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Diario Giuseppe Mallardi Capitano dei Lancieri di Murat

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Terza parte<br />

trappole per prenderli. A tutti questi guai s’aggiunse anche la mancanza del denaro, e i poveri<br />

soldati non vennero più pagati.<br />

Nella prima quin<strong>di</strong>cina d'ottobre un forte incen<strong>di</strong>o sviluppatosi nella piazza da razzi e palle<br />

incen<strong>di</strong>arie, <strong>di</strong>strusse qualche altro piccolo deposito <strong>di</strong> vettovaglie che ancora era intatto, e nel<br />

medesimo tempo che si cercava <strong>di</strong> spegnere l'incen<strong>di</strong>o, venimmo assaliti dai russi, che con vigore<br />

scacciammo dai posti conquistati. Tutti i giorni vi erano gran<strong>di</strong> attacchi da parte <strong>dei</strong> russi; il più<br />

formidabile fu verso la fine d'ottobre, ma le truppe si sostennero salde e vigorose, tanto nella <strong>di</strong>fesa<br />

che nei contrattacchi, benché decimati dall'epidemia, dalla fame e dalla mancanza del riposo.<br />

Gran<strong>di</strong> furono i danni e numerosi i morti e i feriti in quelle giornate, e specialmente nei reggimenti<br />

napolitani, dove rimase ferito il capitano della mia compagnia Mouchant, che visse appena due<br />

giorni.<br />

Il 2 novembre vi furono gran<strong>di</strong> incen<strong>di</strong> propagati dai razzi nella piazza e per il forte vento non<br />

poterono essere domati, ed altri depositi <strong>di</strong> viveri vennero <strong>di</strong>strutti dal fuoco. Noi poveri soldati,<br />

oltre a partire la fame, non si usufruiva neanche del riposo notturno, perché eravamo obbligati al<br />

rifornimento <strong>dei</strong> forti terrapieni <strong>di</strong>strutti nella giornata. Tutti i cavalli erano stati sacrificati e nella<br />

seconda quin<strong>di</strong>cina <strong>di</strong> novembre venne da parte nostra a rallentarsi il fuoco delle artiglierie e dopo<br />

cessò del tutto e si sparse la voce della resa della piazza. La resa realmente avvenne il giorno 28<br />

novembre. I patti furono: che il 10° corpo francese dovesse ritirarsi in Francia e non dovesse<br />

prendere le armi per un anno e un giorno; che la piazza sarebbe stata sgombrata fino alla mattina<br />

del 1° gennaio 1814.<br />

Il 26 <strong>di</strong>cembre gli avanzi della <strong>di</strong>visione napolitana abbandonarono Danzica nel numero <strong>di</strong> circa<br />

1.600, lasciando negli spedali 150 uomini, tra uffiziali e soldati. Noi nella detta giornata ci<br />

<strong>di</strong>videmmo dall'esercito francese facendo rotta per Grodno, e così, <strong>di</strong> tappa in tappa, con l'aiuto<br />

del nostro Santo protettore S. Vito, ci siamo riveduti sani e salvi nella nostra bella capitale, dopo<br />

avere attraversato la Polonia, la Silesia e l'Austria, giungendo qui nella seconda quin<strong>di</strong>cina <strong>di</strong><br />

luglio”.<br />

Tosto il bravo soldato La Selva si è ritirato per raggiungere il suo quartiere, essendo già l’ora.<br />

Oggi ricorreva la nascita e l'onomastico <strong>di</strong> Napoleone: è passato completamente inosservato.<br />

16 16 agosto agosto. agosto Nelle ore pomeri<strong>di</strong>ane sono stato dal duca Leto, il quale mi ha fatto conoscere che<br />

domenica scorsa fu dal principe <strong>di</strong> Campana, già previamente avvisato. Questi, dopo essere stato<br />

messo al corrente del tutto, così parlò al duca: “State tranquillo, D. Filippo, che il vostro protetto<br />

tenente <strong>Mallar<strong>di</strong></strong> della 7° compagnia della Guar<strong>di</strong>a del Corpo sarà alla prima occasione avanzato<br />

d'un grado, però in altro corpo, sempre facendo parte della Guar<strong>di</strong>a reale, ed io nella giornata del<br />

<strong>di</strong>mani avanzerò parere al Ministro della Guerra per detto avanzamento <strong>di</strong> sana giustizia”.<br />

“Ora, tenente, fra un mese son sicuro della tua promozione”.<br />

Mentre finiva queste parole, il servo annunziava la venuta del duca <strong>di</strong> Civitella, essendo giornata<br />

<strong>di</strong> ricevimento, e subito mi son licenziato.<br />

17 17 17 agosto agosto. agosto Ieri ricevetti due lettere dalla famiglia: una <strong>di</strong> mio padre, e, ai pie<strong>di</strong> del foglio, un'altra <strong>di</strong><br />

zio Giovanni. Da tutto quello che mi scrive mio padre è veramente sconfortante la posizione <strong>dei</strong><br />

nostri <strong>di</strong>sgraziati luoghi, che soffrono la dura carestia. I cereali sono stati scarsissimi, l'olivo non<br />

darà quest'anno alcun prodotto, né se ne trova olio ad alcun prezzo, stante l’improduttività degli<br />

anni passati, ciò ha fatto cadere l'intera popolazione nella miseria.<br />

Il brigantaggio pullula dappertutto, e la sera bisogna rincasare presto dalla campagna, se non si<br />

vuol avere qualche brutto incontro. Zio Giovanni poi desidera conoscere che cosa si fa <strong>di</strong> bello<br />

nella capitale e se ho riveduto tutti i nostri concitta<strong>di</strong>ni ritornati in Napoli dalla lontanissima Russia.<br />

Egli, quale entusiasta del militarismo, mi esorta sempre <strong>di</strong> rimanere nell’armata, carriera nobilissima<br />

dell'uomo moderno.<br />

19 19 agosto agosto. agosto Ieri ebbe luogo un gran pranzo <strong>di</strong> Corte a Capo<strong>di</strong>monte, <strong>di</strong> 60 coperti.<br />

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