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Diario Giuseppe Mallardi Capitano dei Lancieri di Murat

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Seconda parte<br />

14 14 agosto agosto. agosto agosto . Dal bivacco <strong>di</strong> Sagan. Alle 5.30 ci siamo messi in rotta per Sprottau, avendo sempre<br />

sulla nostra destra il fiume Bober; dopo 4 leghe <strong>di</strong> marcia, pari a chilometri 15, abbiamo incontrata<br />

la città <strong>di</strong> Sprottau, messa sul confluente chiamato Sprotte. Noi abbiamo proseguita la rotta per il<br />

villaggio <strong>di</strong> Altos messo sul Bober, <strong>di</strong>stante da Sprottau un 4 leghe.<br />

Qui ci siamo accampati molto lungi dal villaggio, funzionando il 3° e 4° reggimento corazzieri da<br />

retroguardo.<br />

16 16 agosto. agosto. Bunslau Bunslau. Bunslau Alle 5.30 mentre sorge il sole, è stato dato il segnale del marche. Oggi la<br />

nostra rotta è stata per Görlitz, tappa <strong>di</strong> leghe 11, pari a chilometri 41, che abbiamo percorsi in ore<br />

6 circa.<br />

La via da noi battuta è stata abbastanza lunga e molto accidentata, e presso il villaggio <strong>di</strong><br />

Naumburg abbiamo fatto una piccola sosta, tanto per abbeverare cavalli al fiume Quers, e tosto<br />

abbiamo ripresa la marcia per Görlitz, raggiungendo la meta dopo mezzogiorno. Noi ci siamo<br />

accampati molto lungi dalla città, trovandosi bivaccata intorno al paese la guar<strong>di</strong>a imperiale col<br />

suo quartier-generale, ed a poca lontananza da noi si trova il corpo della giovine guar<strong>di</strong>a, dalla<br />

quale abbiamo conosciuta la notizia essere in città l'Imperatore. Il nostro generale in capo, con i<br />

generali <strong>di</strong> <strong>di</strong>visione e brigata si sono recati subito in città, e dopo circa un paio d'ore sono ritornati.<br />

Nel corso della serata il mio capitano mi ha comunicato una grande notizia che cioè trovasi in<br />

città al fianco dell'Imperatore il re <strong>Murat</strong>, il quale nel corso del <strong>di</strong>mani ispezionerà il nostro corpo <strong>di</strong><br />

cavalleria. Il mio capitano vedendo la mia incredulità, così mi ha soggiunto: or ora vengo dal nostro<br />

colonnello il quale mi ha mandato a chiamare in fretta e furia, così <strong>di</strong>cendomi:<br />

Domani ci sarà rivista generale alle ore 6 ant. dal re <strong>Murat</strong> per espresso or<strong>di</strong>ne dell'Imperatore,<br />

e vuole che gli siano usati tutti i riguar<strong>di</strong> come a persona del suo rango. Alla presenza del colonnello<br />

vi era uno uffiziale dello stato-maggiore <strong>di</strong> Latour-Maubourg, il quale voleva conoscere il numero<br />

<strong>dei</strong> militari napolitani che militano nel nostro reggimento. Alla staffetta il colonnello ha dato la<br />

presente nota: I napolitani sono in tutto 29 e militano nel 3° reggimento corazzieri 6° squadrone 4°<br />

plotone formato da un tenente, un sotto-tenente, tre marescialli d'alloggio e quattro briga<strong>di</strong>eri, la<br />

rimanenza militi. Appena l’uffiziale ha ricevuto in iscritto la presente nota dal nostro colonnello, è<br />

partito.<br />

“Ecco, mio caro amico, tutto quello che sinceramente posso <strong>di</strong>rti. Forse domani potrò aggiungerti<br />

qualche altra cosa <strong>di</strong> più, perché ora ritorno <strong>di</strong> nuovo dal colonnello”.<br />

Appena ricevuta la suddetta notizia, tosto l’ho comunicata ai miei commilitoni, i quali al par <strong>di</strong><br />

me sul principio l’hanno creduta una ciarla, ma poi visto la mia serietà si sono convinti.<br />

Abbenchè molto stanco della marcia fatta, ho cercato riposarmi, ma durante la notte non ho<br />

potuto riconciliare il sonno, tanti sono stati i pensieri tumultuosi che opprimevano il mio povero<br />

cervello, e ho dovuto levarmi e segnare al lume d’una fetida candela la chiusura degli avvenimenti<br />

della giornata.<br />

17 17 agosto. agosto. Dal Dal bivacco bivacco <strong>di</strong> <strong>di</strong> <strong>di</strong> Görlitz Görlitz. Görlitz Alla mezzanotte è cessato l'armistizio, ed oggi siamo in piena<br />

guerra.<br />

Suona la sveglia e tosto tutti si levano e ognuno accu<strong>di</strong>sce alle sue mansioni. Vedo il mio oriuolo<br />

al sorgere del sole e segna le 5.30; mi reco dal mio capitano per conoscere se ci sono or<strong>di</strong>ni, ed<br />

egli mi <strong>di</strong>ce: “Amico, cerca <strong>di</strong> fare stare in buon assetto il nostro squadrone e massimamente i<br />

napolitani, chè si troveranno fra poco al cospetto del tuo sovrano”.<br />

“Ci ho pensato fin da ieri sera, a tenerli avvisati”.<br />

“Hai fatto benissimo; ora ti voglio <strong>di</strong>re qualche altra cosa che ieri non era a mia conoscenza e<br />

che poi nel corso della serata il nostro colonnello mi riferì:<br />

Ieri dunque dopo il nostro arrivo qui, Latour-Maubourg fu dall'Imperatore per ricevere i suoi<br />

or<strong>di</strong>ni; nell'uscire incontrò in una delle sale il re <strong>Murat</strong> in compagnia del principe Berthièr. Il Latour-<br />

Maubourg tosto li salutò, il re desiderò conoscere da lui il quantitativo <strong>dei</strong> napolitani che militavano<br />

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