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Diario Giuseppe Mallardi Capitano dei Lancieri di Murat

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1813<br />

piazzati i seguenti corpi d'armata francesi che possono valutarsi ad un circa 85.000 uomini,<br />

secondo che ci viene riferito.<br />

Il generale Lauriston è qui con il suo corpo d’armata in tre <strong>di</strong>visioni, oltre ad un corpo <strong>di</strong><br />

cavalleria Vestfaliana. I corpi comandati dal Maresciallo principe d’Eckmuhl e quello del generale<br />

Grenier sono <strong>di</strong>slogati lungo il fiume; quello poi del Duca <strong>di</strong> Belluno è sempre a Wittemberg presso<br />

il principe Eugenio; il generale sassone Sig. Thielman con 6.000 concitta<strong>di</strong>ni trovasi a Torgau molto<br />

ben fortificato; il generale Reynier con un secondo corpo sassone e con la <strong>di</strong>visione <strong>di</strong> Durotte <strong>di</strong><br />

bavaresi si trovano a Dresda. Il generale Vandamme col suo forte corpo d’armata è partito da<br />

Wesel <strong>di</strong>retto a gran<strong>di</strong> marce su Amburg.<br />

Oltre a questi corpi menzionati vi sono le seguenti guarnigioni: il generale conte Rapp con circa<br />

35.000 uomini a Danzica; il generale Grandeau con 3.000 uomini e viveri per circa otto mesi<br />

trovasi nella fortezza <strong>di</strong> Stettino; il generale Fornier-d’Alba con 6.000 uomini nel forte <strong>di</strong> Custin; in<br />

Glogow il generale La-plane con circa 1.800 uomini, ed a Spandau il generale barone De Bruny<br />

con 3.000 uomini.<br />

18 18 marzo. marzo. marzo. Pare che in qualunque luogo ci troviamo siamo circondati da nemici.<br />

La Prussia pare che si stia armando contro <strong>di</strong> noi, ed una gran quantità <strong>di</strong> piccoli proclami sono<br />

sparsi fra le popolazioni dai generali russi Kutusoff e Wittgenstein, richiamando alle armi in nome<br />

del re, per far guerra contro la Francia loro comune nemica, e non è mancato <strong>di</strong> sequestrarne anche<br />

qui parecchi <strong>di</strong> questi proclami ed arrestare <strong>di</strong>versi omissari. Dopo l'abbandono <strong>di</strong> Berlino<br />

dell’armata francese, l'insurrezione è cresciuta rapidamente da un paese all'altro. In tutte le città e<br />

borgate da cui passai, ho sempre notato l'o<strong>di</strong>o ed il furore contro l'elemento francese.<br />

Venne decretata la leva in massa <strong>dei</strong> prussiani e fu eseguita alla chetichella per combatterci. Essi<br />

si sono organizzati, ma senza uniforme, perché una <strong>di</strong>visa qualsiasi li farebbe riconoscere nei paesi<br />

attualmente occupati dai francesi. Di questi fatti ne ho parlato al Sig. Baumot, capitano <strong>di</strong> Statomaggiore,<br />

ed egli così mi ha risposto: “Dopo la nostra <strong>di</strong>sastrosa ritirata <strong>di</strong> Russia, il re Federico<br />

Guglielmo <strong>di</strong> Prussia, nostro alleato, il 23 gennaio scorso partì da Berlino con tutta la sua corte alla<br />

volta <strong>di</strong> Breslavia, ove giunse il 25 detto, allegando al nostro ministro francese Saint-Marsan quale<br />

motivo <strong>di</strong> questo traslogo il voler vivere in città tranquilla e meno movimentata. Secondo quello che<br />

in prosieguo c'ha fatto conoscere il ministro francese che accompagnò il re in Breslavia, il vero<br />

scopo fu che quella città è <strong>di</strong>venuta una fucina ai danni della Francia, e che fra breve si unirà alla<br />

Russia”.<br />

20 20 marzo. marzo. Per le <strong>di</strong>verse mansioni, mi reco spessissimo al comando generale, e lì ho conosciuto il<br />

seguente or<strong>di</strong>ne imperiale:<br />

“Tutti i superstiti che fecero parte della ritirata <strong>di</strong> Mosca, tanto della Guar<strong>di</strong>a Imperiale francese,<br />

che della Guar<strong>di</strong>a Reale del Regno d'Italia, sono avanzati d’un grado cioè: un velite a pie<strong>di</strong> o a<br />

cavallo a sotto-uffiziale, ed i sotto-uffiziali a sotto-tenenti e così via via”.<br />

Noi napolitani per ora ne siamo esclusi, come tutto il resto degli alleati confederati, perché gli<br />

avanzamenti devono essere conferiti dai propri stati, <strong>di</strong> cui i militi fanno parte.<br />

Nel corso della serata, come <strong>di</strong> consueto, mi son recato dal capitano <strong>di</strong> stato maggiore da cui<br />

ora <strong>di</strong>pendo, e l'ho trovato molto occupato innanzi ad una carta geografica dalla quale stava<br />

rilevando uno schizzo. Appena mi ha scorto, così mi ha favellato: “Sig. tenente, avete saputa la<br />

gran notizia testé giunta?”<br />

“No, Sig. capitano”.<br />

“Ebbene, ecco quello che ora mi è stato comunicato dal nostro quartier-generale. Un corriere<br />

speciale è giunto da circa un'ora dal quartier-generale del principe Eugenio, il quale ci ha<br />

comunicata la seguente notizia”: “Alle 6 ant. è qui è arrivato un corriere dalla città <strong>di</strong> Breslavia<br />

spe<strong>di</strong>to dal nostro ministro francese il Sig. Conte <strong>di</strong> Saint-Marsan, con la <strong>di</strong>chiarazione <strong>di</strong> guerra<br />

della Prussia: L’Imperatore Alessandro <strong>di</strong> Russia giunse in Breslavia la mattina del 15 corrente dove<br />

venne ricevuto fra le più liete e festose accoglienze dal re Federico Guglielmo e dalla sua Corte.<br />

187

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