20.05.2013 Views

Diario Giuseppe Mallardi Capitano dei Lancieri di Murat

Diario Giuseppe Mallardi Capitano dei Lancieri di Murat

Diario Giuseppe Mallardi Capitano dei Lancieri di Murat

SHOW MORE
SHOW LESS

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

Il colonnello poscia ha fatto conoscere alla uffizialità l'or<strong>di</strong>ne del re <strong>di</strong> sgombrare la città <strong>di</strong><br />

Bologna dalla grande affluenza delle milizie ed andarci ad accampare sulle rive del fiume Reno; la<br />

partenza è stata stabilita per le 5 ant. <strong>di</strong> domani.<br />

4 4 aprile aprile Bologna Bologna. Bologna Alle 5.40 ant. siamo usciti per porta Modena, facendo rotta sulla bella strada<br />

dritta che mena a Modena, onde sostare sul fiume Reno che <strong>di</strong>sta 5 miglia della città <strong>di</strong> Bologna.<br />

Siamo sul posto verso le 7 ant., quando già la brigata del maresciallo Guglielmo Pepe aveva<br />

abbandonato da qualche ora l'accampamento dalla riva destra del Reno, riprendendo la marcia<br />

sulla bella strada Emiliana che sempre dritta ed in piano va da Bologna verso Modena.<br />

Noi qui facciamo momentaneamente sosta, abbeverando e foraggiando i cavalli, che fanno<br />

pietà al solo vederli, stanchi e fiaccati dalle lunghe e faticose marce sostenute. Dopo circa un paio<br />

d'ore cominciano a raggiungerci le prime colonne della 1° <strong>di</strong>visione Carascosa da Bologna, forte <strong>di</strong><br />

circa 7.000 uomini. Il generale austriaco Bianchi, forte <strong>di</strong> quasi 12.000 uomini si era venuto col suo<br />

nerbo maggiore asserragliando sul fiume Panaro lasciando sul Reno un debole retroguardo, il quale<br />

come vide avvicinarsi ieri la vanguar<strong>di</strong>a formata dalla brigata del maresciallo Guglielmo Pepe,<br />

bruciò il ponte in legno che cavalca il fiume sulla via Emiliana, ritirandosi oltre.<br />

Poco dopo è venuto il marchese <strong>di</strong> Rivello, con or<strong>di</strong>ne <strong>di</strong> proseguire la marcia alle spalle della<br />

brigata <strong>di</strong> Guglielmo Pepe, e avendo noi al tergo a poca lontananza la 1° <strong>di</strong>visione del tenente<br />

generale Carascosa uscita dopo <strong>di</strong> noi da Bologna.<br />

Guar<strong>di</strong>amo il Reno, mentre i pontonieri <strong>di</strong> marina cominciano a riattare il ponte in legno <strong>di</strong>strutto<br />

dagli austriaci il giorno 2 corrente.<br />

Una staffetta che viene dalla via <strong>di</strong> Modena e che va per Bologna ci fa conoscere che la 1°<br />

brigata al comando <strong>di</strong> Guglielmo Pepe ha scacciato gli austriaci dal piccolo paese <strong>di</strong> Anzola,<br />

obbligandoli a valicare il fiume Samoggia.<br />

Noi proseguiamo la rotta del Pepe, attraversando il torrente Laviano, e poscia passiamo innanzi<br />

al piccolo paese <strong>di</strong> Anzola, proseguendo oltre, e siamo sul fiume Samoggia a circa 10 miglia da<br />

Bologna. Qui facciamo una breve sosta aspettando or<strong>di</strong>ni. Gli austriaci si sono già ritirati sul fiume<br />

Panaro dove sicuramente contrasteranno la nostra marcia in avanti.<br />

La <strong>di</strong>visione Carascosa si scorge avanzare sulla nostra destra, mentre a noi viene l'or<strong>di</strong>ne <strong>di</strong><br />

marciare innanzi, e siamo già alle 10 ant. Passiamo la Samoggia; la via che si batte è sempre dritta,<br />

e Guglielmo Pepe è sempre all’antiguardo; siamo già in vista del fiume Panaro. Ora Guglielmo<br />

Pepe marcia sulla nostra sinistra e va per Spilimberto. Noi passiamo sotto gli or<strong>di</strong>ni del generale<br />

Fontaines. Il generale Carascosa fa la richiesta <strong>di</strong> 100 lancieri, che tosto gli vengono inviati, la 1° e<br />

2° compagnia, col capo-squadrone Dell’Uva. Noi marciamo ancora per un pezzo innanzi, siamo a<br />

poca lontananza dal fiume Panaro e si sosta.<br />

L'obiettivo <strong>di</strong> Carascosa e del capo dello Stato-maggiore generale Millet pare che sia <strong>di</strong> fare<br />

atto <strong>di</strong>mostrativo avanti al ponte <strong>di</strong> S. Ambrogio, con quattro battaglioni: il detto ponte cavalca il<br />

fiume. Tanto alle due compagnie <strong>di</strong> lancieri, che al grosso della <strong>di</strong>visione, il tenente generale<br />

Carascosa or<strong>di</strong>na <strong>di</strong> marciare valicando il fiume sotto a Spilimberto, attaccare la dritta degli<br />

austriaci e chiudere così loro qualunque ritirata. Mentre già le truppe marciavano incolonnate sulla<br />

via <strong>di</strong> Spilimberto, è giunto il re col suo Stato-maggiore, che ha creduto attaccare <strong>di</strong> fronte il nemico<br />

sul ponte <strong>di</strong> S. Ambrogio, capovolgendo così l'ottimo piano stabilito prima. Gli austriaci sotto gli<br />

or<strong>di</strong>ni del generale Bianchi, vistisi assaliti con forte ardore dalla <strong>di</strong>visione Carascosa avanti al ponte<br />

<strong>di</strong> S. Ambrogio, tosto abbandonano la riva dritta del fiume asserragliandosi sulla sinistra, ove<br />

oppongono tenace resistenza.<br />

Dal punto ove mi trovo osservo bene questa bella fazione, in cui le nostre truppe napolitane,<br />

benché stanche dalle lunghe marce forzate, pur tuttavia si battono con bello ardore.<br />

Vedo le truppe <strong>di</strong> Carascosa guadare il fiume ed assalire l’inimico vigorosamente, ma vengono<br />

mano mano respinte dalle forze preponderanti dell'avversario. Il re tosto or<strong>di</strong>na alla brigata De<br />

351

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!