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Diario Giuseppe Mallardi Capitano dei Lancieri di Murat

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Con <strong>di</strong>spaccio, giunto alle 12.40, <strong>di</strong> S.E. il tenente generale Millet, la mattina del 19 corrente il<br />

nostro reggimento in assetto <strong>di</strong> guerra partirà per la volta degli Abruzzi, onde raggiungere Pescara<br />

ecc.<br />

Alla mensa tutti i <strong>di</strong>scorsi sono stati rivolti sulla prossima guerra. Al nostro comando fervono or<strong>di</strong>ni e<br />

<strong>di</strong>sposizioni.<br />

Alle 4 mi son presentato al colonnello per chiedere il permesso per la giornata del <strong>di</strong>mani <strong>di</strong><br />

essere alla capitale, presentando il biglietto del ministro Macdonald. Egli mi ha risposto che<br />

m’accordava detto permesso come l'aveva accordato ad altri uffiziali, ma col ritorno in Aversa alle<br />

5 pom. <strong>di</strong> domani stesso. Subito con vettura pubblica mi son trasferito alla capitale giungendo alle<br />

5.10 al largo del Castelnuovo.<br />

La prima cosa è stata quella <strong>di</strong> recarmi alla mia abitazione e poscia mi son <strong>di</strong>retto al secondo<br />

piano del palazzo Leto, dalla mia Amalia. Appena entrato, sono stato accolto festosamente delle<br />

dame, che mi aspettavano nella giornata del <strong>di</strong>mani, secondo la <strong>di</strong>sposizione emanata dal nostro<br />

colonnello. Baciato la mano tanto a madama Giulia che ad Amalia, tosto mi son seduto presso <strong>di</strong><br />

loro. Ad una voce entrambe mi hanno augurato anticipatamente il mio onomastico che ricorre nella<br />

giornata <strong>di</strong> dopodomani.<br />

Amalia è al corrente della mia partenza per il giorno 19 corrente, ed io le ho fatto noto che per le<br />

ore 5 pom. del <strong>di</strong>mani sarò presente alla caserma in Aversa.<br />

Verso le ore 8 pom. è rincasato il Sig. Paolo che mi ha stretta la mano affettuosamente,<br />

baciandomi e così <strong>di</strong>cendo: “<strong>Capitano</strong>, benvenuto, da questo momento ti anticipo i miei sinceri<br />

auguri. Sfortunatamente la tua partenza è stata fissata per dopodomani, giorno 19, giusto il dì del<br />

tuo onomastico; non<strong>di</strong>meno questo piccolo temporeggimento è dovuto ad una mia astuzia che<br />

imbeccai al ministro Macdonald, che è riuscita, come in breve ti <strong>di</strong>rò:<br />

Tra il ministro Macdonald e Millet capo <strong>di</strong> Stato-maggiore, venne stabilito che tutte le truppe <strong>di</strong><br />

cavalleria ed il gran parco d'artiglieria destinate per la Marca d'Ancona, sarebbero state <strong>di</strong>rette<br />

per via Capua-Terracina-Roma-Foligno-Fano, onde evitare le <strong>di</strong>rupate strade degli Abruzzi<br />

abbastanza <strong>di</strong>fficoltose e scarse <strong>di</strong> foraggio, e per tal fatto venne chiesto <strong>di</strong>plomaticamente a Sua<br />

Santità il passaggio attraverso il Pontificio Stato. A tale richiesta il Papa s’oppose ma inutilmente; le<br />

nostre truppe già pronte similmente ebbero l'or<strong>di</strong>ne <strong>di</strong> passare per Roma senza entrare; questo<br />

<strong>di</strong>vieto venne impartito ai generali comandanti. Venne anche or<strong>di</strong>nato che tutti i viveri <strong>di</strong> cui<br />

avrebbero avuto bisogno le nostre truppe, fossero imme<strong>di</strong>atamente pagati alla consegna. Queste<br />

truppe cominciarono a partire da qui la mattina del 14 e seguirono le partenze, il 15 e 16 corrente,<br />

<strong>di</strong> tutta la Guar<strong>di</strong>a Reale; al comando dell’infanteria il tenente generale Pignatelli e della cavalleria<br />

il tenente generale Livron; in tutto un corpo <strong>di</strong> 4.500 uomini, rimanendo in Napoli solo due<br />

battaglioni della Guar<strong>di</strong>a.<br />

Al Pignatelli fu assegnata la rotta per Capua-Sangermano-Sora e poi continuare il transito<br />

attraverso lo Stato Pontificio, per rendersi nello Stato della Toscana; e Livron con la cavalleria fece<br />

rotta per Capua-Terracina-Roma-Frascati, onde potere con più opportunità foraggiare la cavalleria<br />

e congiungersi oltre Roma col Pignatelli per in<strong>di</strong> proseguire per la Toscana.<br />

Il parco d'artiglieria al comando del generale Petrinelli proseguì la medesima rotta <strong>di</strong> Terracina-<br />

Frascati e poi va per Foligno-Fano.<br />

In Napoli è rimasto della Guar<strong>di</strong>a Reale un battaglione <strong>di</strong> Veliti a pie<strong>di</strong>, uno <strong>di</strong> granatieri ed il 2°<br />

reggimento <strong>Lancieri</strong> in formazione, più 100 Guar<strong>di</strong>e del Corpo addette alla Reggia, oltre poi ad un<br />

reggimento <strong>di</strong> linea, la gendarmeria, i veterani, la guar<strong>di</strong>a civica e provinciale, che ora sono già in<br />

funzione tanto qui che in tutto resto del Regno”.<br />

“Sig. Paolo, che numero raggiunge ora il 2° reggimento in formazione <strong>Lancieri</strong>?”<br />

“Credo circa un paio <strong>di</strong> centinaia”.<br />

“E l’armata a quanto ascende?”<br />

“L’armata raggiungerà il suo pieno effettivo nella Romagna e potrà calcolarsi un 25.000 uomini,<br />

oltre alla Guar<strong>di</strong>a Reale; in tutto potranno sommare dai 29 ai 30.000 uomini, compresi anche i<br />

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