Diario Giuseppe Mallardi Capitano dei Lancieri di Murat

1814
Questo fatto è stato deplorato da tutti al comando, per la poca sicurezza che si ha nel transitare
sulle strade postali del reame; ed il re, invece di pensare a distruggere questa maledetta pianta del
brigantaggio ora si è dedicato alla distruzione della Carboneria, formata per lo più da uomini probi
e colti.
9 9 giugno giugno. giugno Nel corso della mattinata al comando si commentava la comparsa teatrale eseguita dal
nostro re con gran pompa nella processione del Corpus Domini; egli seguiva il S.S. ravvolto nel
manto reale.
Nel pomeriggio è arrivato nel porto un nostro bastimento, dal cui bordo è scesa la principessa
Paolina Borghese, sorella di Napoleone, la quale è andata a prendere alloggio nel suo palazzo
della Favorita, e si dice che sia molto malata. Ella nel partire da Genova desiderò passare per
l'isola d'Elba, dove si trova l'imperiale fratello relegato dalla malvagità inglese, e rimase con lui
circa due ore in dolce colloquio.
Prima che imbrunisse sono stato con un collega alla villa, da dove mancava da oltre due anni, e
l'ho trovata molto migliorata. Vi era per via Chiaja un passeggio di grandi dame in vettura, ornate
dalla presente moda di un gran cappello che lor nasconde completamente la testa e una buona
parte del viso.
10 10 giugno giugno. giugno giugno Questa sera, giusto appuntamento, mi son recato a casa del duca Leto e l'ho trovato
quasi del tutto ristabilito. Appena mi ha scorto, tosto ha voluto conoscere quali notizie circolassero.
“Sig. duca, i briganti hanno svaligiato il procaccia che veniva da Bari”.
“Lo so; questo è indice della poca stabilità del governo”.
“Nel meriggio giunse la sorella di Napoleone, principessa Paolina Borghese”.
“Ho saputo anche quest'altra notizia, e mi dicono che ella sia una bella donna, ma che sia
affetta da seria malattia, ed abbia visitato in Portoferraio il fratello Napoleone, relegato
barbaramente dagli alleati col concorso della perfida Inghilterra, che si dichiara popolo
costituzionale e civile, commettendo il più gran delitto del secolo, contro un uomo, che senza essere
stato fatto prigioniero di guerra, si recava spontaneamente nella libera Inghilterra come qualunque
cittadino; 38 e venne preso e forzatamente imbarcato a Frejus, 39 sulla fregata inglese Undantend, 40 e
tosto diretto per l'isola d'Elba.
Il 3 maggio alle 6 pom. la fregata giunse nelle acque di Portoferraio con lo sventurato
Napoleone, e la popolazione di quella città a tale notizia cercò accogliere degnamente il più
grand’uomo del tempo, e la sera vi fu illuminazione per la città.
La mattina susseguente del giorno 4 col numeroso accompagnamento militare inglese e francese
del suo seguito, Napoleone sbarcò da bordo facendo issare il suo nuovo stendardo formato in
campo bianco con api color d'oro e con le armi dei Bonaparte e dell'isola, unite da sbarra rossa.
Egli indossava l'usuale uniforme bleu con ricamo in argento, sottoveste bianca, cappello con
coccarda bianca. Venne ricevuto solennemente dalle autorità e dal clero, e si recò subito al tempio,
ove assistette al Te Deum; indi prese alloggio provvisoriamente al palazzo del sindaco, dove
ricevette tutte le notabilità del luogo. Nel corso della mattinata si recò a cavallo a visitare le diverse
fortezze, e alle 4 pom. ebbe luogo un sontuoso pranzo; si chiuse la serata con grande illuminazione
della città.
Questa minuta relazione venne fatta da un uffiziale di bordo del bastimento, che ha trasportato
la principessa Paolina, ed io l'ho ricevuta dal Sig. Langent segretario del ministro della guerra, che
abita al secondo piano”.
“Sig. duca, mi permettete che che copiassi questo ricordo napoleonico?”
“Volentieri; sulla scrivania vi è l'occorrente per scrivere”.
38 La verità è un po’ diversa, ma il duca Leto all’epoca non poteva conoscere con precisione i fatti.
39 Trattasi di Port Frejus vicino Cannes.
40 Intrepida.
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