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Diario Giuseppe Mallardi Capitano dei Lancieri di Murat

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1809<br />

con la Repubblica si spretò, mandando ai cavoli l'abito talare; venuta poi la restaurazione, fu<br />

costretto a emigrare, andando ramingo per l'Italia… Coll’entrata in Napoli dell'armata francese nel<br />

febbraio 1806, venne con loro facendo quasi da guida.<br />

Ammirato da essi quale buono cavalcante, <strong>di</strong>sse essere stato un capitano <strong>di</strong> cavalleria<br />

nell'esercito borbonico, prima della Repubblica, e poi fu costretto a emigrare.<br />

Visto egli cominciare a costituirsi il 1° reggimento cacciatori a cavallo napolitano, fece <strong>di</strong>manda<br />

d’esservi ammesso. Lo stato maggiore francese conosciuto il registro del suo reggimento in cui<br />

aveva militato, trovò al suo posto C. Napolitani, che voleva <strong>di</strong>re cappellano, che dai francesi fu<br />

viceversa interpretato capitano e venne ammesso quale capitano nel 1° cacciatori a cavallo, in<br />

prosieguo partì per la Spagna.<br />

30 30 ottobre ottobre. ottobre Ieri fu affisso l’or<strong>di</strong>ne del giorno col quale il 30 novembre passeremo alla capitale nella<br />

caserma <strong>di</strong> Montecalvario.<br />

Il mio cavallo posso <strong>di</strong>re che ora è l'invi<strong>di</strong>a <strong>di</strong> parecchi miei colleghi; tutto quello che mi <strong>di</strong>sse e<br />

mi suggerì il Sig. Duverger l’ho trovato esatto; posso <strong>di</strong>re che questo puledro l'ho fatto io <strong>di</strong> sana<br />

pianta, curandone tutti i giorni la sua educazione.<br />

In tutti gli uffiziali e bassi uffiziali ci è dell'emulazione, e similmente nelle guar<strong>di</strong>e; tanto vero che<br />

ieri nell'or<strong>di</strong>ne del giorno il nostro colonnello <strong>di</strong>chiarò essere sod<strong>di</strong>sfatto, ed in premio ci fa passare<br />

prima del tempo stabilito alla capitale.<br />

Tanto siamo a conoscenza <strong>di</strong> qualche cosa per i fogli che <strong>di</strong> tanto in tanto leggiamo; oltre al<br />

Monitore e Corriere napolitano, viene l'Arno <strong>di</strong> Firenze, il Campidoglio <strong>di</strong> Roma, la Gazzetta <strong>di</strong><br />

Milano e le Moniteur de Paris.<br />

Qui si vocifera con insistenza che alla fine del mese già staremo nella capitale. Quasi tutti i giorni<br />

il nostro colonnello va in Napoli, e vi sono delle sere che non ritorna; da quando è venuto fra noi il<br />

maggiore Napolitani si prende questa libertà.<br />

13 13 novembre. novembre. novembre. Il Monitore napolitano porta la notizia che S.M. il re partì la sera <strong>di</strong> giovedì 9 per<br />

Roma allo scopo <strong>di</strong> passare la rivista alla <strong>di</strong>visione dell'armata napoletana lì stazionata, ed il<br />

sovrano rimarrà per otto giorni fuori della sua capitale.<br />

Ieri domenica. Qui nulla ci è da fare, non si sa come passare il tempo; se non fosse che mi<br />

occupo un poco <strong>di</strong> equitazione in lunghe passeggiate a cavallo, mi morirei certamente <strong>di</strong> noia.<br />

16 16 novembre novembre. novembre Leggendo questa mattina il foglio <strong>di</strong> Roma, il Campidoglio, in data del 12 corrente<br />

leggesi il seguente articolo sull'arrivo del nostro re.<br />

“La pace che abbiamo annunziato nei giorni passati, fu accolta con gran gioia nella nostra città<br />

più <strong>di</strong> qualunque altra città d'Italia. Mentre si preparavano le feste, e se ne facevano, si sparse<br />

improvvisamente la notizia dell'arrivo del re delle due Sicilie, nella sua qualità <strong>di</strong> luogotenente<br />

dell’Imperatore, comandante in capo dell'armata che, viene visitare le truppe e le fortezze degli<br />

Stati romani.<br />

S.M. giunse ieri sera, e sebbene entrasse in città a notte avanzata, e quasi inaspettatamente, pur<br />

fu accolto dal popolo accorso in folla da ogni parte, con sentimenti <strong>di</strong> vera gioia, ed in mezzo agli<br />

applausi ed alle voci, ripetute evviva l’Imperatore! Fu la S.M. ricevuto fuori la porta <strong>di</strong> San Giovanni<br />

dal signor governatore <strong>di</strong> Roma, conte generale Miollis alla testa del suo Stato maggiore; erano<br />

sulle armi non meno le truppe <strong>di</strong> linea che le civiche della città; nel medesimo luogo venne il re<br />

complimentato dal presidente della cerimonia amministrativa del Senato.<br />

S.M. andò ad alloggiare al palazzo Borghese, dove questa mattina ha ricevuto gli omaggi della<br />

Consulta, presentata dal signor governatore generale, e da tutte le autorità civili e militari.”<br />

Ora le Moniteur de Paris dà le seguenti notizie del 4 novembre: “Da quattro giorni fervono i<br />

gran<strong>di</strong> preparativi al palazzo della città per ricevere S.M. l’Imperatore che deve desinare all’Hotel<br />

de Ville il giorno del suo ingresso nella capitale. Dopo la festa vi sarà gran ballo. In Aversa il<br />

generale Rey organizza le legioni delle guar<strong>di</strong>e imperiali che ritorno a Parigi. S.A. l’arcicancelliere è<br />

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