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Diario Giuseppe Mallardi Capitano dei Lancieri di Murat

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Prima parte<br />

“Il nostro re <strong>Giuseppe</strong> si dà l'aria <strong>di</strong> un dotto, è portatissimo per la buona tavola, gli piacciono<br />

immensamente le belle donne... tanto vero che, secondo che si <strong>di</strong>ce, mena una vita abbastanza<br />

<strong>di</strong>scola… e per nulla moderata. Egli va spessissimo a caccia nelle belle tenute reali, e si fa<br />

accompagnare da giovani donne <strong>di</strong> Corte, previamente invitate a seguirlo nelle sontuose partite, e<br />

dà a queste belle… l'appellativo <strong>di</strong> cacciatrici reali.<br />

La famiglia Bonaparte si può chiamare nel vero senso della parola la più fortunata del mondo.<br />

Loro vengono da buona e modesta famiglia borghese d’Ajaccio nell'isola <strong>di</strong> Corsica. Verso il<br />

principio dell'anno 1795 la famiglia si venne a rifugiare a Marsiglia per le loro idee giacobine. In<br />

quell'epoca la povera Corsica era caduta per tra<strong>di</strong>mento nelle mani degli inglesi, e loro con<br />

gran<strong>di</strong>ssima <strong>di</strong>fficoltà potettero su <strong>di</strong> una paranzella, <strong>di</strong>etro <strong>di</strong>verse peripezie prendere terra presso<br />

Marsiglia. Nel marzo del detto anno la famiglia versava quasi nelle miserie; quando, per quella<br />

voluta fatalità del destino, <strong>Giuseppe</strong>, primogenito della famiglia, fece conoscenza con la famiglia<br />

del ricco mercante Clary, la cui figlia invaghitasi del nostro re, lo volle sposare portandogli la bella<br />

dote <strong>di</strong> 100 mila lire francesi. Dopo il suddetto matrimonio le strettezze in cui viveva la famiglia, in<br />

qualche modo vengono addolcite. Il nostro re <strong>Giuseppe</strong> nacque il 7 gennaio 1768, e si sposò a<br />

Giulia Clary, nata il 26 <strong>di</strong>cembre 1777 in Marsiglia, il 1 agosto 1795.<br />

Il 2 marzo 1796 Napoleone fu chiamato dal Direttorio come generalissimo dell'Armata d'Italia, e<br />

così finirono le miserie in cui navigava la sua famiglia, la quale lasciata la piccola ed umile casa <strong>di</strong><br />

via Melian, si recò ad abitare un ricco appartamento <strong>di</strong> via Para<strong>di</strong>s.<br />

Quando giungemmo in Napoli il 14 febbraio 1806 in una ventina <strong>di</strong> mila uomini, e circa 4620<br />

cavalli, fummo <strong>di</strong> grave ingombro nella capitale per simile agglomeramento da armati, benché con<br />

tempo pessimo, pure <strong>di</strong>versi reggimenti dovettero però bivaccare sotto le tende e nelle piazze”.<br />

11 11 11 marzo marzo. marzo Ieri sera è finito il nostro turno <strong>di</strong> servizio al real palazzo alle ore 6 pomeri<strong>di</strong>ane e non<br />

avendo nulla da fare, ho scritto una lunghissima lettera a casa facendo conoscere che fra giorni il re<br />

si metterà in viaggio per il regno, e visiterà anche le Puglie.<br />

Di Napoli cercherò alla meglio segnare mano mano quello che più merita essere descritto; solo<br />

ho saputo che la città fa circa 320.000 anime, oltre alle truppe ed ai forastieri. La città è situata in<br />

un suolo fertile ed incantevole, fra 1.400 vie, parecchie piazze, 330 chiese e quattro castelli per<br />

<strong>di</strong>fesa e molti ricchi e graziosi palazzi.<br />

15 15 marzo marzo. marzo marzo Oggi, domenica <strong>di</strong> passione, il popolo napolitano si de<strong>di</strong>ca alle visite rituali delle chiese.<br />

Ieri è stato affisso in tutto regno il presente decreto:<br />

“<strong>Giuseppe</strong> Napoleone re delle due Sicilie.<br />

Abbiamo decretato e decretiamo quanto segue:<br />

Art. Art. 11:<br />

1 Il decreto che riuniva la compagnia <strong>dei</strong> veliti della guar<strong>di</strong>a al reggimento <strong>dei</strong> cavalleggieri<br />

è revocato.<br />

Art. Art. 22:<br />

22<br />

Sarà formato un nuovo corpo <strong>di</strong> veliti a cavallo della guar<strong>di</strong>a, e i primi ad essere ammessi<br />

saranno presi dalla compagnia che era riunita al reggimento <strong>di</strong> cavalleggieri.<br />

Art. Art. Art. 33:<br />

3 Ciascun volontario per essere ammesso nel corpo <strong>dei</strong> veliti e continuare a prestare<br />

servizio, dovrà sapere leggere e scrivere, possedere una fortuna in<strong>di</strong>pendente almeno <strong>di</strong> ottanta<br />

ducati annui, che saranno depositati alla sua entrata nella casa del corpo, e ch’ei rinnovellerà in<br />

ogni anno. Questi 80 ducati resteranno in proprietà <strong>di</strong> ciascun velite, ma saranno amministrati dal<br />

consiglio d'amministrazione del corpo.<br />

Art. Art. 4: Ogni velite, che porterà un cavallo riconosciuto per buono, ne riceverà il prezzo che sarà<br />

fissato <strong>di</strong>etro quello accordato per i cavalleggieri della nostra guar<strong>di</strong>a e il cavallo marcato <strong>di</strong> vera<br />

proprietà dello Stato.<br />

Art. Art. 55:<br />

55<br />

Gli uffiziali, sotto-uffiziali e veliti <strong>di</strong> questo corpo godranno dello stesso soldo delle stesse<br />

razioni, della stessa indennità <strong>di</strong> masse, che i cavalleggieri della nostra guar<strong>di</strong>a.<br />

Art. Art. 66:<br />

6 I veliti occuperanno un quartiere a parte ove saranno alloggiati essi ed i loro cavalli.<br />

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