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Diario Giuseppe Mallardi Capitano dei Lancieri di Murat

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Dopo poco tempo dunque si è ripreso la dolorosa marcia (la 1° brigata, come sempre,<br />

funzionava da retroguardo) avendo incolonnata innanzi anche la 1° <strong>di</strong>visione ed il treno d'artiglieria<br />

tanto pesante e lento nel cammino.<br />

Il freddo umido della notte si è fatto sentire abbastanza, abbenchè siamo nel mese <strong>di</strong> maggio. Il<br />

cielo è oscurissimo e lontanamente comincia a piovigginare e in prosieguo si è rovesciata una<br />

<strong>di</strong>rotta pioggia, che è valsa a fiaccare maggiormente uomini e cavalli. Fortunatamente gli austriaci<br />

non si sono mostrati con qualche imboscata, come era il parere <strong>di</strong> <strong>di</strong>versi; così siamo arrivati sulla<br />

sponda del Chienti. Il suddetto fiume lo abbiamo valicato tra forti raffiche <strong>di</strong> vento, gragnuola e<br />

pioggia nel pieno buio.<br />

5 5 maggio. maggio. maggio. Giulianova Giulianova. Giulianova A giorno chiaro siamo arrivati presso questa città tutti fra<strong>di</strong>ci e molli<br />

d'acqua. Noi <strong>di</strong> cavalleria più degli altri abbiamo sofferto per la bassa temperatura. Moltissimi<br />

soldati son rimasti in<strong>di</strong>etro a causa del maltempo e della dura e lunga marcia, ma spero che i più<br />

volenterosi ci raggiungeranno qui. Tristissimo spettacolo mi ha fatto la 1° brigata d'infanteria, la<br />

quale ha dovuto sostenere ben 40 miglia <strong>di</strong> marcia forzata e con pessimo tempo.<br />

Qui abbiamo trovato accantonate la 2° e 3° <strong>di</strong>visione, da poco arrivate, forse in con<strong>di</strong>zioni<br />

peggiori delle nostre, apparendo esse molto decimate ed intristite.<br />

Sul tar<strong>di</strong> ho voluto fare un giro tra i campi delle <strong>di</strong>visioni, le quali vivono in un completo <strong>di</strong>sor<strong>di</strong>ne<br />

quasi <strong>di</strong>sfatte. Nel corso della giornata si è incominciata la riorganizzazione <strong>dei</strong> reggimenti, e molti<br />

soldati sbandati sono rientrati.<br />

6 6 maggio. maggio. maggio. Nel corso della giornata mi sono imbattuto in un collega del 3° reggimento <strong>di</strong> linea, che<br />

fa parte della 2° <strong>di</strong>visione, il quale pregato mi ha messo a giorno del come sono andati i fatti:<br />

“La nostra prima sventura fu il grave ferimento del nostro generale D’Ambrosio, che dovette<br />

abbandonare il posto sul più bel momento dell'azione del giorno 2 corrente e che fu tosto sostituito<br />

per volere del re dal maresciallo <strong>di</strong> campo D’Aquino. Costui è uomo fiacco e poco esperto in<br />

materia <strong>di</strong> guerra, come in breve vi <strong>di</strong>rò:<br />

Spuntava l'alba del giorno 3, che sarebbe stata per la nostra armata, se non fosse stata bene<br />

or<strong>di</strong>nata, una giornata <strong>di</strong> segnalata vittoria, com'è stato il parere della maggior parte della nostra<br />

uffizialità. Ma ciò non è successo per poca accortezza tanto <strong>dei</strong> comandanti che del nostro re,<br />

essendosi così perduta la più favorevole occasione.<br />

Giunto S.M. il re, sul fare del giorno dove ebbe luogo la battaglia, appena riconosciuto<br />

l’inimico, <strong>di</strong>radata la fitta nebbia, tosto con staffetta ha or<strong>di</strong>nato al generale Lechi, che dalla sera<br />

innanzi aveva riunito tutta la 3° <strong>di</strong>visione in Macerata, <strong>di</strong> spe<strong>di</strong>re con la massima sollecitu<strong>di</strong>ne una<br />

brigata e poscia venire con la sua <strong>di</strong>visione piazzandosi in seconda linea <strong>di</strong>etro la estrema sinistra.<br />

Con altro corriere ha chiamato a sé 3 battaglioni della 2° <strong>di</strong>visione, che si trovavano inutilizzati sulla<br />

Potenza, destinandoli anche in seconda linea.<br />

Ma questi categorici or<strong>di</strong>ni, <strong>di</strong>sgraziatamente, non hanno avuto la pronta esecuzione, avendo<br />

dette truppe temporeggiato nel muoversi: le prime erano giunte sul far della sera, cioè quelle della<br />

3° <strong>di</strong>visione; e i 3 battaglioni della 2° <strong>di</strong>visione non arrivarono mai.<br />

Invece il nostro re doveva chiamare a sé l'intera 3° <strong>di</strong>visione col reggimento <strong>di</strong> cavalleria<br />

assegnatole e far lasciare poche centinaia d'uomini a guar<strong>di</strong>a della città <strong>di</strong> Macerata. La nostra<br />

armata poteva avere anche numericamente il vantaggio sull’inimico, se avesse avuto con sé la<br />

vostra 1° <strong>di</strong>visione, che trovavasi inutilizzata tra Osimo ed Ancona, e certamente la vittoria sarebbe<br />

stata dalla parte nostra.<br />

La nostra 2° <strong>di</strong>visione formava la <strong>di</strong>ritta, ma ebbe l'or<strong>di</strong>ne d'avanzare per sostenere il centro<br />

troppo incalzato, formato dalla cavalleria del generale Livron affiancata da 3 battaglioni <strong>di</strong> linea e<br />

da due della guar<strong>di</strong>a a pie<strong>di</strong>, comandati dal Generale Pignatelli. Costui aveva sotto mano do<strong>di</strong>ci<br />

bocche da fuoco, che tosto mise in batteria fulminando gli austriaci: <strong>di</strong> queste forze era formato il<br />

centro.<br />

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