Diario Giuseppe Mallardi Capitano dei Lancieri di Murat

Prima parte
“Chiamato da Dio al trono di Spagna, desidero di perfezionare l'opera da me principiata con
buone e savie leggi; non avendo potuto fare di più per circostanze diverse, concedo un politico
Statuto, e col mio massimo dispiacere lascio il bel reame”. Questo è il sunto del proclama, poi
seguono gli undici capi che formano il corpo dello Statuto.
Nel corso della giornata ci è stato trasmesso l'ordine che per domani saremo pronti per una
parata, e si dice che parte la regina. Non si parla d'altro in tutti i ritrovi della città, che della gran
potenza di Napoleone e del passaggio del re Giuseppe da Napoli alla Spagna.
7 7 7 agosto agosto. agosto Ieri alle ore 6.30 ant. la nostra regina partì, salutata da tutti i forti della città con grandi
scariche d'artiglieria. Tutte le truppe del presidio fin dalle ore 5 ant. erano già sul posto assegnato
per dove doveva transitare la regina, dal real palazzo, Toledo, Foria, ecc.
La sovrana uscì circondata da uno stuolo di generale a cavallo, nel cui centro il generale
Jourdan. La carrozza veniva tirata da sei cavalli grigio-ferro; apriva il corteo una compagnia del
nostro corpo ed una dei cavalleggieri, indi la carrozza della regina circondata dai generali,
chiudendo il bel Corteo il drappello delle guardie d'onore, in numero di 46, comandati da un
giovinotto, nipote della regina, chiamato Tacher de la Pagerie. Questo drappello è veramente
distinto, formato di gentiluomini titolati. Poscia il restante del nostro corpo, con a capo il colonnello
Clary, il quale prima di uscire dal castello, si era licenziato dal suo reggimento con calde e belle
parole. Come fummo all'estrema via di Foria, vi fu un breve halte; tutte le truppe a cavallo restarono
ferme; proseguirono come scorta il drappello delle guardie d'onore, che si dice proseguiranno per
la Spagna, più i gentiluomini e le dame nelle loro rispettive carrozze. Noi con tutti i generali siamo
ritornati ognuno alla rispettiva sede; forse domani saprò chi sono stati i gentiluomini e le dame che
accompagnano la sovrana nella Spagna.
14 14 agosto agosto. agosto I gentiluomini e le dame che proseguirono con la regina in parecchie carrozze, furono:
Francesco Carafa di Noja, cavaliere di compagnia, Carlo Filangieri, Carlo Colonna di Stigliano,
Dama duchessa di Cassano, Marchesa di Gallo, principessa Doria-Avellino, principe d’Angri ed il
colonnello Mario Clary.
Nel corso di questi giorni passati il ministro dell'interno Sig. Miot dette le sue dimissioni, e l’11
partì per la Spagna verso le ore 9 pom. chiamato con urgenza dal re Giuseppe.
Ieri ricevetti da Polignano una lunga lettera da zio Giovanni, e fra le tante cose che mi narra, mi
fa conoscere che nel vicino paese di Mola di Bari, la sera del 28 luglio passato, si avvicinò al porto
un brick nemico. Le sentinelle di guardia non lo perdettero di vista, e verso la mezzanotte calò una
lancia dal suo bordo avvicinandosi chetamente, con l'idea di prendere terra. Le sentinelle che tutto
avevano osservato, dettero l'allarme e subito venne la guardia civica, che fece fuoco sulla lancia, la
quale vista la mala parata, fu obbligata a furia di remi ad allontanarsi frettolosamente; in questo
fatto vi rimasero due civici feriti. Mi dice pure che quest'anno il vaiuolo fa strage nei nostri paesi, i
quali non vogliono assoggettarsi alla vaccinazione.
16 16 agosto agosto. agosto Molte voci corrono su chi sarà il nuovo re di Napoli: molti dicono che il regno di Napoli
sarà aggregato col regno d'Italia, altri dicono che sarà dato al figliastro dell’Imperatore Eugenio
Beauharnais, ora vice-re del regno d'Italia, altri ad una delle sorelle dell’Imperatore stesso.
Il 13 corrente giunse nella capitale il maresciallo dell'impero francese Perignon, con gli attributi di
luogotenente del regno del re Murat, prendendo provvisoriamente alloggio all'albergo Reale di
piazza Castello.
1 1 1 settemb settembre settemb settembre
re. re Il 30 agosto è partito il maresciallo dell'impero francese Jourdan per ordine
dell’Imperatore Napoleone, per la Spagna.
Quest'oggi è stata affissa la proclamazione di Gioacchino Murat al trono di Napoli, ed ora
sparano tutti i forti della città a salve annunziando al popolo napolitano la fausta nuova. Parecchi
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