Diario Giuseppe Mallardi Capitano dei Lancieri di Murat

Terza parte
“Amico mio, che vuoi che ti dica? Siamo forse vicini ad una nuova guerra!”
“Vergine Santa”, ha esclamato madama, ed uno sguardo profondo mi ha rivolto Amalia.
“Sig. Paolo, narrateci qualche cosa”.
“Il ministro Macdonald mi ha fatto un minuto ragguaglio di tutto quello che è successo, e che io
mano mano vi dirò:
Nelle ore pomeridiane del 4 corrente, come dissi, giunse alla reggia un corriere speciale spedito
dal nostro ministro delegato in Roma ed un altro ne è arrivato questa mattina, inviato dalla
principessa Paolina, con la conferma ed i particolari della fuga di Napoleone. La fuga avvenne la
mattina del 26 febbraio alle ore 9 ant. sopra un brick armato di 26 cannoni, con a bordo 400
uomini, ed altri 1.000 vennero imbarcati su otto grosse feluche”.
“Sig. Paolo, come la principessa Paolina seppe questi minuti particolari?”
“Partendo Napoleone dall'isola, spedì un messo speciale a Livorno, che aveva tutti i dispacci
cuciti nelle suole delle scarpe; il quale prima si recò in Roma da Paolina e poscia è venuto a Napoli
sano e salvo.
In giornata è stato chiamato dal re il conte Antonio Mier, ministro delegato austriaco presso la
sua Corte, significandogli che nulla avrebbe mutato la sua condotta politica, tanto nella prospera
che nell'avversa fortuna di Napoleone, ma sarebbe rimasto fedele alle alleanze contratte. Poscia
ha fatto partire alla volta di Vienna e Londra dei corrieri speciali, confermando quello che poco
prima aveva fatto conoscere al conte Mier ecc.
Il consiglio straordinario si è riunito alle 4 pom. ed è terminato alle 7 sotto la presidenza del re;
era composto di ministri, generali e ministri di Stato tra i quali il Sirignano, Nolli e Carignano, e S.M.
ha chiesto il loro savio parere sul come comportarsi in simile circostanza. Tutti sono stati d'accordo
di rimanere nel momento fedeli al trattato d'alleanza con l'Austria dell’11 gennaio 1814, ed
osservare quale piega piglierebbe la Francia in Europa.
Ma il re, prima che cominciasse a parlare, ha pregato il duca di Gallo, ministro degli esteri, di
rinfrescare a tutti la mente col leggere il suddetto trattato facendo notare agli intervenuti le
condizioni stipulate nel n. 3 delle addizionali segrete convenute, e poscia non mantenute
dall'Austria”.
“Sig. Paolo, di che cosa tratta l'articolo 3° delle addizionali segrete?”
“Figlio mio, giacché ora può dirsi tu essere un componente della mia famigliuola, per te non avrò
segreti”. Il mentovato articolo 3° dice presso a poco così:
“S.M. il re di Napoli e S.M. l’Imperatore d'Austria, desiderando venire ad un risultato definitivo
dell’articolo IV della stipulazione segreta firmata in Napoli l’11 gennaio 1814, convengono come
segue:
1° S.M. Austriaca assicura a S.M. Napolitana un acquisto non meno di 400.000 anime da
distaccarsi dallo Stato Pontificio, promettendo l'imperatore i suoi buoni uffici per ottenere piena
sanzione dal Papa e dalle potenze alleate”.
“Domani ti narrerò il resto, essendo già tardi e un pochino stanco; però desidero che nel tempo
del tuo breve congedo venga a pranzo da noi”.
Tosto mi son levato da sedere e ringraziandolo sentitamente, gli ho stretto la mano, e baciata
quella delle dame, mi sono accomiatato.
Arrivato a casa ho notato, giusto il consueto, tutti gli avvenimenti della giornata.
6 6 marzo marzo. marzo Questa mattina il cielo è ombrato. Prima di recarmi a casa Langent, ho fatto capolino al
caffè della Meridiana, onde attingere qualche notizia sul grande avvenimento del giorno. Molte
sono le voci che circolano nella città; tutti però confermano essere fuggito Napoleone dall'isola
d'Elba, ma con versioni diverse. Chi lo dice fuggito per il momentaneo allontanamento della fregata
inglese, addetta alla sua guardia, per avvenute avarie; altri vogliono che la fuga sia stata eseguita
di concerto con gl’inglesi; altri sciocchi lo dicono trasportato lontano dall'Europa, ed altri ancora
che ciò sia una fiaba messa fuori dalla reggia.
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