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Diario Giuseppe Mallardi Capitano dei Lancieri di Murat

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Terza parte<br />

“Amico mio, a due cose doveva pensare il re: prima, a dare la costituzione per placare gli animi,<br />

come fece il re Fer<strong>di</strong>nando in Sicilia, e poscia a lasciare una decina <strong>di</strong> mila uomini nel Regno, i quali<br />

con l'ausilio <strong>dei</strong> corpi delle guar<strong>di</strong>e provinciali avrebbero garantito la tranquillità del nostro Regno.<br />

Tu non sai quali gravi subbugli son cresciuti in alcune province del Regno, perché il re è contrario a<br />

largire la Costituzione, e più <strong>di</strong> tutti sono aumentati i torbi<strong>di</strong> tanto nel Cilento che negli Abruzzi”.<br />

Il cameriere è venuto ad annunziare la tavola esser pronta. Nella bella e ricca sala da pranzo vi<br />

erano <strong>di</strong>sposti tre coperti: uno per il duca, l'altro per la nipote, ed il terzo per me. Il pranzo è stato<br />

molto lauto, servito in finissima porcellana e ricca argenteria. Durante il desinare il <strong>di</strong>scorso si è<br />

raggirato sulla <strong>di</strong>sastrosa ritirata <strong>di</strong> Russia e poscia su quella catastrofica <strong>di</strong> Lipsia ecc. Dopo pranzo<br />

ho pregato il duca se s’interessasse della mia curiosa e <strong>di</strong>fficile posizione attuale.<br />

“Perché <strong>di</strong>ci curiosa e <strong>di</strong>fficile? Tu sai che oltre ad essere piazzato bene, hai <strong>di</strong>ritto<br />

all'avanzamento <strong>di</strong> un grado nella stess’arma <strong>dei</strong> corpi delle guar<strong>di</strong>e reali, e <strong>di</strong> due in milizie<br />

or<strong>di</strong>narie.<br />

Al secondo piano del mio palazzo è venuto ad abitare dal maggio 1813 il Sig. Langent,<br />

segretario capo del ministero della guerra e marina, col quale sono nei migliori rapporti; con lui<br />

voglio consigliarmi e poscia vedere se sia il caso <strong>di</strong> parlarne al principe Pignatelli, attuale sergente<br />

provvisorio del detto ministero. Rivolgermi al principe <strong>di</strong> Campana non sarebbe opportuno, essendo<br />

la guar<strong>di</strong>a del corpo al completo dell’uffizialità, secondo che mi hai fatto conoscere. Basta, amico<br />

mio, farò tutto quello che si può”.<br />

“Sig. duca, almeno per il momento ottenere il permesso <strong>di</strong> potere indossare panni civili, non<br />

avendo altra uniforme da sostituire a questa logorata”.<br />

“Ma lasciami qualche giornata <strong>di</strong> respiro e poi vedrai, se ho potuto ottenere qualche cosa al tuo<br />

riguardo”. Tosto egli ha scritto un biglietto al Sig. Langent, per chiedergli quando era possibile <strong>di</strong><br />

poterlo trovare <strong>di</strong>sponibile in casa, e l’ha inviato subito col servo. Al ritorno questi ha fatto<br />

conoscere che <strong>di</strong>verse persone erano nel salotto ad attendere il Sig. duca. Subito mi son licenziato,<br />

ed egli mi ha raccomandato <strong>di</strong> ritornare la sera seguente.<br />

Nella serata il capitano Cirelli mi ha fatto conoscere che egli non potette ottenere un'u<strong>di</strong>enza dal<br />

funzionante ministro della guerra, e la sua istanza dovette inviarla gerarchicamente.<br />

11 11 11 marzo marzo. marzo Questa mattina il capitano Cirelli ha ricevuto dal Ministro della Guerra e Marina la<br />

seguente <strong>di</strong>sposizione che suona in questi termini:<br />

Dietro accurata relazione me<strong>di</strong>ca cerusica, eseguita dal maggiore Gros <strong>Giuseppe</strong> della Guar<strong>di</strong>a<br />

del Corpo, il funzionante Ministro <strong>di</strong>spone quanto segue.<br />

1°. Il tenente Insabato Salvatore ed il sotto-tenente Risi Luigi <strong>dei</strong> Veliti a cavallo, ritornati malati<br />

dai campi della Germania, possono da oggi passare allo spedale, come similmente il briga<strong>di</strong>ere<br />

Maringola <strong>Giuseppe</strong> del medesimo corpo.<br />

2°. Il capitano cav. Della Verga Antonio, mancante del braccio sinistro, che fece le campagne<br />

del 1812 e 13, viene con la presente data piazzato nei veterani della Guar<strong>di</strong>a Reale.<br />

3°. Alla Guar<strong>di</strong>a d’Onore Bruno Francesco, il quale ebbe parecchie falangi <strong>dei</strong> pie<strong>di</strong> e delle<br />

mani amputate per congelazione sofferta in Russia, si accordano le chieste <strong>di</strong>missioni.<br />

Napoli, li 10 maggio 1814<br />

Funz. Ministro della Guerra<br />

Il Segretario <strong>di</strong> Stato Pignatelli<br />

Dopo letta la presente <strong>di</strong>sposizione, il Cirelli così ha favellato: “Molta curiosa è la nostra<br />

posizione; non possiamo ottenere una licenza essendo in guerra lo Stato, né rifarci l'uniforme<br />

perché non sappiamo in quale reggimento saremo piazzati”.<br />

Il palafreniere del sotto-tenente Di Caprio Luigi, mi ha portato una lettera, nella quale vi era<br />

acclusa la nota come è stato formato il piazzamento delle Guar<strong>di</strong>e del Corpo, in due squadroni ed<br />

in quattro compagnie, come segue:<br />

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