Diario Giuseppe Mallardi Capitano dei Lancieri di Murat

Terza parte
Tra questa pleiade d’eroi furono feriti il Macdonald a Bautzen, il d’Ambrosio a Lutzen, de
Gennaro a Danzica e d’Aquino fu ferito diverse volte nella Spagna, oltre agli altri, di cui ho narrato
più su.
Alle 10.30 è venuto al campo un reggimento di Veliti a piedi e due compagnie scelte della
guardia civica, per rilevare i gloriosi superstiti.
Alle 11 ant. si è mosso il corteo preceduto dalla guardia civica con la musica in testa, indi i Veliti,
poscia tutti i generali e Marescialli di Campo; nel cui centro si è piazzato il tenente generale
Macdonald avendo ai suoi lati i generali de Gennaro e d'Ambrosio, seguiti dai marescialli di
campo, colonnelli, maggiori ecc.
Indi seguono la Guardia del Corpo, i Veliti a cavallo, i Veliti a piedi 5°-6° e 7° infanteria di
linea. Dopo vengono le reliquie di Spagna, a capo delle quali cavalca il maresciallo di campo
d’Aquino avendo ai lati il colonnello Staiti e il capo battaglione Lubrano, poscia le truppe; chiudono
il corteo altre due compagnie di civici che aspettavano già fuori del campo.
Al serraglio troviamo schierata altra truppa d'infanteria e cavalleria con musica del presidio
della capitale, a capo delle quali vi è il sindaco di Napoli principe di Belvedere con tutte le autorità
municipali, che salutano festosamente i prodi reduci insieme a gran massa di popolo ivi assiepato.
Tosto il corteo si mette in moto a passo lento, preceduto da un battaglione di cavalleria,
attraversando via Foria, Toledo, Chiaia, schierandoci verso le 3 pom. alla riviera di Chiaia tra gli
evviva del popolo festante che da ogni parte acclamava i reduci. Alle 3.20 è giunto il re col suo
seguito a cavallo, e subito ha revistato, fermandosi di tanto in tanto domandando qualche cosa ai
soldati.
Alle 4.40 era terminata la rivista; indi tutti i reduci preceduti dal sindaco, siamo entrati nella villa,
ove erano le tavole preparate, a spese del corpo municipale. Il pranzo è stato: un timpano per ogni
dieci militi e un prosciutto rifreddo; una mezza pollanca a testa e una garrafa di vino.
Tutta questa roba si trovava imbandita sin dalle 11.30 ant. sulle tavole, e certo al cocente calore
del sole tutte queste vivande sono state trovate ben calde.
8 8 agosto agosto. agosto Ieri sera, come finale della pomposa festa del ritorno dei reduci di Russia, Germania e
Spagna, vi furono illuminazioni per la città, al frontone del real palazzo, al Ministero della Guerra e
Marina, al frontone del Castelnuovo, ed al largo del Mercato, ove suonarono musiche militari.
Questa mattina desiderando cacciar fuori un pochino il mio cavallo Febo, mi son recato alla
caserma della Guardia del Corpo, dove ho conosciuto un fatto che ci ha addolorati tutti.
Ieri sera, nel quartiere o presso il medesimo, per ragioni ancora non conosciute si azzuffarono tra
loro i soldati d'infanteria dell’8° reggimento, composto dei prodi avanzi di Russia, Alemagna e
Spagna, in numero di circa un 3.000, attualmente comandati dal colonnello Staiti. Fino alle 12 pom.
i morti furono 8 e 49 i feriti, tra gravi e leggieri.
Questa mattina si è recato di buon'ora il Ministro della Guerra e Marina Macdonald, seguito dai
tenenti generali principi Pignatelli Cerchiara, comandante della piazza di Napoli, e Manhès,
comandante generale della gendarmeria. Ora il fatto è rigorosamente portato sotto silenzio, ma
domani spero sapere come andò la faccenda.
9 9 agosto agosto. agosto agosto Secondo che si dice, la zuffa ebbe principio tra soldati un poco avvinazzati, ai quali si
aggiunsero, da una parte e dall'altra dei contendenti, una gran moltitudine, tanto da formare un
vero e proprio scontro, e dalla mezzanotte di ieri a tutt'oggi ne sono morti altri 12 dei feriti gravi.
Pare che il torto sia dalla parte dei reduci della Spagna, poco disciplinati, e non di quelli della
Russia, i quali (bisogna dirlo a loro lode) da ovunque transitarono, dal Nord-Europa fino alla nostra
capitale, furono ammirati per la loro buona disciplina.
10 10 agosto agosto. agosto Ieri incontrai per la via Giuseppe Labbate, ex Velite a cavallo, ora negli ussari della
guardia, dal quale appresi con piacere essere tutti ritornati e in buone condizioni i polignanesi che
presero parte alla lontana campagna di Russia ed Alemagna; e la medesima cosa mi confermò D.
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