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Diario Giuseppe Mallardi Capitano dei Lancieri di Murat

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Seconda parte<br />

cavalli e ai carri. Alle nostre spalle marciavano anche due infelici <strong>di</strong>visioni d'infanteria con tutti i loro<br />

carriaggi.<br />

Verso le 9.30 ci viene l'or<strong>di</strong>ne dal nostro generale in capo <strong>di</strong> avanzare, lasciando la via maestra<br />

e raggiungere la nostra meta attraverso le campagne. Si vuole che quest'or<strong>di</strong>ne sia venuto<br />

dall'Imperatore, per lasciare che a lento passo e secondo le proprie abitu<strong>di</strong>ni proseguisse il treno<br />

reale con la sua scorta d'onore, seguita dai convogli del Berthier e dell’armata, nonché da gran<strong>di</strong><br />

parchi <strong>di</strong> artiglieria e <strong>di</strong>visioni d'infanteria, che ho veduto svolgersi da una semi altura quale<br />

serpente mostruoso. Dopo circa un paio d'ore che avevamo abbandonato il corteo reale, siamo<br />

arrivati presso Deuben. Qui ci siamo accampati presso la Mulda, in un luogo molto fangoso per le<br />

continuate piogge cadute. Qui, a quel che pare, vi è gran concentrazione <strong>di</strong> corpi d'armata, e fa<br />

veramente meraviglia vedere per miglia e miglia, fin dove l'occhio giunge, tante truppe al bivacco.<br />

13 13 ottobre. ottobre. Dal Dal bivacco bivacco <strong>di</strong> <strong>di</strong> Deuben Deuben. Deuben Il luogo dove attualmente ci siamo bivaccati è pessimo, si sta<br />

proprio in mezzo ad una continuata poltiglia <strong>di</strong> fango. Il freddo comincia a farsi sentire abbastanza<br />

bene, tanto da desiderare rimanere appollaiati presso il fuoco durante la notte.<br />

Ora qui tutto è in gran movimento; ho visto durante la giornata transitare continuamente le<br />

staffette dello stato-maggiore in tutte le <strong>di</strong>rezioni, come tante frecce.<br />

Ieri, prima che imbrunisse, giunse il re <strong>di</strong> Sassonia con la sua corte, prendendo alloggio in città,<br />

come similmente fece il principe Maresciallo Berthier col suo stato-maggiore ecc.<br />

Di notizie ne corrono tante, ma io segno quelle che credo le più rimarchevoli.<br />

È accertato che l'Imperatore Napoleone partì da Dresda la mattina del 7 corrente e giunse nelle<br />

ore del pomeriggio a Wurlhan dove pernottò; il giorno susseguente, cioè il 9, fu ad Eilenburg e la<br />

mattina del 10 si trasferì, come già conosciamo, col suo quartier-generale e con una porzione della<br />

guar<strong>di</strong>a a Deuben, ove tuttora si trova. Corre voce che il generale Ney si sia impossessato <strong>di</strong><br />

Dessau ed abbia fatto all’inimico 2.500 prigionieri con 50 uffiziali e 5 cannoni e bagagli.<br />

Tutti i corpi d'armata che si trovano qui provvisoriamente bivaccati sono già partiti ed ognuno è<br />

andato a raggiungere il posto che gli compete. Presso Duben rimane solo l'intero corpo della<br />

guar<strong>di</strong>a imperiale, forte <strong>di</strong> 38.000 uomini, ed il corpo <strong>di</strong> cavalleria pesante <strong>di</strong> Latour-Maubourg,<br />

forte <strong>di</strong> 6.000 cavalieri: in tutto 44.000.<br />

Dopo il rancio è stato or<strong>di</strong>nato <strong>di</strong> levare il campo, e tosto è stato battuto il “buttasella”, seguito<br />

dal rituale “marche”. Lo scopo era <strong>di</strong> valicare l'unico ponte che trovasi sulla Mulda presso Deuben,<br />

onde fare rotta verso Lipsia. Già fin dall'alba è incominciato il defilamento dell'immenso parco<br />

d'artiglieria, nonché <strong>di</strong> una strabocchevole quantità <strong>di</strong> carri che tuttora sono ammassati, aspettando<br />

<strong>di</strong> valicare il fiume e passare sull'opposta sponda.<br />

Vista l'impossibilità d’attraversare il ponte, nel corso della sera ci siamo <strong>di</strong> nuovo bivaccati poco<br />

lungi dove prima eravamo accampati, e <strong>di</strong> partenza se ne parla domani, se pure.<br />

14 14 14 ottobre. ottobre. ottobre. Dal Dal Dal bivacco bivacco bivacco <strong>di</strong> <strong>di</strong> <strong>di</strong> Deuben Deuben. Deuben Deuben Questa mattina ad alba chiara, benché piovesse e fosse <strong>di</strong>fficile<br />

il cammino, pur tuttavia abbiamo dovuto attraversare il ponte con la massima sollecitu<strong>di</strong>ne,<br />

dovendolo ancora attraversare parecchi corpi d'infanteria che aspettavano dal giorno innanzi.<br />

Dopo attraversato il ponte, abbiamo fatto rotta verso Lipsia, avendo a circa due ore <strong>di</strong> mancia<br />

innanzi a noi il corpo del maresciallo Marmont, che segue la medesima rotta. Ha piovuto sempre,<br />

con brevi intervalli <strong>di</strong> sosta, lungo la nostra marcia; la via che abbiamo battuta è stata orribilmente<br />

sconquassata, quasi impraticabile, resa peggiore dal continuato passaggio <strong>di</strong> gran<strong>di</strong> parchi<br />

d'artiglieria e <strong>di</strong> migliaia <strong>di</strong> carri <strong>di</strong> tutte le specie.<br />

Ho visto per lo più sul ciglione della strada da noi battuta una quantità <strong>di</strong> soldati d'infanteria<br />

infangati ed accoccolati alla meglio, perché sfiniti <strong>di</strong> forze per le lunghe marce forzate eseguite in<br />

breve tempo. Costoro, forse non abituati a sì gran<strong>di</strong> marce, e per lo più i giovani ne rimangono<br />

in<strong>di</strong>etro, e qualche volta per il loro numero abbastanza rilevante ingombrano un poco la via.<br />

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