Diario Giuseppe Mallardi Capitano dei Lancieri di Murat

1807
10 10 febbraio febbraio. febbraio Anche oggi vi è gran baldoria, come ultimo giorno di carnevale; le maschere si trovano
da per dovunque, molti militari di soppiatto si mascherano scimmiottando i napolitani.
12 12 febbraio febbraio. febbraio
Ieri nelle ore pomeridiane mi recai al palazzo del duca D. Filippo Leto in via Toledo al
n. 317, palazzo proprio, come è segnato sulle lettere.
Salite le scalinate del bel palazzo, un cameriere subito mi domandò che desiderava, e saputo
l'oggetto, mi fece sedere in sala, ed andò ad annunziarmi al duca, il quale dopo una buona
mezz'ora mi ricevette. Dopo lette le lettere mi domandò molte cose di Polignano, volle sapere da
quando era in Napoli ecc. Io lo pregai di qualche raccomandazione al mio colonnello, per avere un
occhio benigno su di me. Egli mi disse: “Chi è il vostro colonnello?” Risposi: “Mario Clary, nipote
della regina”.
“Basta, basta…” e così prese un foglio e scrisse. Finita la lettera, me ne lesse il contenuto e
soggiunse: “la presente subito sarà spedita al signor Lucotte, ministro di Palazzo Reale, e lui quale
mio amico penserà come meglio contentarmi”. Poscia con bel garbo mi licenziò, dicendomi di farmi
vedere fra una settimana.
14 14 febbraio febbraio. febbraio Ho fatto buona amicizia con un tal Chourient, mio camerata, caporale, che fa parte
del quarto squadrone il quale è un appassionato annotatore di tutto quello che succede nella
giornata, tanto che ho voluto imitarlo, per fare qualche cosa. Egli parla bene l'italiano ed è
abbastanza istruito, perché fece i suoi studi in un seminario di Marsiglia, da dove poi fuggii,
arruolandosi nel reggimento che partiva alla volta d'Italia; è un giovine colto e modesto, e si trova
da 15 mesi nell'Italia e sta per essere promosso brigadiere.
Il camerata Chourient si è preso da sé l'incarico di insegnarmi il francese; io ho accettato
gentilmente l’offerta, e lui da oggi è il mio maestro.
17 17 febbraio febbraio. febbraio Ieri, con mio gran giubilo, uscii la prima volta in squadrone alle manovre; veramente
eseguisce più il cavallo le evoluzioni che la mia mano; il difetto sta che poco conosco i comandi in
francese.
23 23 febbraio febbraio. febbraio Ieri ci fu ispezione militare dal nostro generale colonnello Faligny. Dopo la medesima,
fui chiamato dal mio colonnello Sig. Clary, il quale mi fece parecchie dimande e fra l'altro vuole
conoscere se aveva ricevuto tutto l'occorrente corredo militare e la divisa di parata.
2 2 2 marzo marzo. marzo Ieri, domenica ci fu alla riviera di Chiaja alle ore 11 ant. grande rivista alle truppe del
presidio della capitale, in occasione della venuta di cinque battaglioni di coscritti francesi, arrivati
da pochi giorni in Napoli. Il re dopo la rivista fece eseguire dalle truppe diverse manovre a fuoco,
con grandissimo divertimento della popolazione; io vidi il re molto da lontano.
Domenica fu aperto al pubblico alle ore 12 ant. un palazzo elegantemente mobiliato da giuoco
d'azzardo, con autorizzazione dello Stato e con profitto del medesimo di ducati 180 mila annui.
3 3 marzo marzo. marzo È uscita un'ordinanza della prefettura di polizia, che il pubblico napolitano mette in
ridicolo, ma che le persone serie credono buona: parla del modo come devono essere disciplinate
le donne pubbliche; devono essere numerate e descritte in un registro, con obbligo di rinnovarsi il
foglio di matricola ogni mese, ed essere anche assoggettate ad una visita mensile medica, e
pagare una relativa tassa secondo la qualità della persona e di lucro che ricava dalla bellezza,
eccetera.
5 5 marzo marzo. marzo La nostra compagnia ieri alle ore 6 pom. ha preso servizio al Real Palazzo fino alla sera
del 10 corrente. Ho rivisto il re uscire alla passeggiata alle ore 11 ant. molto da vicino, e mi ha fatto
poco o nulla impressione: ha il viso di un fraticello arzillo e scaltro, e non di un militare; io l'ho fatto
notare al caporale Chourient, il quale mi ha dato queste notizie dal suo tabblettes.
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