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Diario Giuseppe Mallardi Capitano dei Lancieri di Murat

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Prima parte<br />

Il generale Radet con voce vibrata e franca così parlò al Papa: Avere una comunicazione<br />

<strong>di</strong>sgustosa e penosa da parte dell’Imperatore Napoleone, dovendogli <strong>di</strong> intimare <strong>di</strong> rinunziare alla<br />

sovranità temporale <strong>di</strong> Roma e dello Stato, e che non prestandosi a ciò la Santità Sua, avere<br />

l'or<strong>di</strong>ne <strong>di</strong> condurla dal generale in capo Miollis, il quale le avrebbe in<strong>di</strong>cato il luogo della sua<br />

destinazione.<br />

Il Papa rispose: “Il dominio temporale è della Chiesa romana, e noi non ne siamo che gli<br />

amministratori, l’Imperatore potrà farci a pezzi, ma non otterrà mai questo da noi, ed ora sono a<br />

voi”. Al car<strong>di</strong>nal Pacca gli fu or<strong>di</strong>nato <strong>di</strong> seguire Pio VII, nel cortile trovò la carrozza del generale<br />

Radet in cui prese posto il Papa, il car<strong>di</strong>nale Pacca ed il Radet, circondato da una mezza<br />

compagnia <strong>di</strong> gendarmi, presero la via Pia e poi per Porta Salara.<br />

16 16 luglio luglio. luglio Il Corriere porta una gran bella notizia: “Il generale Partouneaux, ebbe l’or<strong>di</strong>ne dal re <strong>di</strong><br />

lasciare Monteleone e marciare contro i paesi occupati dal nemico, per scacciarlo dall’estremo<br />

regno dove si trova fortemente annidato. L’esercito franco-napolitano marciò e colse alla sprovvista<br />

gli anglo-siculi quando operavano uno sbarco nella costa.<br />

I soldati del comandante Stuard inglese, vedendosi <strong>di</strong> fronte forze considerevoli, cercarono<br />

raggiungere le loro navi in una spaventevole fretta, abbandonando sulla spiaggia il grosso parco<br />

d’artiglieria, gran quantità <strong>di</strong> munizioni, botti <strong>di</strong> carne salata, sacchi <strong>di</strong> biscotti e moltissime armi ed<br />

effetti ecc. Circa nel numero <strong>di</strong> 200 <strong>di</strong> cavalleria rimasero prigionieri, i quali si erano allontanati<br />

dallo sbarco per operare una ricognizione all’intorno.”<br />

18 18 18 luglio luglio. luglio Con decreto reale del 14 corrente, il Sig. Villenuove, antico chirurgo dell’armata francese,<br />

è stato nominato chirurgo aiutante maggiore delle guar<strong>di</strong>e d’onore.<br />

Il brigantaggio è cresciuto ad<strong>di</strong>rittura in un modo spaventevole, massimamente nelle Calabrie,<br />

dove si <strong>di</strong>ce che sbarcarono parecchie centinaia che uniti agl’in<strong>di</strong>geni sommano a migliaia. Nelle<br />

Puglie non manca questo flagello, si trova quasi invaso tutto il regno da questi malviventi ed ogni<br />

giorno succedono saccheggi, massacri, incen<strong>di</strong> e tutto quello che può avvenire ove non regna un<br />

governo forte e stabile (secondo che <strong>di</strong>ce il duca Leto).<br />

Con decreto reale del 14 corrente fu nominato sottotenente delle guar<strong>di</strong>e d’onore il Sig. Adolphe<br />

Denantes, ufficiale del 20° reggimento francese l’Emploi.<br />

24 24 luglio luglio. luglio S.M. il re, come primo atto alla venuta sua in Napoli, abolì le commissioni militari nel<br />

regno contro i briganti; ma vedendo poi il numero <strong>di</strong> questi smisuratamente cresciuto, è stato<br />

costretto ripristinarle con decreto più rigoroso, ed ecco come si esprime nei punti più salienti:<br />

“Volendo por termine agli orrori che dai briganti vomitati sulle nostre coste si commettono ogni<br />

giorno, spettacolo spaventevole agli abitanti pacifici, S.M. ha decretato quanto segue:<br />

Sono condannati irrevocabilmente tutti i briganti che si trovano attualmente nel regno colle armi<br />

alla mano. Niuna autorità civile o militare ha da oggi in poi facoltà d’accordare perdoni o amnistia.<br />

Si confermano soltanto quelle che sono già state concedute. I briganti presi colle armi alla mano,<br />

saranno giu<strong>di</strong>cati dalle commissioni militari entro le 24 ore e puniti <strong>di</strong> morte.<br />

Le autorità civili e militari <strong>di</strong> ciascuna provincia pubblicheranno senza <strong>di</strong>stinzione, e faranno<br />

pubblicare in ciascun circondario i nomi <strong>dei</strong> capi briganti, la cui testa ha prezzo. Le autorità<br />

medesime pubblicheranno con egual sollecitu<strong>di</strong>ne la nota generale <strong>di</strong> tutti i briganti della loro<br />

provincia ecc.<br />

Chiunque avrà ammazzato o arrestato un brigante iscritto nella nota generale otto giorni dopo la<br />

pubblicazione riceverà, nel primo caso 20 ducati, nel secondo 25 <strong>di</strong> ricompensa; ne riceverà 500<br />

se avrà arrestato o ammazzato un capo banda, conosciuto e iscritto come tale.<br />

Tutti i beni <strong>dei</strong> briganti iscritti, sono confiscati, i parenti <strong>dei</strong> capi banda o <strong>dei</strong> briganti più<br />

conosciuti saranno imme<strong>di</strong>atamente arrestati. I comandanti militari riceveranno le istruzioni per la<br />

destinazione <strong>di</strong> queste famiglie.<br />

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