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Diario Giuseppe Mallardi Capitano dei Lancieri di Murat

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Seconda parte<br />

Oggi abbiamo marciato con grande precauzione; oltre al nostro forte antiguardo e retroguardo<br />

formato dal 3° e 4° reggimento corazzieri, abbiamo anche un forte numero <strong>di</strong> fiancheggiatori che<br />

vigilano sui nostri lati.<br />

La nostra tappa oggi è stata <strong>di</strong> leghe 5, pari a chilometri 18,50; non si è potuto andare più oltre<br />

per dare agio alle altre truppe che marciano avanti a noi. Tutte le strade sono coperte <strong>di</strong> soldati in<br />

marcia, ed alcune vie sono piene per miglia da carriaggi d'artiglieria, munizioni ecc.<br />

Il 1° 2° e 8° corpo d'armata sono innanzi a noi, e qui bivacca solo il 4° corpo <strong>di</strong> cavalleria, forte<br />

<strong>di</strong> 4.000 cavalieri, sotto gli or<strong>di</strong>ni del conte <strong>di</strong> Valmy generale Kellermann, il quale da domani<br />

viene aggregato al nostro corpo e funzionerà d’antiguardo.<br />

Ora i miei commilitoni napolitani, dopo visto il nostro re e ricevuta l'ambita decorazione, sono<br />

contenti come pasque.<br />

19 19 agosto. agosto. Dal Dal Dal bivacc bivacco bivacc o <strong>di</strong> <strong>di</strong> Ostritz Ostritz. Ostritz<br />

Al sorgere del sole ci siamo messi in rotta per la pianura <strong>di</strong> Zittau;<br />

ora il nostro corpo <strong>di</strong> cavalleria è forte <strong>di</strong> 14.000 uomini ed il generale Kellermann con i suoi 4.000<br />

cavalieri, come più su ho detto, funziona d’antiguardo.<br />

La via che battiamo è per i confini della Sassonia e della Boemia da dove si <strong>di</strong>ce che verremo<br />

aggre<strong>di</strong>ti, tanto dai prussiani che dagli austriaci. Il nostro corpo <strong>di</strong> cavalleria all'uscita da Dresda<br />

era formato da 12.000 cavalieri, ma per or<strong>di</strong>ne dell'Imperatore venne <strong>di</strong>staccata la <strong>di</strong>visione<br />

vestfaliana, <strong>di</strong> circa 2.000 cavalieri, che fu aggregata presso il corpo della guar<strong>di</strong>a imperiale, e<br />

noi rimanemmo in cifra tonda <strong>di</strong> 10.000. Oggi poi forse per veduta del nostro re <strong>Murat</strong>, è stato<br />

portato alla bella cifra <strong>di</strong> 14.000 cavalieri.<br />

La nostra tappa è stata <strong>di</strong> leghe 5, pari a chilometri 18,50 e ci siamo bivaccati presso Zittau, una<br />

gran pianura, avendo sulle alture <strong>di</strong> destra e sinistra i corpi d’infanteria. Nel corso della giornata è<br />

stata <strong>di</strong>stribuita la posta venuta da Parigi, e il mio capitano mi ha favorito due fogli a leggere, che<br />

sono: La Gazzette de France e Le Citoyen Français; questi sono del nostro colonnello, suo intimo<br />

amico, perché ambidue sono della medesima città presso Parigi.<br />

Fra le tante notizie che ho lette <strong>di</strong> Russia, Prussia, Inghilterra, Austria e d'Italia, segno quelle che<br />

credo più rimarchevoli:<br />

“Il giorno 11 agosto, alle ore 12 meri<strong>di</strong>ane, venne denunziato l'armistizio dalla Prussia e Russia<br />

all'Imperatore Napoleone, facendogli conoscere che col 17 agosto si riprenderebbero le ostilità, e<br />

contemporaneamente il conte Metternich partecipava al plenipotenziario francese, conte Narbone,<br />

che l'Austria <strong>di</strong>chiarava per necessità anch’essa la guerra alla Francia”.<br />

Ecco gli apprezzamenti del foglio:<br />

“L’Austria ora fa causa comune con i coalizzati e mette a loro <strong>di</strong>sposizione il suo esercito.... Ella<br />

ha creduto giuocarci, ma amaramente si pentirà della sua fellonia; veramente fu sempre nemica<br />

della Francia per tutto quello che questa le aveva giustamente fatto subire in <strong>di</strong>verse campagne,<br />

dove per necessità dovette perdere gran quantità del suo territorio imperiale......ma sempre per sua<br />

colpa.<br />

Ora essa con la maschera <strong>di</strong> me<strong>di</strong>atrice concepiva ingannare la Francia, e nello stesso tempo<br />

armava, per poterla colpire alle spalle.<br />

Dopo le battaglie <strong>di</strong> Lutzen e Bautzen, vinte dai francesi, i collegati sarebbero venuti subito ad<br />

una pace <strong>di</strong>retta con la Francia, se l'Austria dal principio non avesse cercato d’impe<strong>di</strong>r ciò,<br />

frapponendosi con la perfida maschera <strong>di</strong> me<strong>di</strong>atrice, tra i belligeranti! Ecc.”<br />

In altro punto <strong>di</strong>ce così: “Riceviamo per segnalazione telegrafica da Milano: S.M. il re <strong>di</strong> Napoli<br />

affidava la reggenza dello Stato napolitano alla moglie Carolina il giorno 2 agosto, e partiva nel<br />

corso della serata alla volta del grande esercito francese in Germania. Egli viaggia con gran<br />

celerità, accompagnato dal suo scu<strong>di</strong>ere e da due camerieri: il giorno 7 agosto giunse alle 10 ant. a<br />

Bologna riposando presso le ore al Grande Albergo Bolognese e ripartì subito per la volta <strong>di</strong><br />

Verona, onde <strong>di</strong>rigersi poscia per la Baviera ecc.”<br />

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