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Diario Giuseppe Mallardi Capitano dei Lancieri di Murat

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Prima parte<br />

Un affettuoso saluto <strong>di</strong> plauso ai nostri bravi camerati che portano alto dove vanno il nome<br />

napolitano.<br />

Pignatelli<br />

Napoli, li 18 gennaio 1810<br />

25 25 gennaio gennaio. gennaio Ieri sera fui da madame Rachel Huiart, la quale parecchie volte mi sgrida per la mia<br />

poca assiduità alla scuola <strong>di</strong> francese teorico-pratica…ma che volete? Purtroppo lei non mi attrae<br />

più come per lo passato. Quella deliziosa dama che conobbi al ballo del Duverger, mi è sempre<br />

fissa negli occhi.<br />

Madama Rachel è una bella donna molto regolare ma però <strong>di</strong>minuisce un pochino la sua<br />

bellezza una certa deplorevole tendenza all’obesità. Lei attribuisce questa tendenza all’aria <strong>di</strong><br />

Napoli e mi <strong>di</strong>ce che alla sua venuta nella città era abbastanza snella. Ora si propone <strong>di</strong> andare ad<br />

abitare ai quartieri alti ov’è aria più fina, e <strong>di</strong> fare delle lunghe passeggiate a pie<strong>di</strong>; questo le ha<br />

consigliato il me<strong>di</strong>co chirurgo del reggimento veliti Sig. Adorne. Veramente madama esce<br />

pochissimo e <strong>di</strong> raro, il capitano suo marito è sempre fra i suoi commilitoni nelle ore libere, e non<br />

manca spessissimo <strong>di</strong> ritirarsi brillo….<br />

26 26 gennaio gennaio. gennaio Ieri fui nelle ore del pomeriggio a stabilire una stanza in famiglia, volendo vivere con<br />

più como<strong>di</strong>tà fuori della caserma. Ne ho due per le mani: la prima al principio del vico Sargente<br />

Maggiore, la seconda al principio del vico delle Chianche; ho preferito questa ultima per la trattoria<br />

vicina. La stanza è messa al secondo piano all’imbocco del detto vicolo, e dal mio balcone si vede<br />

via Toledo con una porzione del largo della Carità. Precede la mia stanza un piccolo salottino che<br />

dà accesso anche ad un’altra eguale dove alloggia un capitano anziano <strong>dei</strong> veliti a pie<strong>di</strong>, il Sig.<br />

Mariani della 6° compagnia. La stanza va col primo del prossimo mese <strong>di</strong> febbraio..<br />

Nell’uscire sul largo della Carità ho per fortuna incontrato madame Duverger in compagnia <strong>di</strong><br />

quella deliziosa dama Marie Adèlaïde; mi son fermato un minuto a salutarle, e nel licenziarmi ho<br />

notato che lei mi ha stretto confidenzialmente la mano.<br />

Nel corso della serata ho avuto l’idea <strong>di</strong> scriverle un bigliettino, tanto che ritiratomi alla caserma,<br />

quello è stato il mio primo pensiero, facendole conoscere, se potevo avere la fortuna <strong>di</strong> salutarla a<br />

casa.<br />

27 27 gennaio gennaio. gennaio Questa mattina la prima e seconda compagnia delle guar<strong>di</strong>e d’onore sono partite alle<br />

ore 8 ant. per la città d’Aversa per or<strong>di</strong>ne del colonnello, per aspettarvi il re.<br />

Verso le ore 10 ant. mandai il bigliettino a madame Marie col mio palafreniere come messo<br />

migliore, essendo un veterano francese, con or<strong>di</strong>ne <strong>di</strong> attendere la risposta. Fui sulle spine fino al<br />

suo ritorno che durò circa un due ore. Quale fu la mia gioia nel ricevere la seguente laconica e<br />

breve risposta:<br />

“Vous me feriez un très grand faveur, si demani matin à onze heures et un quart veniez chez<br />

moi.”<br />

Votre Marie<br />

29 29 gennaio gennaio. gennaio Questa mattina mi son levato <strong>di</strong> buon ora perché non aveva voglia <strong>di</strong> dormire. Cade<br />

una <strong>di</strong>rotta pioggia e <strong>di</strong> esercitazioni militari non è a parlarne per questa mattina. Nel corso della<br />

mattinata ho chiesto il permesso d’essere <strong>di</strong>spensato dalla scuola <strong>di</strong> scherma e m’è stato accordato<br />

dal mio capitano.<br />

Verso le ore 10.15 ant. salito alla mia caserma, ho dato una buona spazzolata alla mia uniforme<br />

giornaliera, tosto ho cercato d’uscire, passando dal mio parrucchiere che trovasi in via Toledo,<br />

<strong>di</strong>rigendomi poi per via Nardones, da madame Marie. Lei mi ha ricevuto alla porta, facendomi<br />

entrare in un piccolo e comodo salottino, modestamente ammobiliato. Era vestita con molta<br />

semplicità, e le sue vaghe forme spiccavano in un modo sorprendente sotto la sua veste. Era<br />

pettinata alla greca con <strong>dei</strong> ricci a buccole che le incorniciavano il viso fresco e grazioso, con due<br />

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