Dizionario di erudizione storico-ecclesiastica 23.pdf - Bibliotheca ...

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mesi in cui cadevano le solennità
di Pasqua di Piesurrezione, e del
santo Natale ; ma sussistendo la
prima disposizione, che per un
tempo pur comprese gl'impiegati
camerali, fu poi tolta la seconda
della eccettuazione dei due mesi
mentovati. La congregazione particolare
per la riforma economica
del palazzo apostolico, ed abolizione
degli abusi, da Pio VII fu i-
stituita con editto del cardinal Con-
salvi segretario di stato, in data
9 luglio 1800, deputando a farne
parte i cardinali Pignattelli, Antonio
Doria, e Braschi, ed i mon-
signori Caraffa maggiordomo, e Lui-
gi Gazzoli chierico di camera e
presidente di s. Michele per se-
gretario con voto, poi creato car-
dinale. A questa medesima con-
gregazione fu commessa la ridu-
zione e riforma di tutte le pro-
pine e mancie solite pagarsi dai
nuovi cardinali in occasione della
loro creazione, non meno che per
il ricevimento del cappello e del-
la berretta cardinalizia, se fuori di
Roma fossero i promossi, avendo
in vista lo stato ristretto genera-
le in cui si trovavano le famiglie
dopo i passati disastri, e la nota-
bile diminuzione del quantitativo
delle provviste ecclesiastiche. 11 cav.
Lunadoro, Relazione della corte di
Roma, dell'edizione di Bracciano
1646, a pag. 269, ci dà la nota
delle mancie che si pagavano dai
nuovi cardinali dopo il concistoro
pubblico a'suoi tempi. La nota ri-
formata da Pio VII stampata è
reperibile alla tipografia camerale
in Roma. Con queste disposizioni
Pio VII die bell'esempio di modera-
zione, incominciando la riforma economica
delle spese pel proprio
palazzo che contribuiva l'erario pon-
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tificio, conciliabile colle sue ristret-
tezze, senza però dimenticare i cor-
rispondenti riguardi, che sono in-
dispensabili al servizio di sua sa-
gra persona nella duplice raj)pre-
sentanza di Papa e di Sovrano, e
al decoroso corteggio del princi-
pato, sopprimendosi le superfluità.
Il nuovo metodo, le abohzioni, le
riforme, e i provvedimenti adotta-
ti dalla congregazione deputala,
anche pel futuro e più regolar
ordine dell'amministrazione del palazzo
apostolico, vennero da Pio VII
formalmente approvati, e corrobo-
rati col contenuto del moto- pro-
prio: Veconomia del pubblico era-
rio, e la riforma di molti oggetti
della medesima, in data 28 novembre
1800. Noi ci contenteremo
riportarne qui un breve sunto
delle cose principali, potendo
supplire pel resto quanto superiormente
abbiamo detto, e quan-
to poscia si dirà su questo inte-
ressante punto.
Nel moto -proprio di Pio VII
primieramente resta confermata l'a-
bolizione delle parti di pane e
vino fatta da Pio VI con suo chiro-
grafo del primo luglio del 1797.
Si aboliscono tutti gli assegnamenti
che solevano darsi a diversi fami-
gliari, consistenti in cere, olio, carbone
, carbonella , legna , fascine
droghe, neve, tritello, fieno, biada,
mantenimento di cavalli, uso di
carrozze, letti, biancherie, mobilio
e tutto altro ec, in generi o in
compensa di denari. Si aboliscono
tutte le colazioni, e qualunque ri-
cognizione in pane e vino ed altro
che godevano diversi famigliari in
occasione delle cappelle papali, nel-
le feste solenni, e in altri tempi e
circostanze. Si aboliscono le sta-
gnate, che nelle dette occasioni so-
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