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Diario Giuseppe Mallardi Capitano dei Lancieri di Murat

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Prima parte<br />

6 luglio passato, dove <strong>di</strong>chiarò che il regno <strong>di</strong> Napoli, fa parte dell'impero francese per conquista<br />

<strong>dei</strong> medesimi, quin<strong>di</strong> i francesi sono <strong>di</strong> <strong>di</strong>ritto citta<strong>di</strong>ni del regno delle due Sicilie.<br />

Ora voi ridete; oltre questo, c'è un altro decreto del nostro re in data del 20 luglio, col quale<br />

abolisce, per fare cosa gra<strong>di</strong>ta al suo imperial cognato, quello emanato il giorno 14 giugno. Ora si<br />

<strong>di</strong>ce che stia a Capo<strong>di</strong>monte per guarire da una certa febbricola che da un pezzo non lascia...<br />

Abbenchè il re avesse ritirato la carica al generale conte Grenier capo <strong>di</strong> Stato Maggiore, e<br />

messo al suo posto il generale Aymé, anima fedele del re <strong>Murat</strong>, pur tuttavia ora si trova <strong>di</strong> nuovo<br />

qui il Grenier fin dal 17 dello scorso mese, il quale al suo alloggio favorito <strong>di</strong> palazzo Gravina riceve<br />

per or<strong>di</strong>ne dell’imperatore Napoleone tutti i <strong>di</strong>spacci in vece del re che non è sul luogo...”<br />

Viene la cameriera col solito profumato cioccolatte, <strong>di</strong> cui anche la bella baronessa ne gusta un<br />

pochino.<br />

“Baronessa, il generale è in casa?”<br />

“Egli ora libero dalle sue mansioni è uscito per fare visita a qualche sua bella cliente...”<br />

Verso le ore 11.30 pom. dopo averle baciato la bella manina, mi licenziai.<br />

6 6 agosto agosto. agosto Ieri partì zio Giovanni dalla capitale alla volta del nostro paese in terra <strong>di</strong> Bari, alle ore 5<br />

ant. Fui ad accompagnarlo fino alla vettura in cui prese posto, in piazza Castello, augurandogli il<br />

buon viaggio.<br />

13 13 agosto agosto. agosto Ieri sera fui da madama Exelmans, la quale mi aveva fatto tenere un bigliettino nel corso<br />

della giornata, desiderandomi alla sua <strong>di</strong>mora.<br />

Ella mi ricevette con la massima cor<strong>di</strong>alità, e passammo una dolce serata; solo mi rimproverò<br />

che io la trascuravo un poco nel non tenerle compagnia massimamente ora che a Corte è buio<br />

pesto. Fra le tante cose mi <strong>di</strong>sse: “Mio marito ha saputo da un amico del generale Aymé, persona<br />

fidatissima del re, essere del tutto appianata qualche <strong>di</strong>vergenza esistente fra il nostro re e<br />

l’imperatore Napoleone; ma egli persiste ancora a voler rimanere invisibile a tutti a Capo<strong>di</strong>monte”.<br />

“Baronessa, perché questo screzio fra i due coronati cognati?”<br />

“Mio caro tenente, tutta colpa del nostro re, il quale ascolta parecchi malevoli che lo vogliono<br />

perdere, con insinuare nell’animo suo tanto buono e generoso.<br />

Dopo la malaugurata impresa <strong>di</strong> Sicilia, il re cominciò a mostrare una freddezza massima<br />

all’elemento francese; poscia se ne venne con quel famoso decreto del 14 giugno, <strong>di</strong> cui altra volta<br />

vi parlai; non mancò anche il decreto per l’abolizione della ban<strong>di</strong>era francese e coccarda<br />

dall’esercito e marina col rimpiazzarne una a suo piacimento con colori <strong>di</strong>versi, tanto per <strong>di</strong>mostrare<br />

all’estero che lui nulla aveva a che <strong>di</strong>videre con la Francia. Allora l’imperatore per punirlo or<strong>di</strong>nò al<br />

generale in capo dell’armata francese conte Grenier <strong>di</strong> ritirare tutte le truppe dalle Calabrie e<br />

porzione da Napoli, e formare un campo d’osservazione <strong>di</strong>etro il Garigliano, fra Sessa e Gaeta,<br />

abbandonando al destino suo cognato.<br />

Il re ha creduto il ritiro delle truppe francesi una manovra <strong>di</strong> tutti gli altolocati francesi che hanno<br />

impiego nel regno; questo fatto lo ha irritato maggiormente credendosi tra<strong>di</strong>to e spiato da tutti.<br />

Credendo anche la regina del partito <strong>di</strong> costoro, ebbe un forte <strong>di</strong>verbio con lei, e si ritirò a<br />

Capo<strong>di</strong>monte ove ora si è de<strong>di</strong>cato all’astronomia.... non volendo vedere chicchessia”.<br />

Notte è già fatta ed io dopo averle baciato con affetto la bella manina mi congedai.<br />

23 23 agosto agosto. agosto Ieri sera fui dalla bella madama Maria, che, a <strong>di</strong>re il vero, da un pezzo non vedevo, non<br />

conoscendo dove si trovasse suo marito. La fortuna volle che avant’ieri sera, accompagnando il<br />

maggiore Duverger a casa, la trovassi in compagnia <strong>di</strong> madama Duverger. Mi fece conoscere che<br />

facilmente abbandoneranno il regno <strong>di</strong> Napoli, ma non si sa la data precisa. Ella per la partenza è<br />

alquanto addolorata; durante la serata restai a cena con lei.<br />

25 25 25 agosto agosto. agosto Questa mattina c’è stato nella cattedrale un Te Deum <strong>di</strong> ringraziamento al Signore, per<br />

la ricuperata salute del re.<br />

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