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Diario Giuseppe Mallardi Capitano dei Lancieri di Murat

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1814<br />

Ora come si trovano tutti elencati passano col medesimo grado nella Guar<strong>di</strong>a del Corpo, e<br />

s’accorda il rifornimento gratuito a spese del Sovrano in considerazione delle campagne fatte.<br />

5°. Il maresciallo d'alloggio Cavaliere Esperti Raffaele fece la campagna <strong>di</strong> Russia nel 1812 nei<br />

Veliti della Guar<strong>di</strong>a, (ora Ussari della Guar<strong>di</strong>a) e poscia quella <strong>di</strong> Germania del 1813 nel 3°<br />

Corazzieri imperiale francese, ora viene piazzato col medesimo grado del corpo in cui prima<br />

faceva parte, più s’accorda il rifornimento gratuito come a tutti gli altri.<br />

6°. Il giorno 14 corrente, tutti in<strong>di</strong>stintamente alle ore 10 ant. si presenteranno alle proprie se<strong>di</strong><br />

reggimentali dove sono stati destinati.<br />

Napoli, li 11 marzo 1814<br />

Il Funz. Ministro della Guerra e Marina<br />

Il Ministro Segretario <strong>di</strong> Stato Pignatelli<br />

14 14 marzo marzo. marzo Questa mattina alle 10 ant. sono andato al Ministero della Guerra e Marina e sono stato<br />

presentato dal capitano dello stato-maggiore al colonnello, il quale m’ha or<strong>di</strong>nato <strong>di</strong> sollecitare la<br />

sartoria militare per l'uniforme giornaliera, più ha dato l'or<strong>di</strong>ne per far venire dal deposito <strong>di</strong><br />

Caserta un cavallo per uffiziale <strong>di</strong> stato-maggiore. Il rifornimento della rimanenza, cioè bardatura<br />

completa ed armi, mi sarà fornito dal commissariato delle riviste.<br />

Il colonnello ha voluto accordarmi cinque giorni <strong>di</strong> licenza, <strong>di</strong> sua iniziativa. Ieri passai una bella<br />

giornata a casa del capo squadrone Sig. Huiart; faceva squisitamente gli onori <strong>di</strong> casa madama,<br />

come al solito, con quella cortesia tutta francese. Venne servito un lauto pranzo, in cui non mancò il<br />

capo squadrone <strong>di</strong> alzare un pochino il gomito; ma però fu sempre presente a se stesso <strong>di</strong>cendo per<br />

lo più molte verità.<br />

Parlammo e <strong>di</strong>scutemmo per un pezzo un po' <strong>di</strong> tutto; non approvò vedermi in civile tenuta, anzi<br />

gli piaceva <strong>di</strong> più quella vecchia e sdrucita uniforme, più adatta alla mia persona. Egli si è<br />

congratulato del posto ottenuto nello stato-maggiore alla <strong>di</strong>pendenza del Ministero <strong>di</strong> Guerra e<br />

Marina, posto più burocratico, che <strong>di</strong> militare attività.<br />

Secondo il suo modo <strong>di</strong> vedere, se la guerra si prolungherà, forse potrò essere a<strong>di</strong>bito presso<br />

l’armata combattente in qualità <strong>di</strong> staffetta attaccata allo stato-maggiore. Egli è contento d'essere<br />

rimasto in Napoli quale comandante delle due compagnie <strong>di</strong> deposito degli ussari della guar<strong>di</strong>a.<br />

Poscia <strong>di</strong> botto ha girato il <strong>di</strong>scorso sugli avvenimenti del giorno, precedendoli con questa<br />

schietta <strong>di</strong>chiarazione. “Tu sa che da un pezzo presi la citta<strong>di</strong>nanza napolitana, e figurati se voglio<br />

tanto bene al nostro re ed alla prosperità e grandezza del Regno napolitano, augurandomi i nostri<br />

confini non fino al Po, ma su tutta la bella Italia, che io e tu conosciamo quasi tutta.<br />

Il re, secondo me, pare che ondeggi senza avere nella sua mente una meta prefissa; questa<br />

indecisione e perplessità potrà essergli cagione <strong>di</strong> rovina. Mentre, se lui avesse proclamato la<br />

libertà <strong>dei</strong> popoli italiani, come ancora molti credono, l’uffizialità francese forse sarebbe rimasta,<br />

senza intaccare l’onorabile <strong>di</strong>visa.<br />

Un nostro collega che m’informa spesso del movimento dell’armata nostra, mi dette la seguente<br />

notizia: Verso la prima quin<strong>di</strong>cina <strong>di</strong> gennaio un battaglione italiano formato quasi tutto <strong>di</strong> veterani<br />

<strong>di</strong> circa 600 uomini del Regno d'Italia, con armi e bagagli passò nelle nostre file con la ban<strong>di</strong>era<br />

bianca in testa, dandosi al nostro re, supponendo che la nostra presenza sul Po significasse la<br />

liberazione <strong>di</strong> tutti i popoli italiani. Ciò avvenne presso Ferrara, mentre una <strong>di</strong>visione italiana<br />

valicava il Po sotto il comando del generale Marzuchelli.<br />

Il maresciallo <strong>di</strong> campo Filangieri, che si trovava in quel punto, accolse felicemente questo<br />

battaglione, come buon augurio, e lo inviò a Bologna.<br />

Il vice-re Eugenio, saputa la defezione dell'intero battaglione tosto spedì un suo aiutante <strong>di</strong><br />

campo al quartier-generale del re, per la restituzione del detto battaglione, altrimenti s’intendeva la<br />

guerra già <strong>di</strong>chiarata. Il re, interpellato il generale Aymé, capo dello stato maggiore or<strong>di</strong>nò al<br />

Filangieri che facesse passare il patriottico e sfortunato battaglione <strong>di</strong> nuovo nelle file <strong>dei</strong> franco-<br />

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