Diario Giuseppe Mallardi Capitano dei Lancieri di Murat

1813
Tutti siamo alloggiati in numero di 4 per stanza, solo il maggiore ha una cameretta a sé. Del
sotto-tenente Tocco, che andò via prima di me, finora non ho avuto alcuna nuova.
Il trattamento è il medesimo di quello di Ratisbona, i soldati sono alloggiati in grandi corsie, alle
cui finestre si trovano applicate delle inferriate, come similmente alle nostre, e vediamo il cielo a
scacchi. Dalle finestre osserviamo benissimo il Danubio, frastagliato da molte isolette quasi a noi di
fronte.
21 21 novembre. novembre. Da Dalla Da lla prigione di Klosterneuburg
Klosterneuburg. Klosterneuburg
Ieri sera giunse verso le ore 6 il secondo scaglione
di prigionieri da Ratisbona. Il loro ritardo venne causato da fortissima nebbia che gravava sul
Danubio. Oltre alla nostra prigione, ve ne sono altre nei sobborghi di Vienna, le quali, a quel che si
dice, saranno riordinate per nazionalità.
2 2 dicembre. dicembre. Qui siamo in circa una trentina del napolitano, che non ancora ho potuto tutti
identificare, e tra questi vi sono, secondo Tocco, molti che facevano parte della Guardia d'Onore
napolitana; ma spero in prosieguo dare migliori dettagli..
6 6 dicembre. dicembre. Tra i nuovi venuti ho conosciuto un napolitano, capitano per nome Vittorio Cirelli, di
circa anni 37. Egli faceva parte del 9° reggimento lancieri cavalleria leggiera francese nel 1°
squadrone 1° compagnia, ed è decorato con la croce della legion d'onore, ricevuta nell'ottobre
scorso. Egli fece quasi tutte le campagne di Spagna; in Catalogna dal 1808-09-10-11 con la
divisione del generale Pino, e poscia quella d'Aragona nel 1812. Il 7 ottobre del detto anno lasciò la
Spagna per rientrare in Francia dove giunse il 12 novembre, poscia venne aggregato al 9°
reggimento lancieri il 18 febbraio 1813. Il capitano è un uomo molto affabile e gentile, e manca dal
regno di Napoli dal 26 luglio 1807, quando partì con un battaglione napolitano di cavalleria di
uomini 417, al comando del colonnello Giuseppe Scarlata-Zenardi, alla volta di Genova per quindi
proseguire per la Spagna; egli a quell'epoca era semplice sotto-tenente.
10 10 dicembre. dicembre. Nel corso della giornata parecchi uffiziali del Regno d'Italia mi hanno fatto conoscere
in segreto essere loro divisamento di dichiarare ognuno nella propria scheda d'essere italiano del
Regno di Napoli, e ciò per alcune vedute personali.
28 28 dicembre. dicembre. Da parecchi giorni non vediamo il sole, qui il cielo è quasi sempre nebbioso ed il
terreno coperto di neve, rendendo il nostro soggiorno maggiormente triste.
31 31 dicembre. dicembre. Oggi giornata molto fredda e nebbiosa; qui la vita si rende estremamente noiosa.
Ora, tra ex guardie d'onore ed ex veliti a cavallo (compresi graduati e semplici), raggiungiamo il
numero di 18, senza però tener calcolo di parecchi uffiziali napolitani che militavano in diversi
reggimenti francesi.
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