Dizionario di erudizione storico-ecclesiastica 23.pdf - Bibliotheca ...

ajtì FEL
ili LlbeiiOb Ma siccome questa è
felsissima, per le ragioni che si diranno
all'articolo s. Liberio^ sul-
l'autorità de' moderni scrittori piìl
critici , il Novaes conchiude nella
erudita e critica vita che ci ha dato
di s. Felice II, di non credere po-
tersi sostenere il papato legittimo
di Felice; imperciocché egli aggiun-
ge , che Liberio ne da Dio , né
dagli uomini fu degradato, dunque
come poteva nel suo tempo esser
Felice legittimo Pontefice? E se il
fu, dicasi da chi gli fu tolto il
suo legittimo pontificato? Con que-
sto però il Novaes non intende di ne-
gare la santità ed il martirio di Feli-
ce, potendo ben accadere, che depa-
sto egli dall' antipapato, nel ritorno
a Roma di Liberio, e ritiratosi alla
sua tenuta di Ceri, quivi santamen-
te vivesse , e col martirio consumasse
i suoi giorni. Cosi il Novaes.
Oltre agli autori citati, possono con-
sultarsi in questa controversia il
Baronio all'anno SSy, n. 59, 61,
63, 67, e all'anno 36'/, n. i4; lo
Schelstrate, Antiq. illustra iom. I,
diss. 2, cap. 9; il Tillemont, t. VI,
Annot. 60, in Hist. Arìanor., pag.
il Lambertini, De serv. Dei
778;
heatlf., lib. IV, par. 2, cap. 27,
n. i4; ed il Papebrochio, in Pro-
pyleOy diss. 9, De s. Felicìs episcopatu
romano f pag. 53; e diss. io,
De martyrio s. Fdicis^ pag. 56.
FELICE III (s.). Papa L. Fu
detto secondo da quelli che non
contano per legittimo il precedente,
ed è III di tale nome se si ponga
quello fra il numero de' legittimi
Pontefici. Fu innalzato alla santa
Sede il giorno 8 marzo dell' anno
483. Nacque in Ptoma da Felice
prete cardinale de' ss. Nereo ed A-
chilleo; fu, come credesi, canonico
regolare, e terz' avolo di s. Grego-
FEL
rio I ( ^. Papebrochio in Conat.
Cron. ad s. FeUceni II], pag. 1 56,
n. 1). Alcuni lo fanno cardinale prete
del medesimo titolo de' ss. Nereo
edAchilleo. Apparteneva questo Pon-
tefice alla famiglia Anicia, la più po-
tente j la più ricca, la più nobile
che nell'anno 36o vi fosse in Roma.
Era dessa divisa in più rami,
e gloriosa sotto ogni aspetto, ma
specialmente per aver dato il primo
senatore alla cattolica Chiesa
(Prudenzio in Sym. 1. i, p. 221);
i ss. Canzio, Canziano e Canzianil-
la, celebri tra i martiri di Diocle-
ziano ( Bollandisti die 3r maji, pag.
4 18); le dame Proba, Giuliana e
Demetriade distinte nella santità ;
r illustre console e confessore Ani-
cio Manlio Severino Boezio, ed al-
tri ( F. Tillemont nell' Histoìre des
Empereurs , tom. V, art. 18, an.
368, pag. 43 ) , e per essere stata
il ceppo della nobilissima casa Conti.
L'anno dopo il suo innalzamento
Felice separò dalla comunione
cattolica e dal vescovato Acazio pa-
triarca di Costantinopoli , autore
del primo scisma fra la Chiesa gre-
ca e la latina, ed acerrimo difensore
di Pietro Mongo vescovo di Alessandria
, e di Pietro Fullone , o
Gnaffeo, falso vescovo di Antiochia,
tutti condannati come eretici euti-
chiani. Fulminò con anatemi anche
Vitale vescovo di Tronto, città ad
un tempo nel Piceno, e così Misseno
vescovo di Cuma nella Cam-
pagna, i quali, essendo stati da lui
inviati a Costantinopoli come lega-
ti pegli affari dell' oriente, tradirono
l'apostolico ministero per tema
di Zenone e di Acazio. In questo
tempo l'imperatore Z^enone pubblicò
il suo celebie Enolico [Fedi), ossia
editto di pacificazione , col quale
pretendeva di conciliare i cattolici