Diario Giuseppe Mallardi Capitano dei Lancieri di Murat

Seconda parte
9 9 novembre novembre. novembre . Wilna Wilna. Wilna
Questa mattina mi son levato un pochino più tardi del solito, perché sento gran
freddo; speriamo qui passare almeno parecchi giorni di riposo, necessario tanto a noi che ai poveri
cavalli.
La città presenta poco o nulla di rimarchevole; vi è un buon castello ed un gran palazzo
municipale, dove alloggiava l'Imperatore di Russia prima che l'Imperatore Napoleone varcasse il
fiume Niemen. Qui vi sono grandiosissimi depositi di tutto l'occorrente per l’armata, cioè vestiari,
derrate, munizionamenti e gran quantità d'acquavite tanto necessaria in questi luoghi glaciali. Qui
ci sono vari reggimenti di tutte le armi, e si dice che siano già pronti a partire.
Verso sera ha nevicato, e pare che l'aria si sia addolcita un pochino. Molti preferiscono essere
tutto il giorno presso il fuoco, dove il termometro segna per lo più da 12 a 15 su zero; ma appena
usciti all'aperto si passa ad una bassissima temperatura, a 12 e 15 sotto zero, e questo sbalzo è
molto pernicioso per la salute. Qui corrono tante voci disparate e contraddittorie, che io non ho
voglia di marcare sul mio tablettes.
Dalla nostra partenza da Napoli fino ai confini della Russia, abbiamo occupato mesi sei precisi
fino a Kowno, da qui in poi territorio russo.
10 10 novembre novembre. novembre Qui il freddo è intensissimo e ora il termometro segna certamente dodici sotto zero.
Il nostro capo chirurgo Sig. Gros mi ha consigliato di rimanere in casa questi pochi giorni di
permanenza in Wilna.
17 17 novembre. novembre. novembre. Tutti i giorni mi vengono a visitare i miei compaesani, cioè F. Carone e G. Labbate, il
della guardia d'onore ed il secondo dei veliti a cavallo; quest'ultimo ieri piangeva per aver sognato
di non più ritornare ai padri lari.
Ho saputo che quasi tutti i giorni passano delle staffette e dei corrieri per la Francia e l'Italia, i
quali tutti asseriscono che la Grande Armata fa ritorno a grandi marce su Wilna; costoro hanno
diritto di riposo in questa caserma.
Da lettera pervenuta al nostro colonnello Principe di Campana da S.M. Gioacchino, si è
conosciuta la seguente notizia: dopo l'uscita da Mosca, sulla via di Kaolunga, il giorno 23 ottobre
assalirono i russi la cavalleria comandata dal nostro re, che erasi un poco troppo avanzata, e dopo
un fiero combattimento il nostro re perdette in questa zuffa il suo aiutante di campo generale Cesare
Dery ecc.
18 18 novembre novembre. novembre Questa mattina essendo giornata discreta, sono uscito tanto per assuefarmi a questo
maledetto clima, affinché non potessi buscarmi in appresso un'altra costipazione, qui molto
perniciosa.
Innanzi al palazzo del governo ho letto il bollettino militare in data del 30 ottobre, nel quale si fa
menzione dell'ottima salute dell'Imperatore Napoleone e della battaglia del 24 ottobre di Malo-
Iaroslawetz. Questa brillante fazione fu il più grande onore al quarto corpo d'armata del vice-re
Eugenio, il quale principe si mostrò degno allievo del gran capitano. Quivi gl’italiani con una
divisione del generale Pino segnalaronsi nel sostenere la divisione francese del generale Delson che
venne ucciso, ed i francesi recuperarono tutte le posizioni perdute. Rimasero feriti i generali Pino e
Fontana ed i colonnelli Varese e Cascella, Amodeo e molti altri uffiziali, che per spazi e fretta non
posso scrivere, non prestandosi le dita. Il vice-re ha mostrato gran coraggio ed ha avuto ucciso il
suo cavallo.
19 19 novembre novembre. novembre Qui governa la città di Wilna il generale olandese Hokgendorp, il quale per
sostenere la Grande Armata in ritirata, ha riunita la 34° divisione e tutti i distaccamenti degli altri
corpi che si trovavano sparsi nelle altre città, formandone una sola divisione forte di 12.000 uomini
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