Dizionario di erudizione storico-ecclesiastica 23.pdf - Bibliotheca ...
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234<br />
FAU<br />
fu COSI nominala da Faustina mo-<br />
glie dell' imperatore Antonino Pio,<br />
o da uq' altra Faustina moglie <strong>di</strong><br />
Marco Aurelio. Ne furono vescovi<br />
Daniele che intervenne al concilio<br />
d'Efeso; Patrofilo che sottoscrisse<br />
la lettera all'imperatore Leone sul-<br />
la morte <strong>di</strong> s. Protaso, e sul con-<br />
cilio <strong>di</strong> Calcedonia ; e Giovanni che<br />
fu al sesto concilio generale, ed ai<br />
canoni in Trullo.<br />
FAUSTO, GENNARO e MAR-<br />
ZIALE (ss.). Questi tre santi sostennero<br />
il martirio a Cordova in Ispa-<br />
gna, sotto il regno <strong>di</strong> Diocleziano,<br />
l'anno 3o4. Stesi sopra l'eculeo, e<br />
barbaramente tormentati dai carnefici<br />
perchè adorassero gli dei, Fausto<br />
gridò : H Non vi ha che un<br />
» Dio solo, ed è quegli che ci ha<br />
*» tutti creati ". Il barbaro giu<strong>di</strong>ce,<br />
nominato Eugenio, or<strong>di</strong>nò gh si ta-<br />
gliassero il naso, le sopracciglia, il<br />
labbro inferiore, e gli si strapasse-<br />
ro i denti; e intanto il martire in-<br />
vitto lodava e ringraziava il Si-<br />
gnore. Nella stessa maniera fu trat-<br />
tato Gennaro. Rivoltosi il giu<strong>di</strong>ce<br />
a Marziale, che steso sopra l'eculeo<br />
orava fervorosamente, lo istigava a<br />
cedere; ma quel generoso rispon-<br />
deva : « Gesù Cristo è la mia con-<br />
« solazione. Io loderollo mai sempre<br />
M con quella medesima gioia che i<br />
M miei compagni mostrarono ne* tor-<br />
*i menti. Non vi ha che un Dio so-<br />
»y lo, il Padre, il Figliuolo , lo Spi-<br />
« rito Santo ; egli solo merita i no-<br />
M stri omaggi e le nostre adorazio-<br />
M ni ". Distaccati dall'ecnleo, furono<br />
condannati ad essere bruciati vivi,<br />
e così consumarono il loro sagri<br />
fìcio. La loro festa si celebra il 1<br />
3-<br />
ottobre.<br />
FAUSTO , vescovo <strong>di</strong> Riez in<br />
Provenza, nacque in Bretagna ver-<br />
so la fine del quarto secolo, e <strong>di</strong>-<br />
FAU<br />
venne famoso per eloquenza e dot-<br />
trina. Professò nel monistero <strong>di</strong> Lerino,<br />
e nel 4^3 ne <strong>di</strong>venne abba-<br />
te, succedendo a s. Massimo fatto<br />
vescovo <strong>di</strong> Riez. Morto questo san-<br />
to gli successe anche nel vescovato,<br />
ed assistette al concilio <strong>di</strong> Roma<br />
tenutosi sotto Papa Ilario nel<br />
462. Il suo zelo nel combattere gli<br />
ariani lo fece esiliare da Teodorico re<br />
dei goti, nel 4^ ^ 5 ^^ f^i richiamato<br />
alla sua sede tre anni dopo,<br />
e morì, credesi, circa l'anno 49^'<br />
Fausto compose molti libri. Con-<br />
futò con una dottissima lettera <strong>di</strong>-<br />
retta a Luci<strong>di</strong>o, prete <strong>di</strong> Provenza,<br />
gli errori dei predestinaziani nei<br />
quali era quegli caduto. Questa<br />
lettera ottenne l'effetto desiderato:<br />
Luci<strong>di</strong>o abiurò solennemente il suo<br />
errore , e dell' abiura porse testimonianza<br />
in iscritto a molti vesco-<br />
vi che ne approvarono la conver-<br />
sione, lodando la famosa lettera <strong>di</strong><br />
Fausto che 1* aveva procurata , la<br />
quale con duplicato onore fu ri-<br />
conosciuta per cattolica da un<strong>di</strong>ci<br />
vescovi preclari, congregati in sinodo<br />
per esaminarla. Tale onorifica<br />
testimonianza lo fece troppo vano<br />
del suo sapere, conciossiachè<br />
scrisse due libri sopra la Grazia<br />
e il Libero arbitrio, nei quali cad-<br />
de egli stesso in errore, e favorì il<br />
semìpelagianismo ; per cui s. Cesa-<br />
rio vescovo d'Arles compose un ec-<br />
cellentissimo volume sullo stesso argomento<br />
contro le massime <strong>di</strong> Fausto,<br />
il quale fu approvato da s. Fe-<br />
lice III Papa, che ne pubblicò la<br />
pontificia confermazione includente<br />
la totale condanna <strong>di</strong> queirer0sia.<br />
Fausto inoltre scrisse: i." una let-<br />
tera a Grato, <strong>di</strong>acono della Chiesa<br />
cattolica, nella quale egli confuta<br />
r eutichianismo ; 2." una lettera o<br />
trattato contro gli ariani e mace-