Diario Giuseppe Mallardi Capitano dei Lancieri di Murat

Seconda parte
perché le truppe russe o prussiane addette all'assedio, al solo vederli se ne fuggivano spaventati,
né si sono avvicinate mai sotto il tiro delle artiglierie (qui il foglio ha un pochino esagerato!)”.
25 25 25 giugno giugno. giugno Oggi finalmente abbiamo dato principio alle esercitazioni reggimentali cioè delle
piccole evoluzioni, con sconnettamenti e connettamenti, piegamenti e spiegamenti, esercitazioni
che si son dovute ripetere una quantità di volte e per lo più sempre eseguite malamente, tanto che il
colonnello, abbenchè uomo molto placido, è andato un pochino nelle furie.
Durante il giorno il tema favorito di tutti è sull'armistizio: e dopo spirato, ci sarà pace o guerra?
Molti uffiziali superiori, tra i quali il nostro maggiore, sono del parere che quest'armistizio chiesto
dagli alleati, l'Imperatore lo ha concesso più di tutto tenendo presente tre cose: il cattivo stato del
rifornimento vestiario ai soldati, la loro poca o nulla istruzione militare, massimamente nella nostra
arma, ed infine i moltissimi rinforzi di uomini e cavalli che tra poco ci giungeranno dalla Francia, con
i quali accrescerà di gran lunga la nostra grande armata.
Altri poi sono del parere che sarebbe stato meglio non accettare l'armistizio, trovandoci sul
piede della vittoria, avendo parecchie volte vinti e sgominati gli alleati, i quali essendo meno forti di
noi e temendo d’essere definitivamente battuti, hanno patito il presente armistizio per
maggiormente organizzarsi, e nel medesimo tempo ricevere rinforzi non ancora giunti dalla lontana
Russia, e di potere in questo lasso di tempo attrarre nella loro orbita altri Stati che difendano la loro
causa.
28 28 giugno giugno. giugno Ieri sera il capitano mi procurò la soddisfazione di farmi leggere Le Moniteur Universel
con data di oltre quindici giorni. Questo foglio, organo imperiale, riporta molto dettagliatamente
tutte le notizie del teatro della guerra. Fra le tante, riporta in prima linea l'intero testo dell'armistizio
famoso, parla anche della mediazione austriaca per cercare di conchiudere la pace ecc. poi
comunica la partenza dell'Imperatore per Dresda e così si spiega:
“S.M. col corpo della sua guardia imperiale, marciò con tappe ordinarie in mezzo alle sue
truppe: il giorno 5 giugno lo passò interamente a Leignitz, il 6 a Hanau, il 7 a Buntzlau, l’8 a Corlitz;
durante la notte in questo luogo scoppiò un incendio nel sobborgo presso il quale era accampata
una porzione delle sue guardie, e l'incendio distrusse quasi il tutto.
Mentre sul far del giorno S.M. si disponeva a montare in vettura gli venne riferito dell'incendio
avvenuto. S.M. per tagliar corto volle conoscere a quanto ascendesse il danno e tosto dette ordine
che venisse data una somma che potesse risarcire i poveri danneggiati.
Nel corso della mattinata del giorno 9 giunse a Bautzen, ove fece colazione trattenendosi poche
ore e la mattina del 10 entrò nella bella città di Dresda in vettura.
Fuori della città venne ricevuto dal re di Sassonia con la sua corte, e da una immensità di calca di
gente, alla quale si era fatta correre la voce da parecchi giorni prima, essere avvenuta la morte del
gran Napoleone, dietro ferite riportate in un combattimento. Queste voci popolari propagate dai
nemici della Francia furono causa della grande fiumana di popolo che si riversò fuori della città ad
incontrarlo, onde accertarsi con i loro occhi delle ciarle messe in giro. Egli venne freneticamente
acclamato lungo il suo passaggio fino al palazzo del conte Mercolini, sua residenza ecc. ecc.
Questo gran palazzo, messo fuori della città, è circondato da un vastissimo parco che dà l'aria di
una bella Reggia. Nella medesima oltre il suo seguito vi ha preso anche dimora il principe Berthier,
il duca Caulaincourt ed i generali Fain e Mounter ecc.”
3 3 luglio luglio. luglio Ieri al ritorno dalle nostre manovre ho saputo che i due miei napolitani sono affetti da
febbre gastrica, ed in giornata furono trasportati allo spedale di Sorau a circa un 12 chilometri da
qui.
Nell'ordine del giorno di quest'oggi si è fatto conoscere alle truppe di essere stato prolungato
l'armistizio; invece di scadere il 20 luglio è stato prorogato fino al 10 agosto prossimo, e se non ci
sarà pace, le ostilità principieranno il 17 detto. Quest'ordine del giorno è stato accolto da tutta
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