Diario Giuseppe Mallardi Capitano dei Lancieri di Murat

Prima parte
perlopiù di vestiari, di bardature ed hanno anche cavalli abbastanza brutti. Mentre che facevo
nell’atrio del castello queste mie semplici osservazioni, fui salutato dal velite Sig. Giuseppe Labbate
della 2° comp. 2° squadr., il quale mi diede un biglietto di mio padre ricevuto in una sua lettera;
egli è un giovanotto alto e ben slanciato e gli sta molto bene l'uniforme del nostro corpo. Egli
vedendomi col grado di maresciallo d'alloggio, ed essendo un pochino stanco e chiacchierone,
così si espresse: “Son sicurissimo che nel prossimo anno sarò col tuo grado, ed allora saremo
colleghi, abbenchè tu sia venuto circa 29 mesi fa sotto le armi”.
“Basta, basta amico Labbate, se sono rose fioriranno; io per me ti faccio tutti i migliori auguri di
questo mondo”.
Ora tutta l'uffizialità della 1° compagnia delle guardie d'onore partita prende servizio nelle due
compagnie venute, salvo gli uffiziali di queste ad essere trovati idonei e confirmati con decreto
reale.
Corre voce che il re parta per Roma; ma questo secondo me sono chiacchiere messe in giro
chissà a quale scopo.
5 5 giugno giugno. giugno Il 3 notte partì per Roma il ministro Saliceti, ora al suo posto funziona Marghella.
Ieri sera fu dato con gran successo al teatro Nuovo un'opera molto bella e finamente musicata
dal maestro napolitano Cimarosa, intitolata “Il Matrimonio Segreto”, ove canta il Vigone che mette
in gran visibilio il pubblico napolitano. Sono desideroso d'ascoltare questa graziosa musica di cui
tutti mi parlano con calore.
7 7 giugno giugno. giugno Il Corriere, giornale napolitano, porta che Roma sarà dichiarata città imperiale; il
generale Miollis, governatore generale; Saliceti presidente, assegnando al Pontefice una lista civile
di un milione. Quest'oggi è stato pubblicato il 9° bollettino della grande armata.
11 11 11 giugno giugno. giugno Sono stati affissi per la capitale i decreti datati dal campo imperiale di Schönbrunn del 17
maggio 1809, in francese ed italiano, i quali dichiarano Roma città libera imperiale, ed il Pontefice
decaduto dal dominio temporale del suo stato, restando come semplice vescovo della città, con
l'esclusiva supremazia spirituale, assegnando al medesimo 2 milioni di rendita annua, con i palazzi
pontifici, eccetera.
Il governo dello stato romano sarebbe formato con una consulta straordinaria composta: dal
generale Miollis governatore generale, presidente Saliceti, Degerando, Ianet, del Pozzo, Maitres
des Roquettes, del Consiglio di Stato dell’Imperatore, e Cesare Balbo uditore del consiglio
medesimo.
La suddetta consulta è incaricata di prendere possesso dello Stato del Pontefice, nel nome
dell’Imperatore Napoleone e d’eseguire tutte le operazioni preliminari per l'amministrazione
organica generale. La suddetta consulta corrisponderà direttamente col ministro di finanza di Parigi
ecc.
13 13 giugno giugno. giugno Ieri si seppe per segnalazione telegrafica la notizia che navigasse a questa volta una
flotta anglo-sicula di circa 10 legni da guerra di tutte le dimensioni e 106 da trasporto, con bandiera
reale.
Ieri venne affisso per tutte le cantonate della città il 10° bollettino della grande armata,
descrivendo una battaglia avvenuta al di là del Danubio il 21-22-23-maggio, nella quale
Napoleone si trovò per la piena del fiume, cresciuta oltre nove piedi, diviso, essendo stati portati
via i due ponti, e tosto gli vennero a mancare le comunicazioni col restante dell’armata; mentre il
generale Bertrand e Pernetti mantenevano le comunicazioni tra ambe le rive del Danubio.
La crescenza venne con più forza portando via con grand’impeto alberi sradicati, le barche
sobbalzate dal sollevamento delle onde e dall'urto degli alberi avevano determinato finalmente la
piena rottura del gran ponte stabilito fra Ebersdarf e l’isola di Labau. Questa rottura avvenne
nell'istante in cui erano in moto che defilavano sei reggimenti di corazzieri e le due divisioni del
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