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Diario Giuseppe Mallardi Capitano dei Lancieri di Murat

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Dato il segnale, tutti e due si mossero l’un contro l’altro; il Rochambeau, giunto sulla linea delle<br />

spade, tirò sull’avversario ma con tutta la sua gran perizia, il colpo andò a vuoto. Allora il Manhès<br />

mosse sull’avversario e gli scaricò il colpo quasi a bruciapelo; il marchese <strong>di</strong> Rochambeau restò<br />

gravemente ferito nel basso ventre cadendo bocconi a terra.<br />

Il generale poscia, rivolgendosi ai suoi padrini, così <strong>di</strong>sse: Signori, perdonate il <strong>di</strong>sturbo che ho<br />

potuto recarvi quest’oggi, e ve ne sono obbligatissimo, costretto, come sapete, a scendere sul<br />

terreno con giovanotti, i quali credono fare atto <strong>di</strong> bravura, recando insulto a vecchi soldati come<br />

voi ecc….<br />

I padrini del generale Manhès sono stati i generali Aymé e Soye, ed i colonnelli Fontainier e<br />

Colbert per Rochambeau. Il povero ferito fu trasportato da quattro soldati, ravvolto in una coperta<br />

da campo, alla sua tenda, dove lo attendevano i chirurghi.<br />

3 3 agosto agosto. agosto Il marchese Rochambeau fu creduto da noi morto, ma dopo la visita <strong>di</strong> parecchi chirurghi,<br />

e massimamente del celebre chirurgo del quartier generale del re Sig. Peborde, ci venne assicurato<br />

che sarebbe stato salvo. Il generale Manhès ha ricevuto nella sua tenda parecchie visite e<br />

congratulazioni da tutti gli alti funzionari <strong>di</strong> Corte e da molti generali.<br />

14 14 agosto agosto. agosto agosto Diverse barche cariche <strong>di</strong> grano reduci da Crotone, il 12 sono state catturate da una<br />

fregata inglese.<br />

Il prode colonnello Guglielmo Pepe, ufficiale d’or<strong>di</strong>nanza del re, ha compiuto un bell’atto <strong>di</strong><br />

valore. La notte passata, con una scorridora bene armata, ha catturato dopo un gagliardo<br />

combattimento una barca nemica con otto spie del generale inglese Stuart.<br />

16 16 agosto agosto. agosto Ieri, ricorrendo l’anniversario della nascita dell’Imperatore Napoleone, il re passò la<br />

rivista in or<strong>di</strong>ne <strong>di</strong> battaglia a tutto l’esercito.<br />

Il nemico sempre favorito dal vento e dalla corrente del canale, si avvicinò al nostro lido con tutta<br />

la sua squadra, mentre che il re attraversava le tre <strong>di</strong>visioni francesi e la napolitana, e gridavasi da<br />

tutti i corpi: viva l’Imperatore, viva il re!<br />

Le nostre batterie lungo il lido invece <strong>di</strong> fare salve in bianco, come è costume praticarsi in simili<br />

occasioni, tiravano a colpi pieni per tenere lontana la squadra inglese che ci molestava con bombe<br />

e palle, che cadevano nelle nostre file.<br />

Il re con la sua in<strong>di</strong>fferenza massima faceva ciambellare e caracollare il suo bel cavallo, né<br />

cercò affrettare il passo, nello scorrere la fronte d’ogni singolo reggimento messo in colonna. Finita<br />

la rivista tutti i corpi passarono <strong>di</strong> corsa davanti al re, a un centinaio <strong>di</strong> tese verso l’interno, e così finì<br />

la cerimonia.<br />

19 19 agosto agosto. agosto Ieri mentre si faceva colazione, verso le 11 ant., le nostre trombe dettero il segnale del<br />

buttasella; tosto siamo usciti dalla tenda ed abbiamo saputo che si sarebbe partito imme<strong>di</strong>atamente<br />

per Reggio. Dopo circa una decina <strong>di</strong> minuti si dava dal nostro colonnello Campana l’or<strong>di</strong>ne <strong>di</strong><br />

partire. Verso le ore 1.40 pom. circa siamo sulle alture che dominano Pettimele, ed al nostro occhio<br />

si presenta un delizioso orizzonte.<br />

La squadra inglese aveva attaccato fin dalle ore 10 ant. la città <strong>di</strong> Reggio con grossi e piccoli<br />

legni del numero <strong>di</strong> 48. Questa forte squadra era favorita da vento propizio che la spingeva verso il<br />

lido. Tutte le barche napolitane si erano rifugiate nel piccolo seno della spiaggia <strong>di</strong> Pettimele a<br />

qualche miglio <strong>di</strong> lontananza sulla destra <strong>di</strong> Reggio, fra due batterie ivi ben piazzate.<br />

Il generale Cavaignac, comandante le truppe del luogo, non appena vide il nemico ed il suo<br />

obiettivo, fece con celerità <strong>di</strong>stribuire le sue forze dove più urgeva il bisogno.<br />

Mise sotto il comando del Maresciallo <strong>di</strong> campo Zenar<strong>di</strong> il reggimento Corso ed i battaglioni del<br />

2° infanteria leggiera ed il 4° <strong>di</strong> linea, <strong>di</strong>retti sulle alture della spiaggia <strong>di</strong> Pettimele, con or<strong>di</strong>ne <strong>di</strong><br />

soccorrere i punti più minacciati.<br />

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