Diario Giuseppe Mallardi Capitano dei Lancieri di Murat

1809
“Sig. duca , se non vi fosse di seccatura, desidererei conoscere come finì la repubblica di cui voi
gentilmente vi degnaste cominciarmene a parlare”.
“Si, amico mio, ricordo che dissi qualche cosa all’uopo, ma giacchè tanto desiderio mostri;
cercherò nelle mie carte qualche ricordo di quel tempo triste, della nostra santa Repubblica, in cui
tante furono le condanne di morte, di carcere e d’esilio, che solo la Convenzione francese la
sorpassò benché tra le due non possa stabilirsi un confronto.
La Repubblica francese immolò migliaia di suoi figli per consolidare la libertà, qui al contrario
furono la regina, Nelson ed indirettamente il famigerato cardinale Ruffo, che ricacciarono questo
popolo generoso sotto il dispotismo e l'ignoranza.
Basta, quando vorrai, ti farò trovare delle carte dei miei ricordi, che potrai leggere qui con tuo
comodo. Mi pare che diverse volte, se non erro, ti dissi che fui sempre restio a qualunque carica
tanto onorifica che rimunerativa, ricordando i tristi tempi passati, e poi a che prò se io non ho eredi
diretti? Solo da un ufficio non ho potuto esimermi perché credetti obbligo d'accettare come ora ti
dirò: Il 18 ottobre passato S.M. il re con decreto nominò un comitato di beneficenza con sede
nell'oratorio di Frati Filippini, per i soccorsi a domicilio, così composto:
Presidente Monsignore della Torre gran vicario della chiesa
Membri: Sigg. D. Michele Filangieri sindaco di Napoli, Principe del Colle, Canonico D. Gennaro
Scarpati, Duca di Polignano D. Filippo Leto, Abbate D. Francesco Serra dei duchi di Cassano, e
Segretario D. Luigi Fagiani.
Ora con questi uomini era necessario accettare, trattandosi di esercitare un atto di pietà
doverosa. Dunque, quante notizie e fatti sono successi in questo periodo di tempo che non ci siamo
visti!
Il nostro re va a Roma, torna in fretta e furia, riparte per Parigi dopo due soli giorni di sosta, né
dà tempo alla regina di partire assieme….chi sa che cosa ora bolle nella gran caldaia della politica
europea!
L’ultima notizie che ho letto 10 minuti fa, si è che il re è arrivato a Parigi il giorno 10 corrente alle 5
pom. e discese al palazzo di Marboeuf, ed in giornata si aspettava anche la regina”.
14 14 dicembre dicembre. dicembre Ritornato in caserma ieri sera, il capitano mi ha fornito il Monitore, in cui ho trovato la
notizia sul conto del re, che mi aveva fatto conoscere il duca; di più vi ho trovato altre notizie molto
rilevanti, con data del 10 corrente da Parigi:
“Le L.L.M.M. il re di Olanda ed il re di Wurtemberg giunsero ieri in questa capitale. Le L.L.M.M.
il principe vice-re d’Italia e la vice-regina ed il granduca ereditario di Baden con la granduchessa
sua sposa si aspettano di momento in momento.
Il giorno 3 dicembre domenica, alle ore 6 ant. una salva d'artiglieria annunziò la festa; alle ore
10.30 ant. l’Imperatore partì dal palazzo della Tuillerie per portarsi alla cattedrale, e venne
annunziato con grandi salve d'artiglieria.
Lunedì 4 dicembre ebbe luogo la festa del ricevimento delle L.L.M.M. Imperiali al palazzo di
città in occasione del felice ritorno di S.M. l’Imperatore nella sua capitale e dell'anniversario
coronamento e della conchiusa pace con l'Austria.
Alle ore 5 pom. il corpo municipale con alla testa S.E. il duca d’Ambrantes governatore di Parigi
si portò ad incontrare le L.L.M.M.I.I. che come giunsero al palazzo di città, si portarono al salone
del trono, ove ricevettero tutte le autorità; fu offerto all’Imperatore un banchetto nella sala delle
Vittorie, poscia ci fu della musica e ballo nella gran sala della Pace”.
18 18 18 dicembre dicembre. dicembre Ieri, domenica giornata bellissima, passeggiando in villa col sotto-tenente Rignani
verso le ore 3.40 pom., fui presentato ad una distintissima famiglia napolitana di sua conoscenza,
la quale gentilmente ci fece conoscere che avrebbero avuto sommo piacere se nelle ore della sera
di ogni giovedì ci fossimo recati a casa loro, perché in detta serata ricevevano.
A notte fatta mi sono recato a casa del capitano dei veliti Sig. Huiart il quale mi ha ricevuto con
la sua abituale squisitezza francese, così anche madama.
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