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Diario Giuseppe Mallardi Capitano dei Lancieri di Murat

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onde salvarci, guadagnando la città. Tosto è stata or<strong>di</strong>nata la ritirata a passo <strong>di</strong> corsa e ciò ha<br />

messo un poco <strong>di</strong> scompiglio nelle file per un certo panico successo, ma subito è stato riparato. Il<br />

generale, messosi a traverso la porta della città, ha dato l'or<strong>di</strong>ne al battaglione del 5° <strong>di</strong> linea <strong>di</strong><br />

non entrare, ma <strong>di</strong> tenersi in or<strong>di</strong>ne <strong>di</strong> battaglia fuori sotto le mura.<br />

Noi siamo stati i primi ad entrare in Carpi, ma il generale a stento ha potuto ottenere l'or<strong>di</strong>ne<br />

emanato, facendo chiudere subito la porta e barricandola poscia con ostacoli. Smontato da<br />

cavallo, sono salito sugli spal<strong>di</strong> delle mura, ove mi si è mostrato allo sguardo un certo spazioso<br />

orizzonte da osservare. Vedo in lontananza la pianura coperta dall’inimico ed il 5° battaglione <strong>di</strong><br />

linea combatte sotto le mura, e dagli spal<strong>di</strong> un continuato fuoco <strong>di</strong> fila <strong>di</strong> moschetteria assordante,<br />

nonché il bravo collega d'artiglieria che fa bravura <strong>di</strong> valore vomitando sull’inimico con i suoi due<br />

cannoni carichi a mitraglia, tanto da tenerli a rispettiva lontananza. Dal posto dove mi trovo<br />

piazzato, il mio sguardo osserva benissimo ad occhio nudo l’oste austriaco, che cerca investire la<br />

piazza. Siamo già alle 5 pom., quando ho saputo che le munizioni sono per finire e il generale<br />

Guglielmo Pepe tosto ha or<strong>di</strong>nato sollecitamente la ritirata per abbandonare la piazza <strong>di</strong> Carpi.<br />

Subito è stato trasmesso l'or<strong>di</strong>ne al battaglione del 2° reggimento leggiero <strong>di</strong> uscire in colonna<br />

serrata dalla porta Modena, e simultaneamente è stato or<strong>di</strong>nato al battaglione del 5° <strong>di</strong> linea <strong>di</strong><br />

piegare lentamente verso porta Modena, e ritirati con celerità i due cannoni, sono stati <strong>di</strong>retti verso<br />

l'uscita.<br />

Al mezzo battaglione del 1° <strong>di</strong> linea che si trova sulle mura, è stato or<strong>di</strong>nato <strong>di</strong> ritirarsi in città,<br />

meno un centinaio d'uomini, onde tenere a bada l’inimico, con 30 lancieri, fino al momento che<br />

prorompessero in città.<br />

Benché fosse ancora giorno l’infanteria è uscita da Carpi in colonna serrata in buon or<strong>di</strong>ne, ed il<br />

nostro squadrone ha coperto la ritirata durante la marcia. Sulla via postale da noi battuta non siamo<br />

stati <strong>di</strong>sturbati dall’inimico, ed i pochi lancieri lasciati a guar<strong>di</strong>a <strong>di</strong> Carpi ci raggiungono lungo la<br />

via; meno però pochi soldati del 5° <strong>di</strong> linea, circa un centinaio, che non hanno fatto in tempo <strong>di</strong><br />

scappare dalla città, sono rimasti in potere dell’inimico. A S. Pangrazio abbiamo attraversato il<br />

ponte sul fiume la Secchia, accampandoci sulla opposta riva ad 8 miglia <strong>di</strong> lontananza da Carpi,<br />

ed a notte avanzata è stato <strong>di</strong>stribuito alle truppe il rancio venuto da Modena.<br />

12 12 aprile. aprile. Dal Dal ponte ponte ponte della della Secchia Secchia. Secchia Nel corso della nottata son venuti da Modena molti carri<br />

dell'ambulanza per il trasporto <strong>dei</strong> feriti a Bologna, nonché buona quantità <strong>di</strong> munizioni <strong>di</strong> cui<br />

<strong>di</strong>fettavamo.<br />

A giorno chiaro il nostro minuscolo esercito è in or<strong>di</strong>ne <strong>di</strong> battaglia <strong>di</strong>etro alla Secchia,<br />

collegandosi col grosso della 1° <strong>di</strong>visione del generale Carascosa che aveva già abbandonato<br />

Reggio, e attualmente trovasi piazzato <strong>di</strong>etro la Secchia presso Rubiera, <strong>di</strong>stante da noi un circa 6<br />

miglia.<br />

Qui ho saputo che anche la 2° <strong>di</strong>visione è in piena ritirata, avendo abbandonato le sue posizioni<br />

innanzi al ponte <strong>di</strong> Occhiobello; similmente ha fatto la 3° <strong>di</strong>visione del generale Lechi; anch'essa<br />

aveva già abbandonate le sue posizioni ritirandosi or<strong>di</strong>natamente a Mirandola. Ora, come si vede<br />

ad occhio e croce, la nostra armata è in piena ritirata generale, essendo incalzata da un forte e<br />

poderoso esercito più che doppio del nostro.<br />

Tutta la santa giornata l'intera 1° <strong>di</strong>visione è stata sempre pronta a battersi sotto gli occhi del re.<br />

Verso un'ora dopo mezzogiorno il generale Guglielmo Pepe con un battaglione del 2° <strong>di</strong> linea e<br />

con l'ausilio del nostro 2° squadrone lancieri, ha eseguito verso il ponte della Secchia già in potere<br />

dell’inimico una ricognizione, ingaggiando una vera battaglia con gli avamposti austriaci, sotto gli<br />

occhi del nostro sovrano; ma, cominciando ad annottare, egli ha or<strong>di</strong>nato <strong>di</strong> ritirarsi. Ora può <strong>di</strong>rsi<br />

che siamo con tutta l’armata in piena ritirata, e Dio non voglia che incomincino ad avverarsi i savi e<br />

giusti consigli <strong>di</strong> cui il re non volle tener calcolo, cacciandosi in questa sciagurata guerra!<br />

13 13 aprile. aprile. Questa mattina, lasciato l'accampamento <strong>di</strong> Ramo sulla riva destra della Secchia, tutta<br />

l'intera 1° <strong>di</strong>visione ci siamo portati sulla riva destra del Panaro, fiume che giorni <strong>di</strong>etro ci costò per<br />

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