Diario Giuseppe Mallardi Capitano dei Lancieri di Murat

Terza parte
francese abbiamo saputo che tra pochi giorni tutte le truppe francesi dovranno partire per Milano,
rimanendo qui solo otto battaglioni di truppe del Regno d'Italia in veste francese.
Il gran dramma dell'impero napoleonico si è chiuso con la presa di Parigi da parte degli alleati e
con l'abdicazione di Napoleone per sé e per i suoi dal trono di Francia, e col ritorno a regnare
della dinastia borbonica in persona di Luigi XVIII. Chi mai avrebbe profetizzato nel maggio 1812
questa catastrofe?
Napoleone, che era stato giudicato il più gran capitano dei nostri tempi, per lunga pezza fu
sempre favorito e protetto dalla dea fortuna, finire per essere da questa crudelmente abbandonato!
Ma purtroppo è fatalità che tutte le cose di questo mondo siano subordinate al reo destino, che ci
trascina contro la nostra volontà ad atti da noi non desiderati!
19 19 aprile. aprile. Campo Campo Campo di di Piacenza. Piacenza. Oggi è stata gran bella giornata. Alle 5.30 ant. è partito un altro
scaglione delle nostre truppe alla volta del Regno; il parco d'artiglieria si è diretto a Fiorenzuola, e
noi ora con tutto lo stato-maggiore siamo arrivati verso mezzogiorno a Borgo S. Donnino. Al campo
di Piacenza son rimaste ancora una gran quantità di truppe che mano mano riprenderanno la loro
marcia verso il Regno e l'ultima a muoversi sarà la brigata Pepe che prenderà il posto di
retroguardo. Questa tendenza di marce che ha intrapreso l'esercito napolitano, viene eseguita allo
scopo di non affaticare le truppe e rendere loro molto più agevole il vettovagliamento.
20 20 aprile. aprile. Borgo Borgo S. S. Donnino Donnino. Donnino Donnino Domani facilmente partiremo per Parma. Qui trovasi il tenente
generale Carascosa con porzione della prima divisione; la rimanenza sta a Salsomaggiore a San
Pancrazio Noceto; oltre a parecchi generali qui venuti.
Queste povere popolazioni ne portano i panni laceri, dovendo forzatamente dare tutto
l’occorrente in vettovaglie e foraggiamenti, oltre gli alloggi ecc., a tutte le truppe di passaggio, né
mancano per tale oggetto soprusi e lamentele da parte dei cittadini.
21 21 aprile. aprile. Oggi, per corriere speciale venuto da Mantova, è stato comunicato allo stato-maggiore
generale il concluso armistizio tra i belligeranti, stipulato nella giornata del 17 corrente al castello di
S. Schiarino Rizzino presso Mantova, tra i seguenti generali:
Per l'Austria il generale Neipperg, per la Francia il generale Dode de Brunerie, per il vice-re il
generale Zucchi, per l'Inghilterra Lord Bentinck, e per Murat il generale Pignatelli.
Tutti questi signori hanno sottoscritto un lungo trattato nel quale in sostanza è stata stabilita tra i
comandanti delle truppe dei belligeranti di Bellegarde e Murat e di Bentinck l'immediata
sospensione dell'ostilità alle seguenti condizioni:
1°. Le truppe francesi rientreranno in Francia dopo due giorni dalla presente convenzione.
2°. Le truppe italiane del Regno d'Italia rimarranno nelle piazze non ancora occupate dalle
truppe austro-anglo-napolitane.
3°. Le truppe forti di Osopo, di Palmanova e di Venezia con tutto l'arredamento,
munizionamento, vascelli, fregate e quanto altro ivi esistente saranno immediatamente consegnate
all'Austria.
22 22 22 aprile. aprile. Oggi lo stato-maggiore ha proseguita la marcia per Parma, e siamo giunti in questa
della città alle 11.40 ant. prendendo alloggio quasi tutti al Palazzo Ducale.
Corre voce che Milano sia in piena rivoluzione; il nostro re con corriere speciale ha fatto
conoscere al generale Millet, capo dello stato-maggiore, di rientrare subito in Bologna ove egli
risiede.
Parma Parma, Parma Reggio Reggio, Reggio
Modena Modena, Modena
Bologna Bologna. Bologna
27 27 aprile. aprile. Nel pomeriggio, passeggiando per le città col Carafa, abbiamo incontrato diversi
generali austriaci, i quali hanno poco lungi da Bologna le truppe.
292