Diario Giuseppe Mallardi Capitano dei Lancieri di Murat

1813
28 28 febbraio. febbraio. KKöpenick
K penick penick. penick Alle ore 8 ant. precise ci siamo messi in marcia, con cielo molto uggioso e
l'aria umida e fredda, forse dovuto allo sciogliersi delle nevi. Il nostro drappello marciante è
composto di 95 uomini montati; al comando supremo abbiamo un maggiore francese, e i superstiti
della guardia d'onore napolitana sono sotto i miei ordini, come il più alto in grado.
La via che percorriamo è in semi pianura, abbastanza larga e ben fatta, ma molto fangosa;
lungo la percorrenza scorgiamo delle graziose ville fino a Potsdam. Raggiungiamo la città in ore 3
circa, percorrendo quasi miglia 9, pari a chilometri 16.
Penetriamo in Potsdam verso le ore 11 ant. attraversando un gran ponte in legno sul fiume Kavel.
La città è circondata da due fiumi, cioè Kavel e Sprea che la rendono perfettamente una vera isola.
Nel portarci alla caserma assegnata osservo lungo la via presso un caffè parecchi uffiziali
dell’armata francese con l'uniforme oscura d’infanteria, che ci salutano con indifferenza.
Il cavallo del defunto capo squadrone A. Colonna, attualmente mio, è di mantello baio bruciato,
d’anni 5, di vigorosa corporatura, avendo un bel gruppone a pallone, gambe robuste e nervose,
buona bestia per cavalleria pesante. Però ha un difetto, d'essere molto vivace, vizio che mise più
d'una volta il passato padrone al repentaglio d'essere sbalzato da sella, per qualche repentino
scarto. Nelle mie mani spero cambierà del tutto, e già si adatta a lunghe e penose marce e molte
volte senza foraggio; in segno di grato ricordo gli ho messo il nome di Ascanio.
Dopo il desinare ho fatto col mio sotto-tenente Sig. Tocco un giro per la città dove abbiamo
ammirato esternamente il magnifico Palazzo Reale, e poscia la gran galleria delle armi antiche ecc.
La città è abbastanza vasta e fa abitanti circa 26.000. La sera l'abbiamo passata un pochino al
caffè, dove ho saputo tante notizie che non vale la pena di segnare.
Potsdam Potsdam, Potsdam Brandeburg
Brandeburg,
Brandeburg
, , Ziesar Ziesar. Ziesar
5 5 marzo. marzo. Magdeburg
Magdeburg. Magdeburg Spero che qui resteremo per qualche tempo; non si conoscono ancora le
ultime disposizioni del quartier-generale. Questa città fa abitanti un circa 26.000 ed è ben
fortificata con un poderoso castello. Il comandante della piazza Maison era qui con un migliaio di
militi, oltre ad una divisione venuta giorni dietro del generale Lauriston, e si aspettano altre due. Il re
di Prussia è sempre con la sua corte a Breslavia.
Le notizie che provengono dalla Francia sono ottimiste: l'imperatore Napoleone ha organizzata
una potentissima armata di oltre 350.000 uomini dotandola di tutto l'occorrente per la prossima
campagna.
Molti corpi d'armata sono già diretti alla nostra volta per ricacciare i nemici della Francia nelle
lontane steppe russe.
Nelle ore del pomeriggio abbiamo conosciuta la seguente notizia molto allarmante: L’armata
russa comandata dal generale Wittgenstein seguita dalla divisione prussiana del famoso d’Yorck
passarono l’Oder fra Stettino e Custino, ed il generale Wintzingerode si dice abbia passato il detto
fiume presso Glogow. Per tali fatti il principe Eugenio determinò di evacuare la notte del 3 corrente
la città di Berlino, lasciando un presidio di 3.000 soldati nella città di Spandau ed il resto
dell’armata ritirarsi verso Wittemberg sul fiume Elba dove attualmente si è trasportato il quartiergenerale
del principe Eugenio.
Campagna Campagna di di Germania Germania 1813
1813
6 6 marzo. marzo. Magdeburg
Magdeburg. Magdeburg Secondo che si dice, qui aspetteremo a piè fermo i nostri nemici senza più
indietreggiare d’un palmo restando fermi dietro il fiume Elba che ha principio da Dresda e sbocca in
Amburgo. Si dice che qui verranno mano mano ammassandosi i nuovi corpi che attualmente sono in
marcia dalla Francia e la Spagna. Ora si è dato principio alla costruzione di una quantità di forni da
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