Diario Giuseppe Mallardi Capitano dei Lancieri di Murat

1813
fra una cinquantina di giorni essere nella bella Napoli! L'amministrazione militare ci passa anche la
stufa, ed il combustibile viene pagato da noi per due Pfening a testa per giorno, ed altri due ancora
ne paghiamo per la scarsa illuminazione.
La stufa è situata in una gran sala che ci serve da stanza di refezione e di trattenimento. Nella
stanza da letto si soffre il freddo; noi siamo in quattro tenenti, ed è abbastanza grande; altre due
più piccole sono occupate, ognuna con tre lettini, dai sotto-tenenti che sono 6, oltre ad una bella
camera che viene occupata dai due capitani.
Nel medesimo piano vi sono tre cameroni occupati ognuno da venti soldati. Nel pianterreno poi
se ne trovano altri dieci, dei quali cinque occupati dai soldati prigionieri, ed il resto è adibito per il
corpo di guardia, cucine ecc.
Durante la notte c’è molta attività da parte delle sentinelle, che di tanto in tanto si danno voce
con un grido gutturale, sonida (sentinella all’erta).
Ecco l'elenco dei miei compagni di prigione:
Capitano d'infanteria Paradiso Giovanni, di circa 45 anni, di bell'aspetto, molto distinto e
finemente educato, decorato con la croce della legion d’onore nella campagna del 1809.
Capitano d'artiglieria Lasaulle Giorgio da Marsiglia, di circa 40 anni, decorato con la croce
della legion d'onore.
Tenente d'infanteria De Mendara Francesco, spagniuolo, di circa anni 39.
Tenente d'artiglieria Parmiani Stanislao di Comacchio, di un circa 28 anni, del 102 infanteria
francese.
Tenente di cavalleria Scarselli Pietro di Bologna, di circa 30 anni.
Il sotto-scritto.
Sotto-tenente di cavalleria Miletti Angelo, di circa 25 anni, da Belluno.
Sotto-tenente di cavalleria Monaldi Benedetto di Perugia, di circa 23 anni, 22° reggimento
cavalleria francese.
Sotto-tenente d'infanteria Poletti Pietro di S. Giorgio, di circa anni 30.
Sotto-tenente d'infanteria Regoli Gaetano di Faenza, sui 30 anni, 3° reggimento veliti francesi.
Sotto-tenente delle guardie d'onore Rugieri Cosimo di Sapedona, dell'età di un 22 anni.
Sotto-tenente d'infanteria Sarti Placido di Bologna, età circa 37 anni.
Giunge la sera triste e malinconica; con i primi colleghi di prigione siamo riuniti attorno ad un
gran tavolo dopo cena, raccontando ognuno qualche episodio della guerra. Il tenente spagnuolo
russa sempre come il solito presso la stufa; la pioggia che da poco era cessata, ha ripreso con
maggior lena ad imperversare di nuovo, producendo un rumore strano dalle folate di vento che
spinge l'acqua contro la finestra.
Mano mano tutti si ritirano a dormire; io solo rimango ancora un pochino, assorto nel vergare
questi pochi righi al chiarore d'una fiamma, il di cui lucignolo coronato da un bottone vermiglio,
emette un fumo nero e stomachevole che mi obbliga a smettere facendomi andare a riposare.
15 15 novembre. novembre. Questa mattina ci è stata comunicata la notizia che il giorno 18 corrente una metà di
prigionieri, tra uffiziali e soldati, prenderanno imbarco alla darsena su diversi barconi, e l'altra
rimanenza s’imbarcherà il giorno 20 prossimo.
18 18 18 novembre. novembre. Ratisbona Ratisbona. Ratisbona Questa mattina ha avuto luogo la partenza del primo scaglione di
prigionieri nel modo seguente:
Uffiziali: un capitano, due tenenti e tre sotto-tenenti; soldati 80, in tutto 86 uomini.
Di questa spedizione ho fatto parte anch'io e siamo stati imbarcati su 3 barconi, come in breve
dirò.
Alle ore 6 ant. con tempo nebbioso e freddo siamo usciti dalla prigione e incolonnati per due,
passiamo per una via serpeggiante e stretta che ci ha fatto sbucare presso la piccola darsena.
Quivi abbiamo trovato tre grossi barconi attaccati alla banchina, prendendovi ognuno il posto
assegnato. In ogni barcone vi è la scorta di dieci soldati armati bavari, oltre a 7 marinari.
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