Diario Giuseppe Mallardi Capitano dei Lancieri di Murat

Terza parte
Al nostro comando non mi è riuscito d’adempiere oggi stesso le formalità prescritte, per potere
ottenere il soldo che mi spetta; lo farò nella mattinata del dimani.
28 28 maggio. maggio. Salerno Salerno. Salerno Questa mattina alle 8 ant. mi sono presentato al comando militare napolitano,
e dopo avere eseguite quelle date formalità volute, mi è stato concesso il permesso di potermi
trasferire in Napoli, dopo aver dato il mio ricapito.
Verso le 10 ant. ho avuto la fortuna di poter ottenere un posto in carrozza da viaggio che faceva
rotta per Napoli, raggiungendo la capitale alle 4 pom.
Nel corso della serata mi son recato dalla famiglia Langent e col mio massimo piacere l'ho
trovata molto sollevata, nutrendosi la speranza che il Sig. Paolo stia per essere conservato nel suo
alto impiego come insostituibile.
29 29 maggio. maggio. Napoli Napoli. Napoli Ieri al giorno giunsero da Salerno due bastimenti da trasporto aventi al loro
bordo militari esteri che facevano parte dell’armata napolitana. Questa mattina poi si sono
imbarcati ancora nei detti bastimenti altri militari esteri, che in tutto forse raggiungono un migliaio,
tra francesi, corsi, romani, toscani e lombardi, e sotto mezzogiorno hanno fatto vela per
Civitavecchia, ove saranno sbarcati quelli dello Stato Pontificio, indi i toscani a Livorno, i lombardi, i
corsi e i francesi a Genova.
Il Sig. Paolo ora va tutti i giorni al Ministero della Guerra e Marina a sbrigare le mansioni inerenti
al suo uffizio, a cui presiede per il momento un generale austriaco.
30 30 30 maggio maggio. maggio Si dice che il re Ferdinando si trovi in Messina, già pronto a far vela per Napoli; e alla
real Favorita di Portici fervono i lavori di allestimento. Ieri giunse su d’un gutter inglese il cavaliere
Medici, Consigliere di Stato di re Ferdinando, con provenienza dalla Sicilia.
Si vuole che il re Gioacchino sia rimasto per tre giorni nell'isola d’Ischia nascosto, e che poi sia
stato preso a bordo d'un veliero che faceva rotta per la Francia.
31 31 maggio maggio. maggio Nella mattinata mi son recato alla casa del capo-squadrone Sig. Huiart, che per fortuna
ho trovato ancora in casa; dal quale ho saputo che gli è stato accordato il permesso di poter
rimanere in Napoli fino al 30 giugno prossimo. È inutile il dire il suo gran dolore per la sciagurata
fine del re Gioacchino, e di conseguenza per la condizione disastrosa di tutti quei pochi francesi
rimasti al militar servizio di Napoli. Madama si dispiace, dopo aver accettata la cittadinanza
napolitana, di lasciare il bel cielo della capitale, che ella trovava impareggiabile.
Il Sig. Paolo ora è un poco più tranquillo del solito e tutti i giorni va al Ministero della Guerra e
Marina per attendere alle sue mansioni nel ramo del suo uffizio; del pari tutti gl’impiegati del detto
Ministero sono stati obbligati a rimanere ai loro posti. Ora, tanto gl’impiegati civili che i militari sono
stati messi al mezzo soldo, per disposizione reale.
1° 1° luglio luglio. luglio Nella capitale regna la massima tranquillità; le truppe austriache sono state distribuite nel
regno facendo cessare ogni agitazione. L'esercito siciliano di re Ferdinando ha incominciato il
servizio nella città, coadiuvato dalla soldatesca austriaca.
2 2 giugno giugno. giugno Cominciano già i grandi preparativi per ricevere il re Ferdinando, reduce dalla Sicilia, in
vari punti principali della città.
Nel corso della mattinata è arrivata a Baia la flotta anglo-sicula con re Ferdinando, che trovasi
tuttora a bordo del vascello inglese The Queen. Ho ripreso di bel nuovo la spoglia borghese per
essere più libero nei miei movimenti per la città.
Questa mattina sono stato per un poco al caffè della Meridiana e sono andato via nauseato,
vedendomi attorniato da uffiziali tanto dell’armata austriaca che della marina inglese.
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