20.05.2013 Views

Diario Giuseppe Mallardi Capitano dei Lancieri di Murat

Diario Giuseppe Mallardi Capitano dei Lancieri di Murat

Diario Giuseppe Mallardi Capitano dei Lancieri di Murat

SHOW MORE
SHOW LESS

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

1812<br />

Totale Totale 346<br />

Ora da 784-346 = 438 effettivi, oltre a parecchi ammalati, feriti ed amputati d'estremità<br />

congelate, che non sono suscettibili a prestare servizio.<br />

La <strong>di</strong>visione Loison, la quale era venuta prima <strong>di</strong> noi napolitani in Wilna da Koenisberg, aveva<br />

dato come scorta a Napoleone un suo battaglione, ed il secondo farà servizio domani presso <strong>di</strong> noi<br />

sulla via <strong>di</strong> Oszmiana per la buona entrata <strong>dei</strong> reduci della Grande Armata.<br />

9 9 <strong>di</strong>cembre. <strong>di</strong>cembre. <strong>di</strong>cembre. Ieri sera all'appello serale non risposero circa una trentina tra guar<strong>di</strong>e e Veliti, perché<br />

gravemente ammalati o amputati.<br />

Verso le ore 9.30 ant. siamo usciti dal convento <strong>di</strong> San Raffaele, nel numero <strong>di</strong> 431 fra guar<strong>di</strong>e e<br />

veliti, comandati dal maggiore Chevallier Carlo <strong>dei</strong> Veliti, ora il più alto in grado, trovandosi i due<br />

colonnelli per le subite amputazioni in stato da non poter prestare servizio.<br />

Il battaglione <strong>di</strong> cavalleria francese è sulla via <strong>di</strong> Oszmiana, e noi ci <strong>di</strong>sponiamo tra il borgo e la<br />

porta della città, da dove transiteranno i reduci. Il freddo è intensissimo e segna circa 28 gra<strong>di</strong> sotto<br />

zero, costringendoci a darci moto facendo circolare i cavalli i quali sono fiaccati al pari <strong>di</strong> noi.<br />

I primi a giungere sono gli avanzi del corpo d'armata Davoust, poscia viene Ou<strong>di</strong>not, poi quello<br />

<strong>di</strong> Ney ed in<strong>di</strong> quello del vice-re Eugenio, seguito dal corpo <strong>di</strong> Victor. Questa Grande Armata, col<br />

freddo <strong>di</strong> questi tre ultimi giorni sempre crescente e con le marce senza riposo, ha finito col fondersi<br />

quasi in un sol corpo lungo il cammino. Giungono come torme <strong>di</strong> bestie e senza alcun or<strong>di</strong>ne, misti<br />

uffiziali e militi, coperti <strong>di</strong> svariate forme cenciose, e parecchi si appoggiano ai bastoni, con i capelli<br />

e le barbe rilucenti <strong>di</strong> ghiaccioli da renderli quasi irriconoscibili.<br />

Questa balda soldatesca, una volta il terrore dell'Europa, ora è l'ombra <strong>di</strong> se stessa!<br />

Tutte le precauzioni da noi riprese a nulla sono state proficue. Una confusione enorme è<br />

succeduta all'entrata nella città; ognuno ha fatto il suo comodo, non avendo più l'uffizialità il<br />

comando, e tosto le vie son rimaste ostruite dalle vetture e dai carriaggi ecc...<br />

Il governatore per maggior sicurezza aveva fatto affiggere tanto alla porta d'entrata, che alla<br />

municipalità, un manifesto scritto a grossissimi caratteri, che una porzione <strong>di</strong> alloggi era fissata in<br />

parecchie case e chiese e l'altra al convento <strong>di</strong> San Raffaele.<br />

Il maggiore, visto la nostra opera, per nulla utile, ci ha or<strong>di</strong>nato <strong>di</strong> girare la città dalla parte<br />

esterna, entrando per la porta opposta al nostro quartiere, molto vicina.<br />

Appena montato da cavallo ed assicurata la mia povera bestia alla sua groppa, sono tosto<br />

uscito per la città, la quale mi ha fatto veramente compassione e ribrezzo. I soldati come<br />

penetravano, mano mano, prima <strong>di</strong> chieder alloggio li ho visti correre <strong>di</strong> porta in porta men<strong>di</strong>cando<br />

un pezzo <strong>di</strong> pane per sfamarsi. Le botteghe, le locande, i caffè non hanno potuto più dare sfogo<br />

alle immense richieste della folla <strong>dei</strong> compratori, ed hanno chiuso gli uni dopo gli altri. Moltissimi<br />

poscia per la cruda fame si son dati a sfondare le porte e al saccheggio....<br />

Fra tanti generali colonnelli feriti e malati è stato ricoverato alla nostra caserma, per essere<br />

curato dal nostro cerusico maggiore Sig. Gross, il generale Vincenzo Pignatelli Strongoli, aiutante <strong>di</strong><br />

campo del re; il quale è giunto in uno stato veramente miserevole, avendo avuto congelate<br />

l'estremità tanto delle mani che <strong>dei</strong> pie<strong>di</strong> e perduto durante le <strong>di</strong>sastrose marce anche tutti gli effetti<br />

e il servitorame.<br />

Un gran confusionismo regna nella città; è cosa indescrivibile, sono stati depredati tutti i depositi<br />

delle sussistenze e vestiari militari, e vedo circolare per le vie una gran quantità <strong>di</strong> militi <strong>di</strong> tutte le<br />

armi coperti nel modo più strano e fantastico, secondo che meglio hanno trovato il mezzo per<br />

garantirsi dal freddo.<br />

Il mio capitano mi ha assicurato che fa malati e feriti ora in città vi sono oltre a 15.000 soldati.<br />

Continuano poi a giungere in città soldati ritardatari o <strong>di</strong>spersi.<br />

Il generale Florestano Pepe è stato chiamato dal re ed ha dovuto, crocifisso come si trovava,<br />

ubbi<strong>di</strong>re all'or<strong>di</strong>ne sovrano, recandosi al palazzo da lui abitato, e ritornandone dopo qualche ora,<br />

né si è conosciuto lo scopo <strong>di</strong> quell'impellente or<strong>di</strong>ne.<br />

161

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!