Diario Giuseppe Mallardi Capitano dei Lancieri di Murat

Terza parte
disastrosissime della nostra armata combattente, che risulta dall'ultimo appello di ieri sera come
segue:
Infanteria della Guardia ..................... 1.400
Le divisioni 2° e 3° circa .................... 3.000
Cavalleria della Guardia .................... 1.400
1° divisione di Carascosa ................... 3.000
Il nostro reggimento lancieri ............... ....243
In tutto uomini 9.043
Oltre poi a tutto quello che siamo stati costretti abbandonare per la via, cioè carri, bagaglia,
munizioni, artiglieria, che tutto è divenuto preda dell’inimico. Salvo poche eccezioni, quasi tutti i
soldati abruzzesi di cui era composta la 3° divisione si sono sbandati, ritornando ai loro focolari
domestici.
10 10 maggio. maggio. Pescara Pescara. Pescara Questa mattina siamo partiti anche noi alla volta di Chieti per ordine giunto
nella nottata; alle 5 ant. ci siamo messi in rotta con giornata molto bella e piena di sole. Circa le 8
ant. avendo percorso sempre via molto soleggiata, abbiamo raggiunta la città, ove un dispaccio ci
ordinava il proseguimento della marcia fino a Popoli. Quivi siamo arrivati verso le 10.20 con cavalli
molto sfiniti dalle lunghe e disastrose marce.
Tanto la 1° divisione che la 1° brigata della medesima, agli ordini del generale Guglielmo Pepe
sono forse oltre ad una marcia avanti a noi, usufruendo possibilmente di qualche scorciatoia.
Qui ho saputo che la città d'Aquila con la rispettiva cittadella venne ceduta dal comandante
della piazza senza alcuna resistenza, avendo pattuito coll’inimico la libera uscita con armi e
bagaglia, facendo rotta per Popoli-Sulmona. Ora è inutile ripetere che lo sconforto è generale in
tutti solo si pensa di poter raggiungere il fiume Garigliano, ove si potrà fare una valida resistenza
contro l'invasore, con altri aiuti già spediti da Napoli.
Qui abbiamo penato moltissimo per poter ottenere del vitto e foraggio dalla popolazione; solo
col mezzo della requisizione forzata.
11 11 11 maggio. maggio. Popoli Popoli. Popoli A causa del cielo molto minaccioso, siamo partiti alle 5.20 ant. facendo rotta
per Sulmona, con via assai fangosa e sconquassata quasi sempre in dura salita, raggiungendo la
città verso le 8.30 ant.
Da Sulmona, al nostro arrivo, è partita la 1° brigata di Guglielmo Pepe con rotta per Castel di
Sangro, ove trovasi accampata la 1° divisione del generale Carascosa col quartier-generale del re.
12 12 maggio. maggio. Sulmona Sulmona. Sulmona Siamo usciti dalla città alle 5.40 con cielo terso, spirando il vento del Nord
molto asciutto. La nostra rotta oggi è stata per Roccaraso, nostra meta, per quindi poi congiungerci
tutti a Castel di Sangro. Dopo 5 miglia di marcia in aspra salita, costeggiando il minuscolo paesello
di Valleoscura, senza fermarci, abbiamo saputo che ieri la 1° brigata di Guglielmo Pepe ivi fece una
breve sosta, poscia riprese la marcia per Roccaraso, dove ha dovuto pernottare.
La strada da noi battuta è stata sempre in dirupata e aspra salita per fino al “Piano delle cinque
Miglia”; da dove la viabilità e stata più comoda e meno disagevole, ma sempre in salita fino a
Roccaraso, che abbiamo raggiunto verso le 10.15 ant.
Questa mattina a punta d'alba da qui è partita la 1° brigata di Guglielmo Pepe con rotta per
Castel di Sangro.
Abbiamo per fortuna requisito un grosso bue, che essendo stato macellato per nostro conto, ci
ha fornito un discreto rancio. Gli alloggi sono stati scarsissimi, arranciandoci in brutte ed affumigate
catapecchie; qui vale solo l'aria molto salubre e si ammirano belli orizzonti.
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