attacco, ed i tamburini si son dati a battere la carica. La 1° e 4° <strong>di</strong>visione si spingono<br />

innanzi, restando come riserva la 3° con l'artiglieria che ci segue con passo celere <strong>di</strong> marcia.<br />

Nell'istante che siamo vicini ai giar<strong>di</strong>ni del villaggio, l'artiglieria nemica, mascherata in una ortaglia<br />

vicina, ha tosto aperto un fuoco a mitraglia e poscia si è data alla fuga. Parecchie colonne entrano<br />

in città e fanno <strong>di</strong>versi prigionieri, le altre circondano con noi il villaggio, catturando due pezzi da<br />

cannone. I prussiani sono da un pezzo fuori e cercano <strong>di</strong> mettere in salvo le artiglierie incanalandole<br />

sul solo ed unico ponte che cavalca il fiume, ma vengono sorpresi, al passaggio, alla baionetta,<br />

trovandosi il detto ponte ostruito dai carriaggi in marcia. Cercano sul principio fare resistenza, ma<br />

sono sopraffatti dalle altre colonne; alcuni si arrendono, e tutta la rimanenza si getta nel fiume<br />

appena entra in funzione la nostra artiglieria. Dopo poco ho visto nell’Elba galleggiare una gran<br />

quantità <strong>di</strong> morti ed altri che ancora si <strong>di</strong>battevano <strong>di</strong>speratamente con la morte, trasportati<br />

inesorabilmente dalla corrente.<br />

Per me simile spettacolo è stato veramente nuovo, non avevo finora osservato sì raccapricciante<br />

quadro <strong>di</strong> morte!<br />

Questo combattimento fortunato ci ha fruttato 280 prigionieri e 106 morti oltre a quelli annegati<br />

nell'Elba, <strong>di</strong> più molti fucili, munizioni e due cannoni come più su ho detto. Noi abbiamo avuto le<br />

seguenti per<strong>di</strong>te: morti 96, feriti 118. Ci siamo bivaccati tra il fiume ed il villaggio <strong>di</strong> Meissen; questo<br />

piccolo paese è molto bello e pulito, fa parte del regno <strong>di</strong> Sassonia e <strong>di</strong>sta dalla sua capitale<br />

Dresda leghe quattro.<br />

8 8 maggio. maggio. Meissen Meissen. Meissen Meissen Le due mie guar<strong>di</strong>e che rimasero ferite gravemente nel malaugurato scontro del<br />

4 corrente e che furono ricoverati provvisoriamente alla nostra fermata <strong>di</strong> Wurzen, ora ho saputo<br />

dalla staffetta venuta da Lipsia che si trovano alloggiati nello spedale <strong>di</strong> detta città.<br />

Da staffetta giunta verso le 7 <strong>di</strong> sera abbiamo saputo essere arrivata la 2° <strong>di</strong>visione al comando<br />

del generale Puthod al villaggio <strong>di</strong> Strehla e domani sarà tra noi. Da altra staffetta giunta verso le<br />

7.30 pom. da Dresda abbiamo conosciuta la seguente strabiliante notizia: “Alle 8 <strong>di</strong> questa mattina<br />

l'armata francese coronava già alcune colline all’intorno <strong>di</strong> Dresda. I sovrani alleati <strong>di</strong> Russia e <strong>di</strong><br />

Prussia si sono imme<strong>di</strong>atamente eclissati dalla città, la quale è stata occupata a mezzogiorno<br />

preciso dalla vanguar<strong>di</strong>a dell’11° corpo d'armata francese sotto gli or<strong>di</strong>ni del generale <strong>di</strong> statomaggiore<br />

Sig. Grundler, poscia seguito anche dal corpo d'armata del principe Eugenio, senza<br />

colpo ferire.<br />

Tosto i russi ed i prussiani si sono ritirati nella parte della città nuova, bruciando i tre ponti in<br />

legno che la congiungono con la città vecchia messa sulla sinistra dell'Elba. Subito una deputazione<br />

municipale, composta <strong>dei</strong> più notabili della città, è venuta ad incontrare il principe vice-re Eugenio<br />

implorando perdono, ma egli li ha rinviati dall'Imperatore.<br />

S.M. Napoleone li ha ricevuti restando a cavallo, la commissione ha donato all'Imperatore le<br />

chiavi della città, ed egli così ha risposto: “Accetto le chiavi <strong>di</strong> Dresda, ma per ridonarle al vostro<br />

sovrano, e vi perdono per lui le ostilità usate contro i francesi”.<br />

9 9 9 maggio. maggio. Oggi giornata bellissima. Questa mattina è stato letto a tutte le truppe il <strong>di</strong>spaccio <strong>di</strong> ieri<br />

sera dell'entrata dell’armata francese con l'Imperatore a Dresda. Verso le 10 ant. è arrivata la 2°<br />

<strong>di</strong>visione prendendo posto <strong>di</strong> bivacco presso la 1° che trovasi già accampata sull'altra sponda.<br />

Dopo il rancio il capitano Baumont è venuto a comunicarmi il seguente or<strong>di</strong>ne:<br />

“Il drappello delle guar<strong>di</strong>e d'onore napolitane del numero <strong>di</strong> 39 sotto gli or<strong>di</strong>ni del rispettivo<br />

tenente e 100 dragoni partiranno imme<strong>di</strong>atamente alla volta <strong>di</strong> Dresda”.<br />

Conte Lauriston<br />

“Signor capitano”, ho domandato, “perché quest'or<strong>di</strong>ne così fulmineo?”<br />

199

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!